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AIDS:AGNOLETTO, REGOLE BREVETTI CONDANNANO A MORTE SUD MONDO
Publie le domenica 11 luglio 2004 par Open-PublishingPer la seconda volta la conferenza mondiale
sull’Aids si tiene in un paese del sud del mondo. ’’Ma molti di coloro che
vi parteciperanno non usufruiranno di alcun progetto specifico, condannati
a morire in tempi brevissimi. E questo sempre per lo stesso motivo: le
regole sui brevetti farmaceutici imposti dall’Organizzazione mondiale del
commercio (Wto) che garantiscono a poche multinazionali il monopolio della
produzione dei farmaci’’. Lo afferma l’eurodeputato di Prc Vittorio
Agnoletto, per anni presidente della Lila e attualmente responsabile
scientifico della Lila Cedius.
’’Le terapie che potrebbero costare 350 dollari, ne costano 10 mila col
risultato che nel 2003 ci sono stati 3 milioni di morti e 5 milioni di
nuovi infetti - dice Agnoletto - L’ industria farmaceutica negli ultimi
dieci anni e’ il settore industriale che ha registrato i maggiori
profitti, superata nell’ultimo triennio solo dall industria militare.E
mentre i nove top manager dell’industria farmaceutica mondiale guadagnano
in media 43 milioni di dollari all’anno, il Triomune (farmaco di
combinazione prodotto in India ad un costo inferiore a 300 dollari) non e’
in vendita ne’ in Italia, ne’ in alcun Paese occidentale per non arrecare
danno agli immensi guadagni delle multinazionali’’. Secondo Agnoletto
’’parole vuote’’ si sono dimostrati anche gli accordi Wto dell’agosto del
2003 e l’impegno sottoscritto, due anni prima, al G8 di Genova. ’’Era
previsto uno stanziamento globale tra i 7 e i 10 miliardi di dollari
all’anno ma al giugno 2004 i fondi effettivamente versati ammontano a meno
di 2,5 miliardi complessivi’’.
Non va meglio in Italia, soprattutto dal punto di vista della prevenzione.
’’L’efficacia delle terapie, aumentando la vita media delle persone
sieropostive - spiega - ha inevitabilmente aumentato il numero di
portatori del virus. Cio’ richiederebbe l’intensificazione delle campagne
di informazione e sensibilizzazione dei cittadini che oggi, pensando
all’Aids come una malattia cronica gestibile, tendono ad abbassare il
livello di precauzione’’. Ma per prevenzione e cura, informazione e
accesso ai trattamenti bisogna ’’investire in salute: ovvero - dice ancora
Agnoletto - fare tutto il contrario di quanto ha fatto fino ad oggi il
governo Berlusconi che ha tagliato di anno in anno i fondi pubblici
diretti alle campagne di informazione e prevenzione e azzerato i gia’
risicati fondi destinatati alla cooperazione internazionale, consolidando
la penultima posizione nella classifica mondiale dei donatori
Ocse’’.(ANSA).