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BEPPE GRILLO Rispondi a chi crede o credeva nel tuo blog!

par Stefano Galieni

Publie le venerdì 27 gennaio 2012 par Stefano Galieni - Open-Publishing

Due versioni, forse ambedue corrispondenti al reale. Da una parte il bisogno, quasi compulsivo di dover sempre far parlare di se dall’altra, speculare, quello del circuito mainstream che abbocca e finge indignazione. Il signore del blog, Beppe Grillo, è tornato a parlare di un tema che evidentemente conosce poco o male e, a proposito della campagna sul diritto di cittadinanza ha sentenziato:«La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della liberalizzazione delle nascite». Eppure si tratta di un tema che non distrae affatto i 5 milioni di cittadini migranti presenti regolarmente sul territorio nazionale di cui quasi 1 milione sono minori.

Non si tratta di una quisquilia avere l’opportunità di votare, di partecipare per intero alla vita politica del Paese in cui si è scelto di vivere o di non dover subire ogni anno il ricatto del rinnovo del permesso di soggiorno, davanti ad una questura dell’unica città in cui si è cresciuti. Facile polemizzare, ma meglio, molto meglio, far rimbalzare le voci dei tanti e delle tante, vicini a Grillo, al Movimento 5 Stelle che hanno voluto rispondere al proclama. C’è di tutto e in questo c’è una descrizione interessante della complessità di questo movimento e dei suoi simpatizzanti. «Sono arrivato alla conclusione e il dubbio ce lo avevo da tempo vista la scarsa durezza contro la Lega – scrive Giuseppe – […]che il movimento abbia cercato i voti della destra e della lega e a vedere i commenti ci sia riuscito. Con grande rammarico e anni buttati nel cesso a discutere con la gente per convincerli che Beppe era l’unica alternativa mi ritrovo al punto di partenza. Avrei molte altre cose da dire, non sono mai intervenuto nel blog perché prima non lo trovavo necessario. Lo faccio per dirvi addio». Da Catania, Fino, rivendicando di voler restare nel movimento, dichiara:«Io penso a quei ragazzi figli di immigrati che a 18 anni dovranno cercarsi a tutti i costi un lavoro regolare (cosa quasi impossibile in Sicilia) per non essere trasferiti in un Paese di cui a stento forse conoscono la lingua e dove molto probabilmente non sono mai stati». E per una Serena che plaude l’intervento di Grillo:«Tutti quelli che si scagliano contro di lui per ciò che ha detto è meglio che vadano a votare Rifondazione Comunista» - grazie Serena – c’è un Marco che va giù pesante:«Sei tu che butti benzina sul fuoco Beppe. Se fino a ieri lo ius soli era un argomento da Bar al pari del calcio e della gnocca ora diventa questione di Stato». Antonio riflette: «Forse non ti bastano più i voti degli scontenti della sinistra e ora cerchi quelli della destra e della Lega? Sono sicuro che non risponderai mai a questo mio commento, perché non te ne frega nulla delle nostre idee, sei come gli altri politici italiani Beppe e ora che lo fai a tempo pieno, a volte sei anche peggio. Stai aumentando con queste tue dichiarazioni il razzismo e il razzismo non si riforma si abbatte.

Ci sono quelli che non fanno mistero di condividere, che parlano di cittadinanza da meritare ( di fronte a chi?) di sana posizione ecc.. e c’è Carmelo che sintetizza:«È giusto che un figlio di stranieri perfettamente integrato (sic), con la fedina penale pulita, e che parla l’italiano meglio di te e paga le tasse come te, riceva il diritto e il dovere di dire la sua opinione e di decidere su tante questioni come noi italiani i quali abbiamo la cittadinanza italiana fin dalla nascita? Ecco, a questa domanda dovresti rispondere, senza ambiguità». Ignoranza e confusione la fanno da padrona sulla rete come nel resto della società italiana in materia, con sfrondoni da paura, Xawodoo pur non votando il movimento e non condividendo Grillo condivide appieno il suo commento mentre altri si preoccupano di inquietanti invasioni, Sara scrive indignata:«Cos’è Beppe? Un post a sorpresa? Un test per capire con chi hai a che fare? Un suicidio in diretta? Una prima puntata di una telenovela con finale inaspettato? Aspetto VELOCEMENTE di sapere cosa vuol dire questo post, mi stanno arrivando mail su mail, messaggi su messaggi che mi dicono “Ecco qua, guarda il tuo Grillo come la pensa” E IO BEPPE NON RISPONDO ANCORA Mi sento imbarazzata CAZZ..O, ASPETTO CHIARIMENTI DA TE». Insomma centinaia di messaggi accorati e problematici, fideistici alcuni, rivelatori di un chiaro posizionamento di altri, critici di molti. C’è da aggiungere che in gran parte d’Italia, laddove è presente, il Movimento 5 Stelle sta sostenendo con coerenza la campagna l’Italia sono Anch’io, la raccolta firme per una legge sullo ius soli e per il diritto di voto ai migranti lungo residenti alle amministrative. La campagna promossa da associazionismo e forze sociali laiche e religiose che per Grillo è fonte di distrazione e che è alla base del suo commento. Ragazzi e ragazze impegnati con le altre forze progressiste per superare una legislazione antica, oscena e limitante. Ci permettiamo di sperare che le parole sane di costoro superino in volume e potenza la pilatesca posizione del leader.