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CGIL ZONA DI LUCCA

Publie le sabato 27 marzo 2004 par Open-Publishing

La CGIL augura a Paolo Bonassin, lavoratore dipendente dell’officina Paterni di Coselli, vittima di un recente gravissimo incidente sul lavoro, di superare la criticità delle attuali condizioni di salute causata dalla caduta e dai diversi traumi riscontrati ed esprime la propria fraterna solidarietà alla sua famiglia.

La CGIL di Lucca esprime profonda preoccupazione per la ripresa di eventi infortunistici mortali e gravi nei diversi settori di attività della Piana.

I drammatici avvenimenti di questi giorni hanno coinvolto settori diversi ( enti pubblici e piccole aziende ) nelle fasi a rischio ormai trasversale quali quelle della movimentazione dei mezzi e della manutenzione.

Al di là degli specifici contesti e delle diverse cause, su cui ci auguriamo che la magistratura in breve tempo faccia piena luce, emergono tuttavia alcuni elementi di riflessione e valutazione:

• Non sono diffusi dappertutto protocolli definiti e rigidamente applicati sulle varie fasi della movimentazione dei mezzi

• Non vi sono protocolli sulle fasi di manutenzione applicati nelle aziende

• Emerge anche un problema di stabilità ed efficienza degli strumenti e dei mezzi usati per la movimentazione e per la manutenzione, nonché dei necessari controlli

Il lavoro da fare è immenso soprattutto per la ASL 2, che però rischia di non avere le forze né la capacità-volontà strategica di realizzarlo.

Il piano per l’attività di prevenzione sui luoghi di lavoro per il 2003 e 2004, recentemente presentato ai sindacati, che in parte va anche in questa direzione, non prevede però, interventi diffusi nelle piccole aziende che sono la stragrande maggioranza della nostra realtà produttiva né nelle attività di movimentazione e manutenzione della pubblica amministrazione. La CGIL non è assolutamente d’accordo con questa impostazione riduttiva misurata sulle attuali insufficienti risorse disponibili.

I fatti di questi giorni devono allarmare e insegnare qualcosa a tutti prima che la situazione si aggravi ulteriormente come è già accaduto in passato. A fronte di carenze di organici, di risorse umane per la prevenzione sui luoghi di lavoro, di fronte all’ inapplicazione delle delibere regionali e degli accordi sottoscritti nel luglio 2002 per raggiungere il 5% di spesa in questo settore di attività, nel pieno di una vertenza dei tecnici della prevenzione che rivendicano una maggiore valorizzazione del loro lavoro e una organizzazione più partecipata e più efficace, il Direttore della ASL 2 non ha ancora risposto alla richiesta di incontro urgente avanzata da CGIL, CISL e UIL nella riunione in Prefettura oltre dieci giorni fa e sollecitata dal VicePrefetto. Tale atteggiamento risulta grave e incomprensibile e ci costringerà, se permane, a valutare insieme a CISL e UIL, specifiche iniziative di mobilitazione.

CGIL ZONA di LUCCA resp. Virginio G. Bertini

Lucca, 27-03-04