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Controlli sui lavoratori delle case di riposo/Il parere di un pensionato
Publie le martedì 6 luglio 2004 par Open-PublishingQuella che segue è una lettera pubblicata oggi sul Corriere della Sera Roma a proposito di quel blitz notturno effettuato nelle case di riposo comunali di Roma da 4 dirigenti della cooperativa Il Cigno e 4 dipendenti comunali per controllare i soci lavoratori.
Sono un pensionato di 75 anni che abita in una casa di riposo comunale Roma 1 e vorrei dire quello che penso sulla lettera pubblicata il 1° luglio scorso e sul Suo commento.
Ben vengano i controlli improvvisi nelle case di riposo. Resta solo da stabilire chi debba essere preposto a farli e soprattutto sarebbe opportuno che vengano fatti sulla totalità dei servizi agli anziani.
Le faccio alcuni esempi: Da anni lamentiamo la mancanza di manutenzione ordinaria dei bagni perchè spesso rimangono chiusi per molto tempo con la scritta "guasto".
Sono anni che molti anziani si lamentano della scarsa qualità del cibo. Il pulmino, a disposizione per il trasporto degli anziani disabili alle visite specialistiche e ad altre uscite, è privo di aria condizionata e di pedana da carico .
Non esiste un defibrillatore nella struttura. Allora Le chiedo: Chi deve fare i controlli senza preavviso? Il V° Dipartimento o le Unità Operative Case di Riposo? La verità è che non è raro che da parte delle cooperative si faccia uso del mobbing nei confronti di alcuni operatori che chiedono giustamente un trattamento più rispettoso per se stessi e per gli utenti. Otto persone munite di autorizzazione (da chi?) compiono un vero blitz per trovare in flagranza due operatori e un portiere.
Forse se controlli di altri siti venissero fatti con le stesse modalità, potrebbero farci capire meglio i motivi di tanti disservizi.
Un ultima cosa: gli anziani, titolari di pensione sociale o assegno sociale, che abitano nelle case di riposo continuano tuttora a pagare il 70% della propria pensione (circa 350 euro su 500) nonostante il consiglio comunale abbia deliberato, con delibera n. 35 del 15 marzo 2004, che coloro che hanno solo una pensione minima debbano essere esenti dal pagamento dalla retta mentre per gli altri debba essere introdotta l’ISEE . Le sembra giusto che nessuno provveda ad eseguire la volontà del consiglio comunale?
In fede
Omero Angeli