Home > G8 : Sfida per piazza Alimonda
DOPO IL G8 Nuove polemiche e manifestazioni. Vittorio Agnoletto diventa
europarlamentare: «Il movimento protagonista nella seduta inaugurale»
Don Timossi libera l’"altare" per Carlo Giuliani, la madre Haidi: «Poco
rispetto»
Piazza Alimonda, ancora piazza Alimonda. Tre anni fa il colpo di pistola
dal defender dei carabinieri che uccise Carlo Giuliani, oggi polemiche e
nuove manifestazioni. Con la cancellata della chiesa del Rimedio,
trasformata in altare laico in memoria del no global genovese, ripulita
due giorni fa dai fiori appassiti e dalla spazzatura dal parroco. Un gesto
che in molti hanno letto come uno sgombero, ma che ieri don Timossi ha
spiegato come una semplice «operazione di igiene», tant’è che le bandiere
e le foto sono rimaste là.
L’altare. Don Timossi ha liberato parte della cancellata venerdì
pomeriggio e ieri mattina ha ricevuto la visita degli agenti della Digos,
preoccupati di possibili ritorsioni contro il parroco dall’ala dura del
movimento. L’episodio, in effetti, non è stato affatto gradito dal
movimento, che invita i genovesi a ripopolare con fiori e drappi la
cancellata da oggi al 20 luglio, quando è fissato un nuovo pomeriggio di
presidio. Haidi Giuliani, madre di Carlo, dice: «Nessuno di noi ha mai
detto che quella cancellata appartiene al movimento. Ma questo luogo ha
creato una grande forza popolare, un grande sentimento, che merita
rispetto».
Agnoletto. Il neo europarlamentare porterà l’esperienza del G8 a
Bruxelles: «Il mio mandato sarà espressione del movimento nato a Genova».
La stessa seduta inaugurale del nuovo Parlamento europeo è fissata il 20
luglio, terzo anniversario della morte di Carlo Giuliani: «E’ evidente che
insieme ad altri europarlamentari di tutti i Paesi faremo sentire la voce
del Movimento, quel giorno. Ricorderemo quanto è successo in quei giorni
di repressione, rilanciando la necessità di indagare non solo sui singoli
poliziotti già coinvolti nei processi, ma anche sui vertici politici. Che
si chiamino il capo della polizia Gianni De Gennaro o il vicepremier
Gianfranco Fini». Agnoletto ha insistito particolarmente su De Gennaro.
"Usò il Movimento come merce di scambio - ha detto - per dimostrare
fedeltà al governo Berlusconi che si era appena insediato".
Secolo XIX