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GRECIA, E’ RIVOLTA POPOLARE CONTRO IL RICATTO DELL’UE. Pieno appoggio del Prc

par PRC

Publie le domenica 12 febbraio 2012 par PRC - Open-Publishing
10 commenti

Un manifestante e numerosi poliziotti feriti. E’ questo per il momento il bilancio degli scontri in corso ad Atene davanti al Parlamento che sta per votare sul pacchetto di tagli imposto dall’Ue, dalla Bce e dall’Fmi.

In piazza Syntagma sono decine di migliaia le persone che si sono radunate fin dal primo pomeriggio di oggi. La folla non sembra fasi intimidire. "Andar via? Non ci penso nemmeno", dice Giorgos, 43 anni, insegnante di matematica, "dobbiamo restare qui finché le misure non saranno bocciate". La massiccia presenza in piazza non viene scalfita dagli scontri in quanttro punti delle vie laterali. "Maladetti porci, servi", urla una signora coprendosi il viso per non respirare i lacrimogeni. Due manifestanti portano uno striscione: "Basta paura ed apatia, tutti in piazza". Anche nelle stradine laterali accanto a Syntagma c’è astio verso i poliziotti. Un anziano ha sputato contro gli agenti, e poi ha urlato insulti. Insomma, l’atmosfera è quella di una vera e propria rivolta popolare. In piazza c’è anche il compositore Mikis Theodorakis, quasi novant’anni.

Salvo clamorosi colpi di scena, e malgrado alcune defezioni della maggioranza - come il partito di estrema destra Laos e il possibile voto contrario di alcuni deputati dei socialisti del Pasok - il pacchetto dovrebbe riuscire a passare. Il governo del premier Lucas Papademos può infatti contare su un’ampia maggioranza composta dai socialisti e dai conservatori di Nuova Democrazia. Tra le misure che hanno provocato sdegno e rabbia tra la gente ci sono una radicale riforma del mercato del lavoro, con una profonda deregulation, una diminuzione di oltre il 20% del salario minimo garantito e un taglio delle pensioni. Drastica economia di spesa anche in settori come la difesa, gli ospedali e le autonomie locali, oltre alla vendita dei gioielli di famiglia, come le quote pubbliche in petrolio, gas e acqua. In cambio, il progetto di accordo tra la Grecia e la troika (Ue, Bce e Fmi) prevede il via libera al nuovo piano di salvataggio da 130 miliardi di euro, con la possibilit… di usufruire di 35 miliardi di prestiti dal fondo temporaneo salva-Stati Efsf, che andranno ad aggiungersi ai 4,5 miliardi dei ricavi dalle privatizzazioni e ai risparmi. Mercoledì è in programma a Bruxelles il cruciale Eurogruppo chiamato a dare il via libera allo stanziamento dei fondi

Su quanto sta avvenendo ad Atene Paolo Ferrero, segretario del Prc, ha dichiarato: "Voglio esprimere il pieno appoggio ai manifestati greci contro l’approvazione del piano imposto al governo dagli speculatori e dalla UE. Auspico che la mobilitazione di massa riesca ad impedire al governo di approvare questo ennesimo atto di guerra contro il popolo Greco che è diventato deliberatamente l’agnello sacrificale delle folli politiche tedesche ed europee". "I pazzi, quando fanno danni vanno fermati, non assecondati. Anche per questo - aggiunge - chiediamo che il fiscal compact che Monti ha già sottoscritto in sede europea venga sottoposto a referendum: è inaccettabile che scelte economiche sbagliate che peseranno per decenni sulla vita del paese vengano assunte senza sentire cosa ne pensa il popolo italiano".

Messaggi

  • In Italia per quattro banche sfasciate a Roma il 15 Ottobre e per i blocchi stradali di "forconi" e camionisti si è gridato al fascismo, alla provocazione, alla mafia ecc. ecc.

    Ferrero è solidale con i rivoltosi greci e ben venga la cosa.

    Vuol dire che Ferrero ci guida alla rivolta anche in Italia ?

    Senza offesa, permettetemi qualche ragionevole dubbio che questo avverrà mai ....

    K.

    • No, non lavoro per nessuno, semplicemente conosco bene Rifondazione, fino a pochi anni fa dall’interno ...

      Ed anche un pò tutta la sinistra italiana, anche quella antagonista o sedicente tale.

      Basta pensare alle diatribe allucinanti dopo il 15 Ottobre, o nel 2010 il 14 Dicembre ...

      In Grecia stanno giustamente dando fuoco a banche ed altri simboli del potere ... a palazzi interi ... altro che i due scontri citati di Roma ...

      Se domani succedesse qualcosa del genere in Italia, dubito che Ferrero ( ma vale anche per Bernocchi, Casarini ecc.) sarebbe favorevole ...

      Monti governa ormai da tre mesi abbondanti, ha già fatto cose allucinanti ed altre le promette ... e gli unici che hanno reagito, con tutte le loro contraddizioni, sono stati i "forconi" siciliani e i camionisti ...

      Pure lo sciopero della Usb, l’unica iniziativa politica seria di questo periodo, è stata decisamente poca cosa come effetto ... e non è stato appoggiato ufficialmente da nessuna forza della sinistra ....

      Facile fare roboanti dichiarazioni sulle rivolte degli altri ....

      K.

    • chissà se qualcuno dei "nostrani" citati darà degli "sfasciacarrozze" anche a questi...

    • Veramente noi il sostegno allo sciopero Usb l’abbiamo dato. Cmq K mettere insieme i forconi e quello che sta succedendo in Grecia mi sembra assurdo.

      Giusto per la cronaca noi stiamo facendo volantinaggio tutte le domeniche, che con questo freddo non è semplice. Stiamo cercando di far capire che il governo Monti è sbagliato e sta sbagliando e che questa non è l’unica strada possibile.

      Visti i commenti dei tg di ieri sera mi viene d dire solo: VIVA la degenerazione.

    • Rimane il fatto che quando in Italia qualcuno si "rivolta", a qualunque titolo, o viene definito "fascista", o "mafioso", o "infiltrato", o "sfasciacarrozze" o "black block".

      Dalla stessa sinistra che si definisce anticapitalista.

      Il paragone coi "forconi" è certamente forzato ma pure il paragone tra i volantinaggi domenicali, con tutto il rispetto per chi li fa, e la sequela di scioperi generali, manifestazioni, sommosse di piazza avvenute in questi mesi non solo in Grecia ma anche in Spagna, Francia, Gb, Portogallo, persino Belgio.

      E pure l’oceano che esiste tra le dichiarazioni di Ferrero sulla Grecia e l’agire concreto di Rinfondazione, ma anche di tutta la sinistra cosiddetta anticapitalistica, in Italia.

      Raf

    • in definitiva di TUTTI noi, no? o c’è qualcuno che ritiene di dispiegare chissà quale opposizione sociale CONCLUDENTE?

    • Si infatti siamo sempre indecisi se fare la rivoluzione o il volantinaggio. Prometto che domenica prossima a meno di impegni faremo la rivoluzione.

    • La differenza con gli altri paesi europei citati è in fondo semplice.

      Lì tutti i sindacati, unitariamente, hanno indetto scioperi generali.

      E poi spesso forze antagoniste o comunque "radicali" hanno fatto in piazza il "più uno".

      In Italia i sindacati/istituzione ( Cgil compresa) sono oggettivamente prigionieri di una logica "concertativa".

      E quindi lo spazio per il "più uno" delle forze politiche anticapitaliste non si trova.

      E questo è il problema "strutturale".

      Esiste però poi anche una "sovrastruttura".

      Rappresentata dal dato che quando, a vario titolo, esplode qualche situazione sociale ( Tav, 14 Dicembre 2010, 15 Ottobre 2011 ma io ritengo, con tutte le loro contraddizioni, pure i forconi siciliani, gli autotrasportatori, i taxisti, i pescatori) quelle stesse forze anticapitalistiche finiscono regolarmente per chiamarsi fuori ...

      Parlando appunto di "provocazione" ecc. ecc. ecc. oppure spaccando il capello in quattro rispetto alla "composizione sociale" o all’"estetica" delle forme di lotta ...

      Per questo ritengo poco credibili le dichiarazioni roboanti di solidarietà alla rivolta greca .... non solo quelle di Ferrero ma quelle di tutti ... o quasi ...

      E credo che il problema di fondo che provoca questa "sovrastruttura" sia molto semplice ... la volontà, a vario titolo un pò di tutti ( non solo di Rifondazione), di non rompere il filo più o meno tenue con una ipotesi di "centrosinistra", ovviamente capitanata dal Pd ...

      Ea questo punto la "sovrastruttura" si lega fortemente con la "struttura", diventando "struttura" essa stessa.

      Il resto è noia, difesa di parrocchietta, il voler negare una realtà evidente agli occhi di chiunque ...

    • sono totalmente d’accordo con K. in italy un po’ tutti, anche all’estrema sinistra, siamo prigionieri di una logica concertativa, o peggio, consociativa, e di una sovrastruttura mentale, ideologica e politica che è masochista e autolesionista. non si spiegherebbe altrimenti, se non con l’ausilio della psicanalisi, la tendenza, ormai atavica, presente anche in quei settori che fanno capo alla sinistra di classe o sedicente "rivoluzionaria", verso l’atomizzazione e la frammentazione estrema. ebbene, divisi non si va da nessuna parte, invece uniti si ha la possibilità di vincere, ma in ogni caso si riesce a lottare. come in grecia...