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INVISIBILI: INCATENATI AL TRIBUNALE CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE
Publie le mercoledì 24 marzo 2004 par Open-PublishingCOMUNICATO DELL’AGENZIA SOS CASA/INVISIBILI
Trieste, 23 marzo ’04
INVISIBILI: INCATENATI AL TRIBUNALE CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE
Si sono incatenati sui cancelli del Tribunale di Trieste per protestare contro la
criminalizzazione di chi si batte per il diritto alla casa: si tratta di due giovani lavoratori precari che da
maggio scorso occupano due appartamenti sfitti dell’ATER, e che questa mattina hanno voluto
denunciare le strane manovre dell’ATER stesso e del PM Federico Frezza tese a spingere verso l’illegalità
il loro sacrosanto diritto a un’abitazione dignitosa.
Il PM dapprima aveva ordinato e fatto
eseguire a settembre scorso il sequestro dei due appartamenti - poi nuovamente liberati dagli attivisti
di SOS Casa - e quindi aveva tentato di sgomberarli con i carabinieri in dicembre.
Ora Frezza tenta
di portare la questione sempre più in un ambito giudiziario e poliziesco: ha infatti emesso un
provvedimento con cui ordina all’ex municipalizzata ACEGAS di interrompere la fornitura di acqua luce
e gas ai due appartamenti, fornitura regolarmente richiesta e regolarmente pagata in questi mesi,
così come sono state pagate all’ATER le cosiddette "indennità di occupazione".
I due precari hanno sottolineato ai giornalisti presenti di non ritenersi e di non voler essere
occupanti abusivi, ma di considerarsi "autoassegnatari" in attesa di risposte concrete da parte
dell’ATER, del Comune e della Regione alla drammatica emergenza abitativa cittadina in cui sono
coinvolti. E’ stato inoltre denunciato il fatto che, mentre gli autoassegnatari e SOS
Casa si erano già
detti disponibili ad abbandonare alloggi che fossero eventualmente assegnati attraverso i bandi
ufficiali, l’ATER non rende noti quali siano questi alloggi con l’intento di scatenare una campagna
stampa contro il movimento per il diritto alla casa e tentando di contrapporlo agli assegnatari
"regolari".
Allo stesso modo l’ATER non rende noti i dati sulle case sfitte - circa 2.000 -, i tempi
di ristrutturazione e soprattutto il "piano vendita" con il quale intende dismettere il patrimonio
pubblico consegnandolo ai privati.
SOS Casa ribadisce la richiesta di apertura di un tavolo di trattativa con l’ATER sulle
autoassegnazioni e di un più ampio tavolo vertenziale con tutte le istituzioni coinvolte che affronti
concretamente il nodo dell’emergenza abitativa e dei prezzi esorbitanti degli affitti.
A ulteriore dimostrazione di come un problema sociale così importante non ottenga che risposte
repressive, è stato denunciato il fatto che in questi giorni stanno giungendo diverse denunce per
"resistenza a pubblico ufficiale e inosservanza delle disposizioni dell’autorità giudiziaria" per i
fatti legati al tentato sgombero degli appartamenti di via Battera (10 dicembre 2003). In
quell’occasione diverse decine di persone solidarizzarono all’esterno delle case con gli "autoassegnatari"
che resistettero allo sgombero: tra di esse il consigliere regionale dei Verdi
Alessandro Metz,
anch’egli denunciato.
Movimento di lotta per la casa - Agenzia SOS Casa - Sportelli degli Invisibili