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LETTERA APERTA AL QUASI NON PIU’ PONTEFICE

par Lucio Galluzzi

Publie le domenica 17 febbraio 2013 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing
1 commento


Professor Ratzinger,
vede al di là di tutto il negativo che si può dire su di lei, una cosa incontestabile e positiva c’è: lei non è uno stupido, tutt’altro.
Lo so io, lo sa lei, lo sanno i suoi confratelli, connazionali, fedeli, seguaci, maggiordomi e corvi annessi, atei e mangiapreti, lo sa il mondo.
Proprio per questo c’è qualcosa che non convince nelle sue ultime azioni.
Questo atto di postuma e tardiva umiltà esibita, il chiedere scusa, il far intendere, senza dire chiaramente come si usa da sempre nei suoi Palazzi, le mezze frasi sul declino della devozione, il baratro delle offese sacerdotali al Corpo stesso di Cristo, le faide interne, il marcio, le spie... non c’è logica nel suo atto di rifiuto.
Non c’è alcuna giustificazione storica e principalmente personale sua.
Non sta a me, di certo, giudicare, i moti papali, ci manca solo questo, ma lei è un personaggio pubblico, politico e Capo di Stato, e che Stato!, il più potente del Mondo.
Lei, quando ha accettato la candidatura a Papa sapeva perfettamente lo schifo che andava a guidare.
Lo aveva scritto nel 2005, pochi giorni prima della morte del suo predecessore, nelle meditazioni per le Via Crucis, lei allora era cardinale.
La parole usate per la IX Stazione [la Terza Caduta di Gesù] sono ancora lì, tutti le possono leggere ed ascoltare.
Nel suo atto formale di dimissioni, lei parla dell’avanzata età, forse non ricorderà cosa scrisse per quella Stazione, ecco il testo:
"QUANTA SPORCIZIA C’E’ NELLA CHIESA! E PROPRIO ANCHE TRA COLORO CHE NEL SACERDOZIO DOVREBBERO APPARTENERE COMPLETAMENTE A LUI.
QUANTA SUPERBIA, QUANTA AUTOSUFFICIENZA, QUANTO POCO RISPETTIAMO IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE NELLA QUALE EGLI CI ASPETTA PER RIALZARCI DANNE NOSTRE CADUTE.
TUTTO CIO’ E’ PRESENTE NELLA SUA PASSIONE: IL TRADIMENTO DEI DISCEPOLI, LA RICEZIONE INDEGNA DEL SUO CORPO E DEL SUO SANGUE E’ CERTAMENTE IL PIU’ GRANDE DOLORE DEL REDENTORE, QUELLO CHE GLI TRAFIGGE IL CUORE.
NON CI RIMANE ALTRO CHE RIVOLGERGLI, DAL PIU’ PROFONDO DELL’ANIMO, IL GRIDO ’KYRIE ELEISON’, SIGNORE SALVACI!"
Eppure, poco tempo dopo, lei accetta d’essere Papa e guidare la sporcizia, la superbia, offrire il Corpo di Cristo sulle lingue degli indegni, aggiungere dolore alla già grave ferita del Salvatore, benedire il tradimento dall’interno della Santa Sede e imperare [perché la Costituzione Vaticana la vuole "Imperatore infallibile e Re" dello Stato] su ogni schifezza perpetrata intra e extra muros.
Ci mette tutto questo tempo per capire che il suo regno è maledetto, così come i traditori e gli indegni che lo popolano tra le porpore e gli scandali.
Non c’è Logica in tutto questo.
Lei è fine teologo e conoscitore profondo della filosofia: che fine ha fatto il suo Aristotele?
"L’umiltà del non sentirsi più degno a condurre il suo mandato", "le divisioni all’interno della Comunità Ecclesiastica", "le curie che fanno per conto loro ed escono dal seminato", "nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato".
Sempre di più crollo della Logica.
Eppure il suo "lavoro" di dividere e fermare il dialogo lei lo pratica da sempre.
Quando era a capo dell’ex Sant’Uffizio, ex Santa Inquisizione, su richiesta di Civiltà Cattolica [i Gesuiti] lei istruì il processo e ottenne dal Papa di allora la scomunica di tutti i buddhisti italiani [64.000], perché era quello "il pericolo per la Chiesa", mise a tacere e punì comunità monastiche di suore che aprivano all’Ecumenismo, fece allontanare e ridurre al silenzio coloro che "osavano" criticare "la sporcizia", "la superbia" e gli "indegni" interni al Vaticano.
In tutti questi anni lei ha praticato il silenzio connivente e assenziente, sollevando mai alcun velo su verità che tutta la Nazione le chiedeva: da Emanuela Orlandi/Mirella Gregori a Elisa Claps.
Mai una presa di posizione netta e pubblica sullo IOR, il riciclaggio di denaro sporco che passa dagli sportelli della sua banca, la massoneria nerissima che infesta le porpore, le morti illustri in nome e per conto dei Misteri Vaticani, Banda della Magliana compresa.
Lei si è di certo reso conto che durante il suo Pontificato gli scandali nella Chiesa sono aumentati, il primo e assolutamente imperdonabile è quello della pedofilia; eppure ha taciuto, coperto, nascosto, difeso, permettendo, per esempio, a un poveretto come Cantalamessa, suo predicatore ufficiale, di sermoneggiare in San Pietro, di fronte a lei, lo schifo della menzogna, salvo poi chiedere scusa dopo poche ore, Cantalamessa, non lei.
Un pontificato maledetto per una realtà politica, perché tali siete dalle vostre parti, stramalefica.
Ecco che finisce con le sue dimissioni, o dimissionato come sarebbe meglio dire per onestà, lei "sparirà dal mondo e starà in silenzio", ma realizzi che dal mondo lei era già sparito, non c’era nella realtà concreta delle persone/fratelli/sorelle ed è stato sempre in silenzio, un silenzio non solo imbarazzante, ma carico di ignavia, odio verso chi non è "normale"... ed è meglio ora non più continuare l’elenco.
"Guai a voi Farisei, guai a voi!"
Non si addice molto la simiglianza coccodrillesca ad un pontefice.
Bertone e Cardinal Mitra allo IOR?
Siete propria brutta gente, mercanti nel tempio, parassiti in nome di Cristo, agenti del Male.

Lucio Galluzzi


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  • Condivido le parole della lettera indirizzata al prossimo ex Papa e la ringrazio per questo! Ciò che non capisco sono coloro che soffrono per le dimissioni! Benedetto XVI ha continuato la demolizione del Concilio di Papa Giovanni, continuando l’opera del suo predecessore! Dichiara che si nasconderà al mondo ma sarà vicino ai suoi fedeli, proprio come Gesù!?! (visto che siamo anche in periodo di Quaresima). Grazie e buon lavoro