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LETTERA DI UN GIOVANE DEI 999.990 CHE IL 20 HANNO MANIFESTATO PER LA PACE
Publie le giovedì 25 marzo 2004 par Open-PublishingSono veramente disgustata dalle reazioni ingigantite e anche menzognere dei
Ds al presuento attacco a Fassino, al punto che non li votero’ piu’.
Se la
linea di azione di questa direzione e’ quella della guerra, del
neoliberismo, di inciuci con Berlusconi, della provocazione e delle bugie,
io non ci sto.
Dopo Roma ho visto gente che ha strappato la tessera. Se questo e’ il modo
con cui Fassino e D’Alema intendono proseguire, sara’ a loro danno. A parte
coloro che credono alle bugie dei giornali o alla televisione, nessuno di
quelli che e’ stato presente, nessuno di quelli che credono realmente alla
pace e a un mondo diverso puo’ piu’ umanamente seguirli.
Omai sono diventati
delle mostruosita’. Io non ho mai avuto simpatia per le esibizioni di
Caraini, Caruso e simili, ma in questo momento sono troppo indignata.
Comunque, a parte la mia testimonianza diretta, nelle polemiche vergognose
di questi giorni mi mancava, per equita’, la voce di Casarini stesso o di
qualcun altro dei no global.
Oggi ho anche queste, Continuo a disapprovare
Casarini perche’ non e’ di casini che in questo momento abbiamo bisogno, e
sono perfettamente d’accordo col ragazzo no global Jacopo:
Viviana Vivarelli
LETTERA DI UN GIOVANE DEI 999.990 CHE IL 20 HANNO MANIFESTATO PER LA PACE
(questo e’ un lillipuziano)
Alle/ai Disobbedienti
Per conoscenza:
– a quanti si riconoscono nel movimento di opposizione alla guerra ed al
neoliberismo.
Oggetto: l’ idiozia politica non può essere nascosta dal diritto alla
resistenza.
Sono uno studente universitario di Firenze, faccio parte della Comunità di
Base delle Piagge, mi riconosco profondamente nel movimento di opposizione
alla guerra ed alla globalizzazione neoliberista. Sabato 20 marzo ero a
Roma, immerso in quella moltitudine in movimento contro ogni guerra e contro
ogni terrorismo. Ed è a proposito delle contestazioni che un gruppo di voi
Disobbedienti ha mosso verso i DS durante la manifestazione che vi scrivo,
anche dopo aver letto il vostro documento indirizzato alla segreteria
nazionale dei Democratici di Sinistra il 21 marzo.
Premetto che:
– non condivido la linea tenuta dai DS in parlamento sulla missione in
Iraq;
– sono sceso in piazza contro la guerra anche nel 1999(Kossovo) e nel
2001(Afghanistan);
– non condivido assolutamente il fatto che i DS ritengano la guerra
un’opzione considerabile, in quanto credo che essa sia il prodotto più
terribile ed il braccio armato del neoliberismo;
– mi oppongo ai DS in quanto partito che si muove dentro l? ambito
del neoliberismo e che non propone politiche ad esso alternative, poiché
credo che tale sistema vada contestato in sé in maniera radicale;
- ritengo i DS, al pari di ogni altri partito, un organismo burocratico
in gran parte svuotato della sua componente di base ed interessato solo alla
autoconservazione ed alla gestione del potere, mentre mio interesse è
cercare delle alternative al potere;
– in conseguenza di quanto detto, non ho tessere di alcun partito; non
credo nei partiti, ma solo nella società civile che si auto-organizza e si
costituisce come soggetto politico autonomo e non partitico.
Entrando nel
merito di quanto è accaduto durante la manifestazione tra voi Disobbedienti
ed i DS e del documento da voi diffuso al riguardo, intendo contestare
aspramente la vostra condotta, che non ha fatto altro che oscurare quelli
che erano i temi più urgenti da affrontare: di cosa
hanno parlato infatti giornali e telegiornali prima, durante e dopo la
manifestazione? Della guerra? Delle truppe italiane che sono là? Delle spese
militari? No, purtroppo no, perché hanno trovato di meglio nelle polemiche
tra un partito in crisi di identità ed un gruppo di utili idioti,
provocando l? immensa felicità della destra che vede così i riflettori
allontanarsi dai suoi grossi problemi interni. Che lo vogliate o no, se l?
informazione di massa si limita a parlare delle polemiche
sulla partecipazione dei DS al corteo, solo quello è successo. Quello
mediatico è un terreno fondamentale che non può essere trascurato. In
realtà, voi non lo trascurate affatto: infatti le vostre azioni hanno
curiosamente luogo solo quando ci sono le telecamere, altrimenti restate a
casa.
Il
problema è che vostro scopo principale è quello di attirare l? attenzione,
acquistare visibilità, alimentare il vostro inutile protagonismo e la vostra
megalomania. Non mi va che i DS o qualsiasi altro partito tentino di
egemonizzare il movimento, ma non mi va nemmeno che voi lo facciate. Ma
questo avete fatto quando nel vostro documento avete parlato a nome di due
milioni di persone: ecco, poiché non mi va di essere confuso nella vostra
idiozia politica, correggetevi e scrivete un milione e
novecentonovantanovemila(ma sono buono con voi, perché credo di non essere
il solo a pensare che la vostra azione ha fatto un piacere alla destra ed ha
oscurato i temi della guerra). Se non riuscite a rinunciare alla vostra
personale ambizione, al vostro protagonismo, alla vostra arroganza
cialtrona, è meglio che vi ritiriate dalla lotta politica, che richiede
innanzitutto umiltà. Non screditate l? alto valore della disobbedienza, non
reclamate invano il diritto alla resistenza, quel diritto di cui Sofocle
parla nell? Antigone e che fu affermato dalla Francia rivoluzionaria alla
fine del Settecento, con ben altro spessore morale rispetto al vostro
sciatto personalismo.
Non so se sarete arrivati fino in fondo a leggere queste poche parole: io
non costituisco certo un? opportunità di farvi fare pubblicità, ma solo una
mente pensante che non sopporta l? opportunismo, e dunque probabilmente non
vi interesso e non faccio al caso vostro. Ma, poiché il vostro documento era
rivolto anche ?alla Moltitudine in movimento di Roma?, e quindi
anche a me, ho voluto dirvi la mia. Ovviamente la responsabilità di quanto
qui scritto è da ascriversi a me solo.
Pronto a ricevere eventuali vostre risposte, vi lascio il mio indirizzo
e-mail: