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NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHIERI !
par Comitato per il NO
Publie le domenica 12 febbraio 2012 par Comitato per il NO - Open-Publishing2 commenti
Nasce il comitato per il NO
Un primo gruppo di delegati sindacali, lavoratrici, lavoratori, di diverse sigle sindacali o senza tessera, hanno deciso di organizzare unitariamente un comitato per bocciare il vergognoso accordo per il rinnovo del contratto dei bancari.

Chi condivide questa battaglia può aderire cliccando su questo link:
http://sites.google.com/site/noalcontrattoaiutabanchieri/
anche collegandosi dal computer di casa.
Primi firmatari:
GIULIANA SUMMO - iscritta Fisac, SGSS SpA
ALESSANDRO ANDRIOLA - iscritto Cub Sallca, Ubiis
BRUNO SANDRI - iscritto Fisac, Deutsche Bank
DANILO MONARO - iscritto Falcri, Banca di Sassari
GIULIO BENEDETTI - iscritto Cub Sallca, BNL
RUOCCO FULVIO - iscritto Fabi, MPS
ALBERTO CARABALONA - iscritto Fisac, Banca Reale
GERARDO SQUARCIOTTA - iscritto Uilca, SGSS SpA
MARIO OLLINO - iscritto Fisac, Banca C.R.Asti
CLAUDIO BETTARELLO - iscritto Cub Sallca, Intesa Sanpaolo
FEDERICA BIGONE - iscritto Fisac, Deutsche Bank
PAOLA CASSINO - iscritto Cub Sallca, Intesa Sanpaolo
ANDREA SUNSERI - iscritto Fisac, Banca Reale
DAVIDE CERVI - iscritto Cub Sallca, Carige
MICHELE D’ERRICO - iscritto Fisac, MPS
CLAUDIO COVIZZI - iscritto Cub Sallca, Carisbo
MARIO FASOLI - iscritto Cub Sallca, Banco di Brescia UBI
CLAUDIO SABETTA - senza tessera, UniCredit
FRANCESCO DI MAURO - iscritto Cub Sallca, Banco Napoli ISP
ANTONIO SCERMINO - iscritto Fisac, MPS
RENATO STRUMIA - iscritto Cub Sallca, Intesa Sanpaolo
Di seguito il testo dell’appello del comitato per il no
I banchieri vogliono tutto, i vertici sindacali lasciano fare….
IPOTESI DI ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEL CREDITO
Costruiamo insieme il NO tra le lavoratrici ed i lavoratori, nei posti di lavoro, nelle filiali, nelle sedi, nei back-office, tra gli iscritti, i delegati di base e nelle organizzazioni sindacali, nelle assemblee e nella consultazione generale. Il contratto va bocciato perché:
• riduce del 20% il salario dei contratti complementari
• introduce un salario d’ingresso ridotto del 18%, per 4 anni
• fa pagare ai lavoratori con un giorno di lavoro in più eventuali assunzioni
• allunga gli orari di sportello fino a 15 ore al giorno
• non prevede alcun recupero dell’inflazione per il periodo 2008-2011
• concede aumenti salariali insufficienti rispetto alla perdita del potere d’acquisto
• modifica la base di calcolo del TFR, cancellandone 11 voci retributive
• gli aumenti non conteranno per TFR, pensioni, previdenza fino a metà 2014
• blocca gli scatti d’anzianità per 19 mesi
• consente alle aziende di modificare in peggio i contratti in deroga al CCNL
• segna la fine del concetto di “demansionamento”, attraverso la piena fungibilità
I sindacati trattanti avevano il dovere di attenersi al mandato ricevuto dai lavoratori sulla base della piattaforma approvata. Dovevano rispettare l’impegno di tornare in categoria per sentire il parere dei lavoratori, prima di siglare qualunque ipotesi di accordo. Invece hanno trattato sul testo dell’Abi, cestinando in fretta le proprie richieste. Rischiano di andare in fumo diritti e tutele conquistate in decenni di lotte. Tutto questo va fermato. Votiamo NO nelle assemblee e nella “consultazione certificata” perché venga riaperta la trattativa su una piattaforma democraticamente condivisa e sostenuta dai lavoratori.
http://sites.google.com/site/noalcontrattoaiutabanchieri/
Altre informazioni ed analisi sul contratto della vergogna anche su :
Messaggi
1. NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHIERI !, 12 febbraio 2012, 20:45, di Cobas Pisa
Ancora sul contratto del credito…..
a cura Cobas Pisa :
http://www.cobaspisa.it/ancora-sul-contratto-del-credito/
1. NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHIERI !, 12 febbraio 2012, 22:33
Le banche (ed i banchieri) si sono arricchite alle spalle degli italiani
Ora i bancari le devono salvare! Finalmente c’è chi ha il coraggio di dire le cose come stanno. Lo fa Giuseppe Gallo, segretario nazionale Fiba Cisl, in un’intervista che leggete più sotto. Finalmente si ha il coraggio di dire che questa ipotesi di contratto chiama i lavoratori del settore a dei sacrifici. “Olocausti” da offrire per il bene del Paese. Sembra di sentire parlare il Presidente del Consiglio. Peccato che anche il dr. Gallo, come il prof. Monti, dimentica che alla fine a pagare – per colpe non loro – sono sempre i soliti: i lavoratori dipendenti ed i pensionati. I problemi dell’Italia non sono i bancari, ma un terzo della ricchezza del Paese che sta nel sommerso, un sistema fiscale poco equo e che finisce per penalizzare chi le tasse le ha sempre pagate. Tutte! Le banche si sono arricchite alle spalle degli italiani, ora non si può chiedere agli italiani di pagare il conto. Che vergogna!
Qui per leggere l’intervista pubblicata da IlSole24Ore Plus :
http://intranet.fiba.it/sitedocs.nsf/0/1933C66977DCF052C125799C003F2BE7/$file/4-2-2012%20intervista%20a%20gallo%20il%20sole24ore%20plus.pdf