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Noccioline al Litta: il G8 spiegato ai ragazzi

Publie le giovedì 25 marzo 2004 par Open-Publishing
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Genova 2001: come è stato possibile? Fausto Paravidino, 27 anni,
promessa della drammaturgia contemporanea, si interroga sui tragici
giorni del G8 con «Noccioline», in scena da stasera al Teatro Litta per
la regia di Barbara Nativi.

Lo spettacolo, dopo il debutto in
Inghilterra (primo testo commissionato a un italiano dal National
Theatre di Londra), e dopo il premio ricevuto dalla critica tedesca, sta
ora facendo il giro d’Europa, dalla Svezia a Cipro nel quadro di un
progetto destinato agli adolescenti. «Ho cercato di capire - spiega
Paravidino - che cosa è successo a Genova, focalizzando l’attenzione non
sulle tensioni politiche, ma sulla brutalità compiuta dai singoli».

La scena si apre in un salotto. Un gruppo di adolescenti che parlano
come i Peanuts delle strisce di Schulz, durante un pomeriggio tutto
patatine coca cola e tv, sordi a qualsiasi senso di responsabilità,
sfasciano la casa che ha in custodia Buddy, il compagno di classe,
eterno Charlie Brown della situazione. Secondo atto, lo stesso gruppo di
ragazzi, dieci anni dopo: non più studenti, lavoratori, ma con la stessa
assenza di responsabilità.

Il gruppo si trova ora spaccato in due
schieramenti contrapposti: da una parte quelli con il manganello,
dall’altro quelli che subiscono. Tra questi, anche Buddy-Charlie Brown,
l’uomo qualunque, costretto a puntare la pistola alla tempia di Minus,
il suo più caro amico.

«Una situazione - afferma Paravidino - che
ricorda Carlo Giuliani e l’anarchico Pinelli, ma che può evocare anche
altri contesti, perché il regime poliziesco è uguale ovunque: a Cipro
alcuni spettatori mi hanno chiesto se avevo scritto questo testo
pensando a loro».

NOCCIOLINE da stasera al 4 aprile al teatro Litta. Corso Magenta 24. Ore
21, 16 euro (oggi 11 euro). Tel. 02.80.55.882

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_MILANO&doc=BOXab