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Non votare, non delegare

par (A)

Publie le giovedì 21 febbraio 2013 par (A) - Open-Publishing

http://www.informa-azione.info/pistoia_un_sabato_di_lotta

Il 24 e 25 Febbraio vi chiedono di votare, di scegliere chi deciderà le vostre sorti per i prossimi quattro anni. In quei due giorni, con una semplice crocetta, si risolverà tutto l’interesse che la casta politico-mafiosa ha per voi e tutto l’impegno che vi chiedono nel decidere della stessa vostra esistenza.
Poi passato il vento delle promesse e degli slogans tutto tornerà alla grigia realtà; una realtà fatta di lavoro -quando c’è- sempre più precario, di devastazione del territorio, di tagli a sanità, scuola servizi sociali, di teatrino della “politica” (di ogni colore) votato a difendere i propri interessi e quelli dei propri “amici”, di favori alle lobbies bancarie e al grande capitale che magari hanno finanziato la campagna elettorale di questo o quello.

In tanti si propongono come alternativa al “vecchio”, ma vi siete chiesti cosa dovrebbe significare questo “vecchio”? Non è l’età anagrafica dei politicanti, non è il loro attaccamento alla poltrona, non è la loro distanza dagli elettori.
“Vecchio”, il vero” vecchio”, è il modo di concepire la gestione del mondo che ci circonda, “vecchie” sono le strutture politiche basate sul clientelismo e sulla protezione dei grandi interessi. Lo stato è un convoglio al quale non vanno semplicemente cambiati il capotreno e i conduttori, ma è lo stesso convoglio oramai decrepito ad essere necessario di cambiamento, inadeguata non è la sua gestione ma il suo stesso concetto di fondo che si è dimostrato disastroso nel poter garantire alle persone un’esistenza dignitosa.

La crisi precipita sempre più, e i sacrificabili siete voi, non lo stato, non chi lo gestisce, non le banche e i grandi capitali.
Ma che fare, allora?
Si tratta di rifiutare di delegare ad altri la nostra stessa esistenza, si tratta di riappropriarsi dei territori e di concorrere, tutti, alla realizzazione di un orizzonte che metta al centro della società le persone, con i loro bisogni e necessità e non il loro portafoglio.

Voi sapete di cosa avete bisogno, di cosa ha bisogno il vostro quartiere, la citta nella quale abitate, quali sono le priorità da affrontare.
Lottare per il proprio futuro, tutti assieme, è un opzione irrinunciabile se non si vuol precipitare in un baratro del quale non si vede il fondo.
Nessuno ci toglierà le castagne dal fuoco, nonostante tutte le promesse dobbiamo pensarci assieme senza aspettarsi nulla dai politicanti di mestiere.
Non è utopia, nel mondo stanno nascendo sempre più esperienze di autorganizzazione ed autogestione di territori sempre più ampi. L’impegno di tutti solo ci potrà salvare dal declino cui ci stanno indirizzando.
L’alternativa non sono partiti neri, rossi, arancioni, viola o stellati, l’unica alternativa, l’unica possibilità reale è la lotta!
NON VOTARE, LOTTA!