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Ocse all’Italia: “aumentate tasse universitarie”. Studenti in piazza
par Luca Fiore
Publie le venerdì 15 febbraio 2013 par Luca Fiore - Open-Publishing1 commento
Mentre l’Ocse chiede all’Italia di aumentare le tasse universitarie oggi in tutta Italia sono scesi in piazza migliaia di studenti. Contro i tagli e al grido di ‘non ci rappresenta nessuno’. Blitz contro i partiti e le banche.

Aumentare le tasse universitarie e introdurre ’’un sistema di prestiti per studenti con rimborso condizionato al reddito’’. E’ una delle raccomandazioni all’Italia – di cui il prossimo governo, qualunque sia, c’è da giurare che terrà conto - contenute nel rapporto Ocse ’Going for Growth’. Che di fatto chiede alla classe politica italiana di rendere ancora più selettiva l’istruzione superiore e di obbligare gli studenti che non hanno le sufficienti risorse economiche a indebitarsi con le banche, così come avviene negli Stati Uniti.
Proprio oggi, per dire l’ennesimo ‘no’ ai tagli alla scuola pubblica e al welfare e per mandare un segnale chiaro ai partiti impegnati nella campagna elettorale alcuni collettivi studenteschi e gli studenti di numerose scuole superiori sono scesi in piazza in alcune città italiane nella prima giornata di mobilitazione dall’inizio dell’anno.
A Siena Giuseppe Mussari, l’ex presidente di Monte dei Paschi di Siena ed ex presidente dell’Abi (l’associazione delle banche italiane), è entrato nel Palazzo di Giustizia, accompagnato dai suoi due avvocati Tulli e Padovani e Fabio Pisillo. All’ingresso, contro di lui sono state lanciate alcune monetine mentre i presenti urlavano ’ladro, ladro’». Come Craxi...
A Palermo gli studenti si sono concentrati davanti al Teatro Massimo per poi sfilare in corteo verso via Maqueda. La manifestazione, promossa dal "Collettivo Autonomo Fuori Controllo", ha visto la partecipazione di alcune centinaia di studenti che hanno manifestato dietro uno striscione che recitava "Pd, Pdl, Monti - stessa scuola azienda!". Con la loro protesta, i manifestanti sottolineano la loro volontà di opporsi "alla farsa delle elezioni, portando la nostra rabbia in piazza, perché l’esperienza quotidiana ci insegna che ben poche sono le differenze tra i partiti che competono alle elezioni". "Non votare (o semplicemente non riconoscere l’istituzione delle elezioni, dato che molti di noi non hanno ancora accesso al voto) è solo una piccola espressione di ciò che è un disegno molto più ampio e ricco". Arrivati davanti alla sede del Comune i manifestanti hanno bruciato un carrello della spesa vuoto e tre fantocci raffiguranti Monti, Bersani e Berlusconi.
A Pisa invece gli studenti medi hanno realizzato un blitz contro il Pd. Alcune centinaia di manifestanti hanno sfilato per le vie del centro della città toscana scandendo slogan contro le politiche di austerità, poi il corteo ha deviato dal percorso originario e ha raggiunto la sede della federazione pisana del Partito Democratico lanciando uova e vernice rossa contro la facciata e la porta d’ingresso. Gli studenti, prima di proseguire il corteo, hanno anche attaccato a una cancellata adiacente l’ingresso della sede del Pd uno striscione con la scritta: ’’L’alternativa è nella lotta, non nei seggi elettorali’’. Poi il corteo, alla fine bloccato dalla polizia, si è diretto verso la sede locale del Monte dei Paschi.
Vernice rossa e uova anche a Bologna, ma in questo caso contro una filiale dello stesso Monte dei Paschi di Siena, ribattezzata per l’occasione ’Monte dei Loschi’ con un cartello. Il corteo, composto da alcune centinaia di studenti é partito dalla zona della stazione centrale. Prima di arrivare alla filiale della banca, in Via Rizzoli, avevano lanciato uova contro altri istituti di credito in via Indipendenza e strappato alcuni manifesti elettorali. Poco dopo gli studenti hanno scritto ’’L’alternativa è nella lotta’’ con vernice verde sulla porta della sede elettorale di Fli e poi lanci di uova e fumogeni contro quella di Fratelli d’Italia.
Mattinata di protesta anche per gli studenti delle scuole superiori a Torino. Alcune centinaia di studenti, chiamati in piazza dai collettivi autonomi, sono partiti poco prima delle 10 da piazza Arbarello e hanno sfilato per le vie del centro cittadino fino a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, dove il corteo si è poi sciolto. Gli studenti hanno scandito slogan di protesta contro i principali candidati premier. Ad aprire il corteo uno striscione che recitava: "L’alternativa è nella lotta, non nei seggi elettorali". Contestazioni e lanci di uova si sono registrati quando i manifestanti sono passati davanti la sede dell’Ufficio scolastico regionale del Miur, in via Pietro Micca. Al centro delle contestazioni i partiti e i loro candidati, soprattutto Monti, Bersani e Berlusconi: "Non ci rappresenta nessuno", è stato uno degli slogan più scanditi dagli studenti, che prima di arrivare in piazza Castello hanno preso di mira con lanci di uova e vernice la sede elettorale della Lista Monti, protetta da un ampio schieramento di polizia, e una volta arrivati in piazza hanno dato fuoco ad alcuni manifesti elettorali di politici di tutti gli schieramenti. Nel mirino di alcuni gruppi che erano nel corteo anche le banche: una filiale dell’Unicredit in via Po è stata sanzionata con scritte e lanci di uova.
Corteo studentesco anche a Bergamo, dove circa 300 ragazzi e ragazze hanno sfilato contro i tagli all’istruzione. La manifestazione si è svolta dalla stazione ferroviaria fino al municipio, aggregando anche una signora di 80 anni diventata subito la beniamina degli studenti. ’’Lasciateli passare, non vedete come lo Stato ci sta riducendo?’’, ha detto ai poliziotti schierati davanti al corteo. Alla fine la signora Carla, è stata abbracciata e ringraziata per il sostegno dai giovani. Gli stessi cori sono stati rivolti dai ragazzi anche a due sposi che stavano entrando a Palazzo Frizzoni, sede del municipio di Bergamo, proprio quando il corteo è giunto davanti al comune. Dopo un iniziale imbarazzo degli sposi, i ragazzi hanno urlato ’’Auguri’’, seguito da uno scrosciare di applausi.
Migliaia di studenti romani – ma anche quelli provenienti dal litorale e dall’hinterland – si sono dati appuntamento a Piramide per manifestare "Contro i tagli alla scuola, crisi e austerity". Poi il corteo dei collettivi degli studenti autorganizzati, indetto a livello nazionale dalla rete StudAut, ha marciato lungo un percorso non annunciato alla Questura, e quindi a sorpresa, concordato con le forze dell’ordine durante la mattinata, volta per volta, passando per Piazza Montecitorio e poi in via Arenula. Tra gli slogan della manifestazione il più gridato è stato "non ci rappresenta nessuno" mentre lo striscione che ha aperto la marcia riportava la scritta: "Non potete fermare il vento, ci fate solo perdere tempo". Arrivati a Montecitorio passando per largo Argentina, i manifestanti si sono poi incamminati verso via Arenula per sciogliere il coreo sotto il ministero della Giustizia, teatro del lancio di lacrimogeni dall’ultimo piano proprio contro gli studenti il 14 novembre.
Messaggi
1. Ocse all’Italia: “aumentate tasse universitarie”. Studenti in piazza, 15 febbraio 2013, 19:37
Oggi, 15 Febbraio, nella giornata nazionale di mobilitazione studentesca( lanciata dal network StudAut il 19 e 20 gennaio), gli studenti di Bologna e di tutta Italia sono tornati nelle piazze e nelle strade delle città, evidenziando come il movimento sia capace di darsi una continuità oltre il periodo autunnale e in fase di campagna elettorale.
Gli slogan come "non ci rappresenta nessuno" e "Que se vayan todos" hanno caratterizzato la piazza degli studenti medi, un corteo determinato, partito davanti alle scuole che raggiungono piano piano il concentramento in piazza XX settembre.
Il corteo inizia bloccando i viali, rimuovendo i cartelli elettorali, poi si snoda velocemente per le vie del centro. Cominciano i sanzionamenti alle banche, fino ad arrivare in via Rizzoli davanti alla sede del Monte dei Paschi di Siena, simbolo dell’intreccio infame tra politica e finanza, sanzionata con uova e vernice. E dove abbiamo appeso un cartello con scritto "loschi" per sottolineare il nostro rifiuto verso i continui sotterfugi e le continue speculazioni sulle nostre vite. Poi abbiamo proseguito il corteo continuando a colpire banche e sedi elettorali, sciogliendoci infine in piazza san Francesco.
Se Repubblica e altri media avevano già dipinto, nei giorni precedenti il corteo, questa giornata di lotta come caratterizzata dalla pratica della "violenza delle uova", oggi abbiamo deciso in maniera determinata di donare queste uova alle sedi elettorali di quei partiti che da anni uccidono il nostro futuro. In questa occasione i tutori dell’ordine si sono frapposti tra le uova e le sedi in questione, ricavandone delle imbrattature. Sarebbe bastato non posizionarsi di fronte a quelle sedi per evitare di sporcarsi e non dare spettacolo di fronte alle telecamere di mezza Italia..
Quelle uova erano rivolte in particolare alla sede di Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale: quel partito è il partito di Meloni (ministro della distruzione della gioventù) e di La Russa, che proponeva ai tempi la "mini-naja", ovvero i corsi d’avviamento all’esercito all’interno delle scuole.
Ad ogni modo, la piazza di oggi è stata caratterizzata dalla rabbia e dalla determinazione degli studenti, che hanno ulteriormente ribadito di rifiutare la crisi in tutte le sue forme e sfaccettature. Studenti che scelgono di continuare la protesta oltre il periodo autunnale, studenti che dal 5 ottobre invadono le piazze di tutta Italia, studenti che hanno occupato le scuole e che non fermeranno la loro protesta fino a un cambiamento reale.
Dopo aver contestato Monti l’11 febbraio, dopo la giornata di oggi, è fondamentale continuare la mobilitazione all’interno delle nostre scuole e non solo. Per questo mercoledì ci sarà un assemblea studentesca per continuare la lotta del mondo della formazione contro l’austerity e oltre il triste teatrino elettorale.
15 Febbraio
C.A.S. Bologna
http://www.infoaut.org/index.php/blog/saperi/item/6891-bologna-15f-contro-partiti-e-banche