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Perché Troisi voleva ricominciare da tre...
par Francisco
Publie le sabato 2 marzo 2013 par Francisco - Open-Publishing2 commenti
E’ un proliferare di analisi, accuse, mea culpa... che miseria e che cecità soprattutto, e basta con questa storia! Qui passiamo dal delirio alla pazzia senza soluzione di continuità, viviamo tempi di comunicazione globale che ci dovrebbero indurre a maggiore partecipazione e ancora sbraitiamo contro il singolo "leader" che sbaglia? E quelli che dovevano correggerne la rotta, i compagni tutti, cosa hanno fatto?
E cos’è poi questa sorpresa sui Ferrero e Grassi e i Diliberto, all’improvviso ci svegliamo e gli additiamo colpe che sicuramente hanno, ma gli si è permesso di perseverare nella loro scialba politica? Ma che ragionamenti assurdi, tutti sappiamo cosa hanno fatto e cosa sono, prima ce ne freghiamo del voto e poi frignamo perché chi s’è cuccato il voto è uno che non ci sta bene?
E’ stata una scelta proprio di chi oggi grida al "tutti a casa, soprattutto i nostri" a creare e lasciare il vuoto intorno a quattro nomi che se avessero avuto spine nel fianco non si sarebbero nascosti (sbagliando come hanno fatto ovviamente) nelle retrovie, cosa c’era di così drammatico nel convergere TUTTI in una lista solida e da dentro IMPORRE il percorso più produttivo? Com’è potuto sfuggire un momento storico così irripetibile per almeno un prossimo ventennio?
L’analisi si dovrebbe fare non sul singolo personaggio, il "leader", ma sulle FORZE ECONOMICHE in campo, se oggi qualcuno prova uno stupido senso d’invidia per l’ascesa elettorale del m5s si convinca che una giostra così non si mette in piedi con la semplice partecipazione di adepti, obbedienti alle esclusive direttive del guru. E’ infantile supporre che un singolo rappresentante portabandiera possa fare la differenza su milioni di teste, su 60 milioni hai voglia di trovarne di Grillo se ti serve, quello che c’è dietro va ben oltre le apparenze, le connivenze colla finanza non tarderanno a venire a galla definitivamente, perché l’impegno profuso dal capitale nel portare in alto questo movimento va ben oltre le nostre possibilità, è forse questo che brucia?
Che fare allora? Per l’ennesima volta ce la prendiamo col leader? Ma leader di che? Mi sembra di ricominciare ogni volta da capo, dagli all’untore! Alla nascita di RC non ci sono state epurazioni preventive, ma immediate defezioni perché ci si impuntava su pretese "grandiose" ma che nel momento in cui viviamo avrebbero dovuto glissare in secondo piano. I fondamentali c’erano, ma non ci stava bene Ferrero (e manco a me cacchio) e non ci stava bene il magistrato, e vabbé allora prendiamo l’occasione e andiamo il 23 pv a Milano a dar manforte a Berlusconi contro la magistratura, tanto nello stesso giorno in Valsusa ci penseranno i grillini a fermare la TAV... me vié da ride! E oggi mi tocca sentire tanti dei riottosi IMMEDIATAMENTE staccatisi da RC che millantano progetti del "ricominciare"... adesso? Pure Cremaschi? Ah bene, mi sembra che quando sindacalizzava andava agli incontri dei comunisti a fare il compagno, ma quando era visibile nei media non rivendicava il diritto del sindacato degli operai ad esser soggetto politico... per carità, se qualche pennivendolo glielo chiedeva anche lui diceva che il sindacato è e deve rimanere fuori dalla competizione politica... roba da chiodi! In questa campagna poi s’è defilato, e ora riciccia col "ricominciamo". Ricordo il Troisi... già: perché devo ricominciare da zero? E il tre che ho già conquistato lo devo gettare al cesso? La solita storia, via il bambino con l’acqua sporca.
Messaggi
1. Perché Troisi voleva ricominciare da tre..., 2 marzo 2013, 13:29, di Francisco
Il tre è metaforico... se non si capisce questo allora siamo messi proprio male.
2. Perché Troisi voleva ricominciare da tre..., 2 marzo 2013, 16:29, di giulia
a me sembra chiarissimo il tuo commento francisco. per noi che abbiamo votato RC e abbiamo visto le defezioni della prima ora... certo che neanche a me piacciono i diliberto o i ferrero, ma come te penso che da dentro e insieme si sarebbe potuto determinare il partito nascente. chiaro, semplice e logico. si può non essere d’accordo con quest’impostazione, ma far finta di non esserlo a prescindere e travisando a dovere le parole è sempre più strano specie da chi lo fa e poi dice di aver fatto campagna elettorale per RC e averla votata. boh... non si capisce dov’è alcuni vogliono arrivare co sta polemica...