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Ricordo di Pino Ferraris

par Paolo Ferrero

Publie le venerdì 3 febbraio 2012 par Paolo Ferrero - Open-Publishing
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È morto Pino Ferraris. Per me un esempio di vita, un maestro, un amico e un punto di riferimento politico.

Da lui ho imparato che il socialismo, la trasformazione nasce dal basso, dall’autorganizzazione consiliare e che questa autorganizzazione deve essere in grado di capire il capitale per poterlo sconfiggere. Da lui ho avuto una testimonianza di rettitudine morale e politica mantenuta nel corso di tutta una vita. Il punto su cui tornava sempre era il ’69 operaio torinese.

Lui era segretario dello PSUIP di Torino e si batté affinché i Consigli di Fabbrica non diventassero solo organismi sindacali ma diventassero organismi politici, struttura dirigente di un movimento politico di massa contro il capitale.

Pino venne sconfitto in quella battaglia che lui ha sempre ritenuto - penso a ragione - decisiva. Dietro quell’aria mite e da studioso, Pino la rivoluzione in Italia ha provato a farla sul serio. Ora non c’è più, compito nostro non disperdere questa memoria. Caro Pino, riposa in pace.

Messaggi

  • Lo ricordo ai tempi dell’aggregaziome Manifesto - PdUP,e poi nel PdUP per il comunismo e la giornale come ha scritto Parlato.Era molto affiatato con Foa e indubbiamente una testa pensante notevole.Ricordo alcuni suoi interventi precisi,documentati e rigorosi.Nel dibattito politico di allora insisteva con caparbietà sulla ristrutturazione capitalista che stava avanzando,dicendo che stavamo sottovalutando la portata che avrebbe avuto con esiti globali.Oggi vediamo che le analisi e le intuizioni che aveva erano eccezionali.Ma come troppo spesso accade abbiamo perso un altro treno.Peccato.Almeno lui non ha seguito la strada tristissima di Lucio Magri. Ciao Pino.
    Fulvio De Lucis - Savona