di Valerio Evangelisti 
Porfirio Díaz ebbe a esclamare: “Povero Messico, così lontano da Dio e così vicino agli Stati Uniti!” La stessa frase mi viene alla mente da qualche giorno, dopo una clamorosa quanto sgangherata frode elettorale che si è consumata in quel paese sotto gli occhi di tutti, e che ha avuto il proprio culmine giovedì 6 luglio alle 15,14, ora locale. 
Ne parlo perché ricorda da vicino qualcosa che è accaduto di recente anche in Italia, sebbene da noi, all’ultimo minuto, il (…)
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Valerio Evangelisti
Articoli
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						Povero Messico!
						
 7 luglio 2006 par (Open-Publishing)
 
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						Berlusconi "socialista" e la Nuova Destra in Italia
						
 27 gennaio 2006 par (Open-Publishing)
 1 commentodi Valerio Evangelisti 
 La versione italiana del fenomeno mondiale chiamato “nuova destra”, e comprendente aspetti disparati ma coerenti come il neoconservatorismo statunitense, il fondamentalismo cristiano, il revisionismo storico, in Italia ha un nome e un cognome: Silvio Berlusconi. Non perché questo monopolista industriale passato alla politica sia individualmente all’origine del fenomeno, ma perché ha saputo farsene il catalizzatore nella penisola, e radunarne in un’unica compagine - (…)
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						Oltre il Noir, il Black
						
 18 gennaio 2006 par (Open-Publishing)
 di Valerio Evangelisti 
 In Italia ormai il termine noir è inflazionato. In pratica, ha preso il posto del “giallo” di mondadoriana memoria, e viene usato in riferimento a qualsiasi tipo di narrativa poliziesca o che abbia al centro un crimine. Così, per dirne una, si persiste nel definire noir i romanzi di Andrea Camilleri che, se avessero bisogno di un’etichettatura, dovrebbero essere considerati polizieschi, sia pure anomali; divengono retroattivamente noir persino i mistery molto (…)
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						CORRI, CESARE, CORRI!
						
 25 agosto 2004 par (Open-Publishing)
 di Valerio Evangelisti 
 Mentre scrivo non so che fine abbia fatto Cesare Battisti. Se sia in effetti fuggito o se, come affermano i suoi avvocati, possa essere vittima di una crisi depressiva. La mia speranza è che la prima ipotesi sia quella vera. Che ancora una volta l’eterno fuggitivo sia scivolato dalle mani dei suoi eterni aguzzini e si trovi lontano, lontanissimo. Momento, certo, terribilmente doloroso per lui. La prima volta che scappò di prigione era appena ventenne, adesso ha (…)
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						Rifugiati italiani in Francia, 1937-1940. La sinistra non  comunista in esilio
						
 19 giugno 2004 par (Open-Publishing)
 di Valerio Evangelisti 
 Le fotografie dei primi fuoriusciti politici italiani, sfuggiti alle leggi eccezionali del 1926, ci mostrano gruppi di anziani signori dall’espressione seria e dagli abiti un po’ logori, impegnati a tenere vivi brandelli di passato nei retrobottega delle osterie o tra i tavolini dei caffè dei boulevards parigini. Si intuisce che il loro mondo è un mondo piccolo. "Una volta alla settimana", racconta Angelica Balabanoff, "l’esecutivo del partito si riuniva in uno dei (…)




