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opposizione minaccia ostruzionismo

Publie le lunedì 5 luglio 2004 par Open-Publishing

Opposizione, niente leggi
se Berlusconi non riferisce

ROMA - L’opposizione chiede compatta che Berlusconi riferisca in Parlamento sulla situazione del governo. E lo fa minacciando il boicottaggio dell’attività ordinaria della Camera dei deputati. "Per la drammaticità della situazione in cui versa il Paese, sinché non verrà decisa la data della convocazione del presidente del Consiglio, non riteniamo possibile riprendere l’ordinaria attività deliberativa della Camera dei deputati". Ovvero, "niente leggi finché Berlusconi non verrà in Parlamento". La presa di posizione del centrosinistra è contenuta in una dichiarazione congiunta dei capigruppo Luciano Violante, Pierluigi Castagnetti, Marco Boato, Franco Giordano, Nuccio Cusumano, Marco Rizzo, Ugo Intini e Luana Zanella.

"Le dimissioni del ministro Tremonti - premettono i capigruppo - sono l’epilogo prevedibile di una politica economica sbagliata, ingiusta e dannosa. Le responsabilità degli errori ricade non solo sul ministro dimissionario, ma anche sul presidente del Consiglio, sull’intero governo e sui partiti della maggioranza che hanno condiviso e sostenuto tutte le scelte del ministro dell’Economia".

"Per il peso che quel ministero ha nelle politiche nazionali, per le circostanze che hanno determinato le dimissioni, tra le quali la pesante sconfitta elettorale del centrodestra, per le polemiche in corso nella maggioranza è assolutamente necessario che il presidente del Consiglio venga immediatamente in Parlamento, formalizzi la crisi, ne esponga le cause, indichi le eventuali vie di uscita, informi infine il Parlamento e il Paese sullo stato reale dei conti pubblici e sulle linee fondamentali della politica economica - concludono i rappresentanti del centrosinistra - che intende perseguire".

(5 luglio 2004)