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La scuola e la bestia

Publie le mercoledì 22 ottobre 2008 par Open-Publishing
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Una mozione che la Lega aggiunge a forza del decreto Gelmini vorrebbe creare classi differenziali per bambini immigrati.

Anche Famiglia Cristiana le critica: "Si dice classi ponte, si legge classi ghetto. Il problema dell’inserimento degli stranieri a scuola e’ reale, ma le risposte sono criptorazziste. Chi pensa a uno sviluppo separato in Italia, sappia che quel concetto in altra lingua si chiama apartheid, andata in scena in Sudafrica per molti anni".
Ah, Cota, altro che brandire il crocefisso contro gli islamici! Se il Cristo scendesse dalla Croce e’ a te che la darebbe in testa!

"Venerdi’ scorso e’ scesa in piazza, senza CGIL-CISL-UIL e senza PD e sostanzialmente anche senza i partiti della sinistra ex parlamentare, una immensa moltitudine, 500.000 solo a Roma, oltre due milioni complessivamente in sciopero, no, non e’ una cosa per soli iniziati ..... basta crederci ... e non piangersi addosso ... " (K)

"(Senza padri) …il paese e’ sconvolto ma l’opposizione continua a latitare. E il malcontento non lo raccoglie nessuna opposizione seria. Mentre cresce, quasi senza attacco politico, il consenso dei disinformati e dei tvcloni per il Berlusk. Ci sarebbe da piangere."

"Sono negli USA per lavoro nel bel mezzo della campagna elettorale tra Obama e McCain. Gli americani stanno per eleggere il primo presidente nero nella loro storia e noi ancora discutiamo se gli immigrati sono un problema od una risorsa... che tristezza" (Luca).

Bellissima la puntata dell’Infedele, "Il muro tra i banchi", con un Lerner in grande smalto, una platea di insegnanti indiavolate e il leghista Roberto Cota che sudava e sudava, e si ripeteva, si ripeteva, e piu’ boiate razziste diceva piu’ le maestre lo fulminavano, fino a un punto di sudore massimo in cui abbiamo temuto che lo assalissero fisicamente, perche’ la tensione si tagliava col coltello. Tutte buone ascoltatrici queste maestre, ma Erinni indomite quando gli toccavano “i loro bambini” e, se il Cota lo sbranavano come Meduse irate, quando parlavano dei bambini gli occhi si sdolcivano e lucevano. Guai attaccare l’amore delle madri! L’asino e le maestre! E ovviamente l’asino e’ stato bocciato e le maestre hanno trionfato.

Non e’ stato rimandato, il povero leghista ignorantoide e supponente, ma proprio bocciato con 5 in condotta, per comportamento lesivo dell’etica, disumano, anti-sociale, altamente incivile, manifestamente nazista, tale da farlo radiare da tutte le scuole del regno, come si diceva una volta.

Un consiglio per i leghisti: se siete asini e le cose non le sapete, parlate a piazze di asini compagni, non vi mostrate in televisione, non sostenete pubblici dibattiti con chi sulle cose ci lavora, e’ come mettersi alla gogna, lo sghignazzo vi travolgera’, non sono tutti bauscia come a Ponte di Legno, c’e’ chi parla di cose che conosce, voi no, parlate per istinti, slogan e cazzatine da circo nazi.

Qui accade che la moglie chiama il marito, il figlio la figlia: "Vieni a vedere che bestialita’ dice questa capra in tv. Ma non si vergogna?" E il discredito sale. E’ peggio che al circo quando esce il pagliaccio vestito da scimmia. Se poi Berlusk questa vergogna la fa legge per i porci suoi comodi e’ perche’ fa prima a disfare l’Italia che a prendere un caffe’, voi non diventate per questo degli statisti. La scimmia resta una scimmia anche se il re, per affari innominabili, le mette lo scettro in mano.

Imperdibile questa puntata di Lerner, eccola a vostra goduria:

http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=infedele

http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=infedele&video=18119

E pensare che, come leghista (il che gia’ lo limita) il quarantenne rampante Roberto Cota e’ persino uno dei meno peggio. Intanto sa parlare italiano e non avrebbe bisogno di classi differenziali come certi della Val Brembana, poi e’ laureato, evento raro nella Lega, e non diplomato radio Elettra, e’ avvocato penalista a Novara, e ha difeso da accuse di diffamazione altri leghisti.
Fedelissimo a Bossi, a cui si e’ dedicato appena ventenne, e’ segretario nazionale della Lega Nord Piemonte e capogruppo della Lega alla Camera.
E’ quello che ha detto: "Le moschee sono potenziali bombe a orologeria". Si capisce che nei bambini di 6 anni vede solo potenziali kamikaze. Per ora vuole emarginarli in classi differenziali, in seguito si vedra’.. anche Hitler parti’ da un giro di birra.
Eppure si mormora contro Cota anche tra i membri del Pdl, qualcuno pensa che l’integrazione passi meno con l’apartheid che col rispetto reciproco e l’amicizia tra i popoli, ma questi sono concetti strani che mancano al background leghista di Cota.
Ripeto: e’ giovane e non e’ sciocco, non e’ nemmeno uno dei peggio, e si fara’. C’e’ ancora molto spazio tra lui e uno come Borghezio, anche se sembra la meta finale per tutta la compagnia.
Cota e’ stato assessore della cultura e dello sport e siccome e’ un maratoneta, si puo’ pensare che almeno dello sport sappia qualcosa. Il suo sogno e’ correre alla maratona di New York.
Corri, Roberto, corri, che di strada ne devi macinare ancora tanta.

Dunque l’onorevole Roberto Cota, capogruppo della Lega, e’ stato bersagliato da domande e obiezioni di insegnanti e madri molto tese sulla mozione leghista che vuole introdurre classi differenziali per bambini non italiani per insegnare loro la lingua, creando ghetti ed apartheid.

Gli hanno spiegato in ogni modo possibile che scuola non e’ solo lingua e che l’integrazione, in particolare per i primi 5 anni delle elementari, ha risultati infinitamente migliori se il bambino resta nella sua classe di accoglienza, in mezzo ai nuovi amici, aiutato dai bambini stessi, specie quelli che sanno la sua stessa lingua ma anche l’italiano e si usano solo a tratti laboratori di educazione linguistica, ma vivendo alla pari con tutti gli altri, senza discriminazioni, e con risultati migliori se la classe gode di personale umano preparato e di laboratori d’arte, non di tagli e riduzioni degli insegnanti.

Gli hanno detto in ogni modo possibile che identita’ e cultura non sono i termini di appropriazione tribale con cui un gruppo primitivo si difende dalle invadenze esterne, chiudendosi in un isolamento che vede come nemico ogni diverso, ma che il mondo attuale e’ un mondo “aperto”, dove la cultura e l’identita’ riguardano valori piu’ vasti come la solidarieta’, la crescita insieme, lo scambio dei reciproci saperi, l’amicizia, la reciproca accoglienza, il reciproco aiuto, il piacere di vivere insieme e di rispettarsi.

Il Cota, sordo e tetragono a ogni imput, ha trasudato razzismo (e anche sudore) da ogni poro e si e’ rifiutato di riconoscere che sta facendo una difesa della razza di stampo ariano e nazista, negando fino all’ultimo, con una ipocrisia inaccettabile, il suo razzismo lampante, quel razzismo che non e’ riuscito a prendere le impronte dei bambini rom per il veto europeo, che ha prodotto l’immonda legge Bossi-Fini, ha ostacolato in ogni modo l’integrazione dei migranti fino a trasformare la clandestinita’ in reato e ha usato l’informazione per aizzare al pestaggio, all’odio, all’assassinio, seminando paura e diffidenza.

Privo di conoscenze di psicologia, pedagogia, didattica, etica e senso civico, il Cota ha finito per sentirsi aggredito quando era lui che aggrediva.

Un’insegnante ha detto: il mondo e’ complesso e noi educhiamo alla complessita’.
A quale cultura si riferiva il Cota? A quella della caverna?

Gad Lerner e’ stato offeso da Cota nella parte finale dell’Infedele, perche’ il leghista si e’ reso conto dell’insostenibilita’ capona dei suoi diktat, della sua enorme ignoranza in materia di scuola e di psicologia infantile e della figuraccia che aveva fatto fino a quel momento ed ha attaccato Lerner, dicendogli che gli faceva fare la figura dell’imbecille per sfoggiare la sua superiore intelligenza. Al che Lerner si e’ risentito e gli ha detto che lui era un giornalista e non uno zerbino, e, se Cota voleva trovare degli zerbini, non doveva andare da lui ma da altri che ben si prestavano allo scopo.
Ma ora sembra che anche gli stuoini politici saranno in aumento, per la serie: “Va dove ti porta l’opportunismo”.

Favolosa anche la replica dello scrittore toscano Sandro Veronesi che a Cota che insisteva che almeno al liceo si dovevano fare classi differenziali, per discriminare i liceali figli di migranti, ha detto: “On. Cota, ma le sembra che uno arriva con un barcone e la prima cosa che pensa sia di iscrivere il figlio al liceo?”

Ci sono stati ascoltatori che si sono inferociti perche’ gli insegnanti presenti da Lerner erano quasi tutti contro Cota.
Certo, saltava agli occhi che la platea che ha accolto l’on Cota era per il 99% contro di lui, con una passione travolgente, anche se lo ascoltava con attenzione, e avrebbe giovato che Lerner creasse un maggiore equilibrio tra pro e contro, anche se trovare persone della Lega informate di didattica e pedagogia pare francamente piuttosto difficile. Ma accusare di scarsa democrazia proprio questa trasmissione puo’ farlo solo qualcuno che venga dalla luna. Chi vive in Italia vede ben peggiori attacchi. Perche’ non guardi il contesto?

Di quale democrazia sostanziale si e’ avvalso Berlusconi nella formazione del suo governo e in particolare nella scelta delle tre Ministre, Carfagna, Gelmini e Prestigiacomo? Di quale democrazia stiamo parlando con liste bloccate in cui candidati e ordine di lista sono stabiliti a priori da una dozzina di capipartito, che non si peritano di mandare ai piu’ alti posti dello Stato pregiudicati, corrotti e mafiosi, per non dire di parenti e amanti? Di quali equilibri numerici si tiene conto quando Berlusconi dichiara di voler governare a colpi di decreto ignorando il Parlamento? E di quale democrazia si avvale la Ministro Gelmini quando, su un tema delicato come quello della scuola, decreta senza sentire nessuno e impone lo stesso decreto alla Camera con la fiducia. In uno Stato che intende governare a colpi di decreto e di fiducia distruggendo i contrappesi al Governo (scuola, stampa e magistratura) la democrazia e’ calpestata in modi ben peggiori di quanto possa fare Lerner. E se il povero Cota fa la figura del deficiente, ringrazi le sue posizioni mentali e non ne accusi chi invece e’ portato da passione civile.

Cota continuava a ripetere che i bambini dei migranti “dovevano essere spalmati sul territorio” cosi’ da evitare eccessi nella stessa scuola. “Spalmati sul territorio”! ? Gia’ l’uso di questo verbo e’ un affronto umano.

L’inserimento linguistico per adolescenti e adulti appena arrivati in Italia dovrebbe essere compito anche dei Comuni.
Anni fa a Bologna questi corsi esistevano, gratuiti o quasi, si usavano le aule libere delle scuole al pomeriggio o alla sera per i migranti lavoratori adulti, cosi’ come le scuole pubbliche si usavano come sede per aiutare studenti-lavoratori anche italiani a prendersi un diploma, una specializzazione, a imparare l’uso del computer o una seconda lingua non italiana (siamo il paese con la piu’ scarsa conoscenza delle lingue, e, all’Infedele, quando una bimbetta ha detto placidamente che lei sapeva 5 lingue, avrei voluto sapere dall’on. Cota lui quante ne conosceva e quanti del suo partito si scostavano dal dialetto locale). Un paese civile opera per far evolvere tutti coloro che sono sul suo territorio, e non per tagliar le gambe al prossimo.
A Bologna, al centro sociale Caserme rosse (unico centro giovanile comunale della citta’ e in zona a forte popolazione cinese) c’erano anche corsi di cinese per bambini cinesi fatti da maestri cinesi, affinche’ non perdessero le loro radici linguistiche (oltre a mantenere l’uso di una lingua che oggi nel mercato mondiale e’ ben piu’ importante dell’italiano. Posso ricordare che non siamo nessuno e che alla Comunita’ Europea non ci sono nemmeno interpreti dell’italiano?).
La pessima amministrazione Vitali decise di chiudere tutto. Cofferati fece di peggio e, oltre a compiere atti di aggressione razzista sui rumeni, arrivo’ a penalizzare anche i ragazzini orientati al lavoro, riducendo gli Istituti tecnici (e non e’ servito nemmeno che Montezemolo ne facesse l’apologia) come non risolse il problema delle scuole materne insufficienti.

La cultura e la conoscenza sono strumenti del vivere che emancipano l’essere umano dal suo lato bestiale o minoritario.

Se non si difende il diritto di conoscere la verita’ (la liberta’ di informazione) e non si difende il diritto di avere una scuola valida e aperta a tutti (il diritto a una istruzione permanente) si esce dal novero dei paesi civili e si entra in una dittatura da 3° mondo.

Il terzomondismo e’ perfettamente compatibile con una cricca di potere politico e imprenditoriale che e’ la piu’ ricca del mondo e la piu’ impunita. Il terzomondismo non si misura sul conto in banca dei potenti, ma sulla quantita’ di diritti che vengono sottratti ai cittadini o sulla disapplicazione dei fondamentali principi di democrazia che la sua Carta Costituzionale deve possedere.

Oggi e’ proprio questa Carta Costituzionale in grave minaccia di annientamento.
Il decreto Gelmini e’ incostituzionale perche’ viola l’articolo 3 della Costituzione.
L’impero mediatico di B viola l’art. 21 sulla liberta’ di informazione.
Il tutto sta in un progressivo sistema di violazione della democrazia e dell’uguaglianza davanti alla legge che nega all’uomo di potersi evolvere, di potersi esprimere, di crescere in civilta’.

Informazione e formazione procedono di pari passo, e se un governo limita entrambe, calpesta la democrazia, che e’ il diritto primario di ogni popolo
In quel caso, le storture dei media e della scuola servono per mantenere il popolo in un stato di minorita’ per governarlo piu’ facilmente e plagiarlo meglio.

Lottare contro questa efferatezza e’ compito di chiunque si senta nemica della dx e dell’autoritarismo, di qualunque persona in buona fede che esista in questo paese, anche se oggi non troviamo piu’ una sponda politica che rappresenti le aspirazioni democratiche, con una sx radicale cacciata dal parlamento dalla sua stessa presunzione e una sx disindentificata a opposizione zero, che ha abdicato a tutte le sue radici storiche in un progressivo vuoto di rappresentativita’.

L’accoglienza e l’integrazione dei migranti devono rientrare in un grande discorso di civilta’. Questo e’ un mondo dove, o ci salviamo insieme o periremo insieme.

Per fortuna resiste l’enorme bacino del volontariato che da sempre, se solo trova i modi giusti, presta aiuto gratuito agli immigrati e ad altre persone in difficolta’. Come esistono, per fortuna di tutti, luoghi e persone che portano avanti un discorso di informazione e verita’.
Non c’e’ solo la Lega in Italia con l’abnorme neofascismo, non ci sono solo ricchi e corrotti, attenti a lucro e potere, non ci sono solo barbari razzisti che vogliono riportare l’Italia al tempi feudali, c’e’ una immensa quantita’ di volontari di ogni tipo, eta’ e preparazione.

Per l’aiuto ai migranti e non solo gioverebbero anche gli ambienti delle parrocchie e degli oratori aperti all’accoglienza e all’aiuto anche di chi non e’ cattolico (molte lo fanno, ma c’è anche chi fa come il vescovo Biffi che chiedeva il veto d’ingresso ai non cattolici) e gioverebbe l’aiuto di sedi politiche sul territorio, ove ci fossero.

Molto si puo’ fare la’ dove la primazia culturale o religiosa non superi la pietas e l’accoglienza, perche’ allora il senso umano scenderebbe al livello della Lega.

Ho citato la "pietas" dallo scrittore Veronesi presente all’Infedele, che ha detto:
"La pietas non e’ la compassione ma sentire me nell’altro".
Questa pietas dovrebbe essere il 1° punto di quella che l’on. Cota dovrebbe difendere come "la nostra cultura", espressione abusata, che non puo’ riferirsi al piu’ bieco e primitivo egoismo tribale.

Questa "Cultura", con la C maiusciola, comprende il 1° punto del Vangelo, il 1° punto del socialismo, il 1° punto del senso umano in genere, perche’ senza la "pietas" non siamo piu’ uomini ma bestie, bestie dominate dalla parte rettile e primitiva del cervello, bestie mosse solo dagli istinti bassi: il possesso, la tribu’, il territorio, l’odio per il nemico, la violenza... incapaci di evoluzione verso l’umano.

..

Da Masada 809. La scuola e la bestia

http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • Cara Viviana, è chiaro che la destra vuole tornare ad una scuola di classe così come l’aveva disegnata nella sua riforma Giovanni Gentile, che almeno comunque prevedeva solo insegnamento pubblico.

    La Gelmini vuole invece arrivare ad una totale privatizzazione della scuola, con l’unico scopo di più agevolmente formare una classe dirigente organica al pensiero unico della destra e totalmente prona all’ideologia di regime.

    Quando qualcuno parla del Berlusconismo come una riedizione del fascismo in salsa mediatico-televisiva non va lontano dal vero.

    Forse, come sostiene Asor Rosa e come sosterrebbe Pasolini se fosse ancora tra noi, è anche peggio !!

    MaxVinella

  • Bravo anzi bravissimo Gad Lerner,
    Lo seguo sempre,
    ma possibile che il 67% delle persone non si accorgano di dove stiamo andando, non abbiano una minima capacità critica, non si accorgano che dietro le parole c’è un pericoloso vuoto, anzi un tragitto già vissuto e amaramente sperimentato dai più vecchi delle loro famiglie.

    Dov’è andata a finire la grande umanità del nostro popolo...

    Sono stata un’insegnante ed era stupendo pur fra mille difficoltà riscontrare come i bimbi a differenza qualche volta degli adulti si sentissero tutti uguali e come loro stessi riuscissero ad educare i loro genitori coinvolgendoli nell’integrazione delle classi, delle feste scolastiche e come tutti alla fine collaborassero per essere parte integrante di una società.

    Mi piacerebbe proprio che tutti, ma proprio tutti gli "stranieri" facessero uno sciopero silenzioso per almeno una settimana così il famoso 67% di Italiani potrebbero scoprire quanto siano importanti sia per loro sia per tutti gli altri.

    Su la testa popolo del 67%, usate la propria testa, la propria capacità critica, la vostra dignità di essere umano e cercate di vedere tutto quello che vi nascondono.