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A proposito di Acca Larenzia

par Luca

Publie le lunedì 9 gennaio 2012 par Luca - Open-Publishing
12 commenti

Partendo dal blog di Tassinari che si rifà alla dichiarazione di Federico Mollicone (Presidente Commissione Cultura Roma Capitale) si viene a sapere che Stefano Recchioni ha lo status di "vittima del terrorismo" pur essendo stato ucciso da un carabiniere durante gli scontri seguenti all’uccisione di Ciavatta e Bigonzetti. Spesso si omette di raccontare che nell’attentato di quel 7 gennaio solo le prime due vittime sono state uccise dagli attentatori. La terza, Stefano Recchioni appunto, è stata uccisa da un capitano dei carabinieri. Il fatto di riconoscere lo status anche a Recchioni sembrerebbe un unicum nella storia, visto che in questo caso il terrorista sarebbe lo Stato. E crea un precedente (per giustizia o almeno parità di trattamento...) anche per tutti i compagni o comunque chi è stato ucciso nelle piazze nel corso di manifestazioni.......o no?

http://www.fascinazione.info/2012/01/speciale-accalarentia10-mollicone.html
http://www.vittimeterrorismo.it/memorie/schede/recchioni.htm
http://www.vittimeterrorismo.it/memorie/elenco_vit.htm

Messaggi

  • Si, Recchioni fu ucciso dall’allora capitano dei carabinieri Sivori, che addirittura dopo aver provato a sparare con la propria pistola, che si inceppò, ne strappò un’altra dalle mani di un sottoposto e colpì Recchioni in piena fronte.

    Va anche detto però che dal gruppo di fascisti dove si trovava, probabilmente inconsapevole, pure Recchioni erano partiti almeno un paio di colpi d’arma da fuoco contro i carabinieri ; in particolare alcune testimonianze di fascisti presenti indicano in un nome ben preciso, l’allora "sindacalista" della Cisnal Nettezza Urbana B.D.L., vecchio arnese di Avanguardia Nazionale ( già allora viaggiava intorno ai 40 anni) e noto interprete/caratterista di film sulla malavita romana, lo sparatore.

    A maggior ragione, quindi, lascia perplessi il riconoscimento ufficiale di "vittima del terrorismo" per Recchioni.

    • Quello che invece dovrebbe infastidire le forze dell’ordine, non certo noi compagni vittime spesso della violenza fascista, ben coperta dallo stato , è la scritta posta sopra la lapide, in cui si fa esplicito riferimento ai servi dello stato, un modo di definire i tutori della legge.Se lo stesso fosse stato fatto da sinistra, durante una delle nostre purtroppo numerose commemorazioni, lo Stato avrebbe fatto lo stesso affiggere la lapide e la suddetta scritta, almeno per loro ingiuriosa ??

    • Sara’ ma Carlo allora hanno rimosso anche la targa in parlamento .A Genova i CC erano tesserati FORZA NUOVA . E per continuare la Diaz dove per girare il film sono dovuti andare in Romania visto cheq ui in Italia democratica non hanno permesso le riprese cosa diciamo .La verita’ va ben oltre ...No che non sono soddisfatto come non sono soddisfatto si commemorino cmq due fascisti che si sa bene a quel tempo cosa facevano fuori dalla politica vedi il Circeo .E anche Pinelli allora dovrebbe essere vittima di terrorismo in quanto accusato e buttato giu da una finestra accusato di una strage di matrice FAscista .

    • che paragone e’ quello sopra col circeo ? e’ come dire che i compagni non vanno commemorati perche in quegli anni i brigatisti sparavano

    • Si, indubbiamente il Circeo non c’entra, tuttaltro ambiente fascistoide e storie indubbiamente molto diverse.

      Ma anche su Acca Larenzia, al di là del tizio indicato sopra da Raf solo con le iniziali ( ma riconoscibilissimo) sul quale anch’io avevo anni fa sentito storie simili, ci sono molte altre stranezze.

      C’è, ad esempio, il coinvolgimento - rispetto alla proprietà dell’arma molto particolare usata ad Acca Larenzia contro Bigonzetti e Ciavatta - di un poliziotto.

      Quell’arma, regolarmente acquistata nei primissimi anni 70 in armeria dal cantante Jimmy Fontana ( pure lui legato al giro fascistoide di certa Roma-bene dell’epoca), fu poi da lui, illegalmente ed in nero, rivenduta ad un poliziotto dell’antidroga che il cantante indicò per nome e per cognome.

      Non risulta però che questo poliziotto sia mai stato seriamente ascoltato su questa vicenda.

      Naturalmente questo non vuol dire che il poliziotto abbia direttamente fornito la mitraglietta agli attentatori di Acca Larenzia, magari pure lui se la sarà rivenduta in nero a chissà chi che poi ha sua volta l’ha rivenduta agli attentatori ... però indubbiamente la circostanza appare come molto inquietante ....

      K.

    • Siamo chiari perchè ci stiamo allontanado dal tema del post....il riconoscimento ufficiale di "vittima del terrorismo" non è un’onorificenza. Vuol dire che il fatto deve avere certe caratteristiche e ne deriva un "risarcimento" e la pensione ai superstiti o ai feriti. Piccole cose che non risarciscono una vita, ma aiutano i superstiti a campare. Non ricordo (a parte il "risarcimento" dato agli Aldro) che mai lo Stato abbia dato, quando implicato ( e sopra giustamente è stato fatto il nome di Pinelli e di Carlo. Potremmo aggiungere Mario Salvi, Piero Bruno, Giorgiana Masi e un sacco di altri compresi lavoratori in lotta ecc..) abbia riconosciuto a vittime di forze dell’ordine questo status. Non è questione di esserne contenti o meno......è questione di parità diritti. E di ammissione di colpa da parte dello Stato........

    • Probabilmente nel caso specifico ( non so chi è che decide certe cose, non credo in ogni caso il comune di Roma) si è giocato sull’equivoco storico, uniformando Recchioni agli altri due caduti ad Acca Larenzia.

      Ma non escludo nemmeno che, sempre nel caso specifico, si sia voluta "coprire" una "magagna di stato" più ampia, rispetto alla quale non so se nei commenti precedenti si sia veramente andati così fuori tema ...

      Ovvio che "magagne" di questo tipo ne esistono anche in molti altri casi, ma qui giocando sull’equivoco storico di cui parlavo prima, il gioco era probabilmente molto più facile ....

      Non credo invece alla logica dei "due pesi e due misure", tesa a favorire il caduto di destra rispetto a quelli di sinistra ... tra l’altro la famiglia di Recchioni, eventuale beneficiaria di risarcimenti, non era la classica "famiglia fascista", il fratello era addirittura militante della sinistra rivoluzionaria ...

      K.

    • Io credo che la cosa crei un precedente e andrebbe estesa a tutti. Tutto qua. Magagne o no le cose devo uscir fuori e le vittime vanno trattate tutte nella stessa maniera. Se ci sono altri casi è bene che escano fuori visto che nei miei ricordi in casi simili ci sono state solo promozioni. Non sminuirei questo fatto. Non sono per togliere a Recchioni....sono per estendere il diritto.....

    • Piero Bruno....(sentenza)
      "Nel dicembre 1976 il giudice istruttore Lacanna, sulla base delle argomentazioni del sostituto procuratore Vecchione, emise la sentenza di archiviazione.
      Nell’ordinanza di proscioglimento scriverà:
      "se per la difesa dei superiori interessi dello Stato, congiuntamente alla difesa personale,
      si è costretti ad una reazione proporzionata alla offesa,
      si può compiangere la sorte di un cittadino la cui vita è stata stroncata nel fiore degli anni ma non si possono ignorare fondamentali principi di diritto.
      La colpa della perdita di una vita umana è da ascrivere alla irresponsabilità di chi,
      insofferente della civile vita democratica,
      semina odio tra i cittadini".

      (da http://www.lestintorecheamleto.net/bruno.htm)

      Ieri a Ostia:

      "Con una targa toponomastica, il giardino di via Aristide Carabelli a Ostia è stato oggi intitolato ad Alberto Giaquinto «vittima della violenza politica», ucciso il 10 gennaio 1979 durante una manifestazione a un anno dalla strage di Acca Larentia. «Guai se nell’operazione della memoria - ha detto il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, nel corso della cerimonia di inaugurazione - che dobbiamo compiere nei confronti degli anni di piombo perdessimo pezzi, confondessimo realtà e situazioni. Organizzeremo perciò iniziative specifiche della cultura della memoria relative agli anni di piombo, vogliamo che i giovani di oggi capiscano perché una persona per bene come Alberto Giaquinto sia stata uccisa da un difensore dello Stato. La strage di Acca Larentia - ha continuato - fu un momento di rottura, dopo la quale è cominciata la stagione del terrorismo. Anche la scelta di organizzare la manifestazione di Centocelle dove un poliziotto, nessuno capirà mai bene perché, decise di sparare a un ragazzo disarmato, fu un errore. Alberto Giaquinto pagò perché era in prima linea nello scontro tra destra e sinistra e tra apparati dello Stato e chi si riteneva antagonista. Tutto questo non deve tornare a Roma. Diciamo ai giovani di destra e sinistra - ha concluso - di non seguire mai più la strada della violenza anche quando appare giustificata. Pagano sempre le persone più pulite, quelle più sporche non pagano mai. Onore ad Alberto Giaquinto senza sporcare o strumentalizzare i valori che rappresenta, i giovani come lui rappresentano la parte migliore dell’Italia».
      da
      http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=176400&sez=HOME_ROMA&ssez=CITTA

      Si comincia insomma a "dar torto" a polizia e carabinieri.........l’importante è che la vittima non sia un compagno, armato o no.

    • Comunque, stranamente, nell’elenco ufficiale delle "vittime del terrorismo", c’è anche Giorgiana Masi.

      http://www.fascinazione.info/2012/01/questo-e-lelenco-ufficiale-delle.html

    • Per Giorgiana non ci sono colpevoli ufficiali delle forze dell’ordine.......lo Stato nel suo caso, nonostante il libro bianco dei radicali, le foto e le testimonianze non ha mai ammesso che il colpo che l’ha uccisa sia partito dalla pistola di un poliziotto o di un carabiniere.