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Aids, Conferenza a Toronto: contestato Bush per gli scarsi contributi al Fondo Globale

Publie le mercoledì 16 agosto 2006 par Open-Publishing

Dazibao Salute USA

Aids, Conferenza mondiale a Toronto

All’insegna di “Tempo per decidere”, dal 13 al 18 agosto si svolge a Toronto la sedicesima conferenza internazionale sull’AIDS, organizzata dalla “Aids Society”, principale associazione mondiale che si occupa di HIV. 20.000 partEcipanti tra cui membri di governi nazionali e dell’ONU, scienziati, organizzazioni nongovernative e rappresentanti della società civile, discutono per dare un impulso decisivo alla lotta contro il fenomeno battezzato "sindrome da immunodeficienza acquisita" 25 anni fa.

Fischi e contestazioni rivolte da gruppi di attivisti prima contro il presidente degli Stati Uniti Bush, per gli scarsi contributi al Fondo Globale, e poi contro il primo ministro canadese, il conservatore Steven Harper, che non e’ intervenuto alla cerimonia. ’’Svegliati, Steve!’’, c’era scritto sulle magliette bianche sollevate dagli attivisti come stendardi.


Se ne parla raramente, ben che vada in occasioni dettate dal calendario, come la giornata mondiale dedicata al fenomeno. 40,3 milioni di casi registrati nel 2005 di cui un terzo nella sola Africa, a sud del Sahara, che comportano 3 milioni di morti all’anno, stando alle statistiche dell’ONU. Per il solo 2005, si parla di 5 milioni di casi nuovi. Ovvio che, senza un intervento di prevenzione, le cifre tendono ad aumentare in modo drammatico.

All’insegna di “Tempo per decidere”, dal 13 al 18 agosto si svolge a Toronto la sedicesima conferenza internazionale sull’AIDS, organizzata dalla “Aids Society”, principale associazione mondiale che si occupa di HIV. 20.000 partEcipanti tra cui membri di governi nazionali e dell’ONU, scienziati, organizzazioni nongovernative e rappresentanti della società civile, discutono per dare un impulso decisivo alla lotta contro il fenomeno battezzato "sindrome da immunodeficienza acquisita" 25 anni fa.

I meccanismi di finanziamento globali fanno sì che i paesi in via di sviluppo dispongono oggi di più mezzi nella lotta all’AIDS, ma uno dei problemi centrali consiste nel fatto che la mancanza di know-how impedisce la progettazione, la gestione e la realizzazione di programmi nazionali contro la malattia. Prevenzione, trattamento e cura vengono indicati come elementi principali di un programma nazionale, che però non vanno ridotti ad una mera questione sanitaria, poiché nei paesi maggiormente colpiti, l’HIV/AIDS compromette fortemente le potenzialità del sistema politico e dell’amministrazione statale. Personale qualificato si ammala o si occupa dei parenti ammalati dal canto loro, senza poter essere sostituito. Pertanto sono stati elaborati dei progetti che tendono ad affrontare anche lo stesso mondo del lavoro, coinvolgendo enti locali e regionali come a.e. in Sudafrica, Lesoto e Tansania.
La realizzazione pratica di tali progetti costituisce uno degli argomenti centrali della conferenza che si organizza in sessioni plenarie e sessioni simultanee, lontana dalle stanze del Vaticano dove, intanto, almeno si riflette sull’ipotesi se, in caso di malattia accertata, sia lecito l’uso del preservativo. Al di là delle tematiche discusse durante la conferenza, è questo uno dei maggiori ostacoli da superare.

Michele Guarnieri

www.tifeoweb.it


Activists march in support of women’s and children’s rights as part of the global battle against HIV/AIDS outside the Sixteenth International AIDS conference in Toronto August 14, 2006. REUTERS/J.P. Moczulski (CANADA)

GALLERIA FOTOGRAFICA AL LINK:

http://smart.tin.it/rancinis/toronto.html


http://www.edoneo.org/