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DOVE SONO I CONTRO-POTERI?

Publie le martedì 29 marzo 2005 par Open-Publishing

Dazibao Governi

di Viviana Vivarelli

Questo aborto di Costituzione che e’ stato votato in un’ora e mezzo non e’ nemmeno una repubblica presidenziale, perche’ mancano tutti i contrappesi che limitano un potere eccessivo accentrato su una persona sola. Sara’ una specie di monarchia elettiva, il cui il Primo Ministro e’ eletto direttamente dal popolo, ha tutti i poteri, nomina e scioglie il Parlamento, non deve avere la fiducia di nessuno, nomina o licenzia i ministri, non puo’ essere messo in crisi, tiene sotto il suo tallone i magistrati e ordina al presidente della repubblica di firmare le sue carte senza obiezioni. La Lega vuole questo per il suo piccolo calcolo anti-italiano, perche’ spera con la devoluzione di avviare il cammino verso la secessione della Padania dall’Italia. Berlusconi vuole questo per il suo grande calcolo anti-italiano, perche’ la democrazia e’ una cosa che nemmeno capisce econsidera l’Italia poco piu’ di una terra da spogliare.

In un solo giorno il popolo italiano ha perduto tutti quei diritti che aveva malamente difeso per 57 anni... Ma la sinistra, ci chiediamo increduli e sbigottiti, la sinistra ...quale vantaggio ha mai avuto dal mettere in moto questa sciagurata vicenda? ...che e’ passata attraverso la caduta di Prodi, l’asservimento alla globalizzazione, la svendita del territorio, la privatizzazione dei beni comuni, il servilismo a Bush, le ambiguita’ sulla guerra, la resa dei diritti del lavoro, gli abbagli del premierato, gli sciagurati patti con Berlusconi, l’abbandono della piazza, l’avversione ai no global, il ripudio dei valori democratici...

I capisaldi di quel che accade ora stanno tutti in fila come pietre tombali, e si chiamano: sgambetto a Prodi, governo D’Alema senza elezioni, famigerata bicamerale, mai una legge sul conflitto di interessi, sciagurata elargizione delle frequenze televisive, disprezzo per la magistratura, attacco al mondo del lavoro, mancanza cronica di un programma alternativo, incapacita’ costante di allargare la democrazia ai cittadini... Inutile raccontarci balle: siamo nella merda anche per colpa di questa opposizione e dei suoi errori peraltro mai soggetti a autocritica.

Ma e’ possibile che proprio chi ha in odio l’Italia e del tricolore fa un uso da water, e chi ha in amore solo i suoi capitali peraltro senza bandiera ed e’ pronto a violare ogni legge finanziaria italiana, debba cambiare la Costituzione e decidere come deve essere questo paese di cui ha un emerito disprezzo?

Ora questo disgraziato paese e’ un Principato. Perche’ in ogni repubblica, anche presidenziale, che si rispetti, nessun organo ha tutti i poteri, ma sono previsti dei bilanciamenti con altri organi come garanzia fondamentale contro pseudo-dittature. Ogni cosa deve avere il suo limite. Ci deve essere un Parlamento che conserva il potere di fare la legge e puo’ opporsi al premier, il quale ha il potere esecutivo ma non dovrebbe dominare il legislativo, un Parlamento che risponda al popolo, dipenda al popolo, rappresenti il popolo, derivi dal voto del popolo e abbia la possibilita’ materiale di discutere la legge (senza le catene del voto palese e della fiducia) in modi civili e sufficienti, e che abbia il potere di togliere la fiducia al premier.

Ci deve essere una Magistratura che possa metterlo in stato di accusa e una Corte Costituzionale e respingere leggi del Parlamento o atti del premier contrari ai principi fondamentali della Costituzione... e una stampa libera che possa raccogliere prove di reati gravi del premier o di qualunque parlamentare o ministro per la loro messa in stato di accusa...e una opposizione che possa svolgere un lavoro parlamentare dignitoso e civile.. e un presidente della repubblica che vigili sulla conformita’ di ogni legge alla Costituzione...e una liberta’ sindacale che tuteli il lavoratore senza che questo sia minacciato con schedature o imposizioni unilaterali. Nella nuova Costituzione non c’e’ nulla di tutto questo.

Nessun contrappeso democratico. Solo un gigantesco strapotere del premier, bilanciato da nulla. Tutto accentrato su Berlusconi, che non dipende piu’ dalla fiducia delle Camere ma puo’ scioglierle a suo piacere, sceglie e licenzia i ministri a suo arbitrio, imbavaglia o licenzia la stampa, domina le tv imponendo un pensiero omologato, elimina la par condicio, se ne frega dei sindacati, tiene soggetti i giudici cosi’ da aprire solo i processi che gli aggradano, addirittura stabilendo ogni anno quali sono i reati perseguibili, elimina i poteri del presidente della repubblica, aumenta l’intrusione politica nella Corte Costituzionale, mette a capo delle Authority persone che fanno i suoi interessi, fa fuori ogni forma di controllo o di concorrenza. Ma che sistema e’ mai questo?

Non esiste al mondo democrazia che si rispetti in cui non esista un equilibrio dei poteri. Montesquieu ne da’ la teoria valida per ogni stato moderno. Affinche’ non vi sia dittatura, si chiamera’ democrazia quello stato in cui i poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, siano attribuiti a tre organi diversi: Parlamento, Governo e Magistratura, ognuno indipendente e autonomo dagli altri, cosi’ da esercitare un reciproco controllo. Viceversa gli stati totalitari negano questa divisione e accentrano i poteri nelle mani di un solo organo. Vedi oggi.

Il principio della separazione dei poteri e’ il concetto fondamentale di ogni Costituzione moderna. Monarchia e repubblica si distinguono per chi ha la sovranita’. Nella repubblica la sovranita’ e’ del popolo, se il popolo elegge direttamente i parlamentari si parla di repubblica parlamentare, se elegge direttamente il premier si parla di repubblica presidenziale. In ambedue i casi c’e’ un sistema di pesi e contrappesi per evitare il totalitarismo.

Gli Stati uniti sono una repubblica presidenziale forte: il popolo elegge il presidente che a sua volta nomina i ministri, ma il potere legislativo resta al Congresso, formato dalla Camera dei Rappresentanti eletti dagli Stati, e dal Senato. Il potere giudiziario fa capo alla Corte Suprema che giudica della costituzionalita’ degli atti del Congresso e del Presidente e puo’ annullarli. Come si e’ visto, nel caso di Terry Schiavo, il presidente non può ordinare un atto diverso da quello deciso dalle sentenze. Non puo’ scavalcare la magistratura e nemmeno i governatori degli stati. Puo’ essere messo in stato di accusa dalla stampa. I suoi atti devono essere confermati dal Congresso che puo’ respingerli.

Ogni due anni si rinnova interamente la camera dei rappresentati e per un terzo quella dei senatori. E’ vero che il presidente nomina i giudici della corte suprema e i giudici federali, ma questi poi sono giudici a vita, per cui il presidente puo’ trovarsi contro giudici eletti da amministrazioni precedenti. Per l’istituto dell’impeachment, in casi molto gravi, corruzione, tradimento o reato importante, la Camera dei rappresentanti puo’ metterlo in stato di accusa e il Senato puo’ destituirlo. Un processo come quello a Clinton da noi non sarebbe nemmeno pensabile. Lo scandalo montato dalla stampa che porto’ Nixon alle dimissioni da noi sarebbe impossibile.

Nel sistema Lega-Berlusconi il Presidente della Repubblica non e’ piu’ garante della Costituzione ma ha un ruolo puramente decorativo. Il Parlamento non da’ piu’ la fiducia al governo, ma e’ il premier che puo’ scioglierlo. I deputati dell’opposizione perdono ogni diritto e nelle votazioni di fiducia il loro voto non sara’ nemmeno contato. Il Senato non puo’ piu’ controllare il governo e nemmeno fare leggi, salvo competenze regionali o attriti tra regioni. In piu’ Berlusconi sta preparando una nuova legge elettorale, con una scheda unica, con cui con un solo segno l’elettore designera’ Primo Ministro, partito, coalizione di governo, e deputato del collegio uninominale. Un solo segno, poi per 5 anni il cittadino sparira’. Ci manca che si elimini anche il referendum e siamo a posto. Da cittadini siamo diventati sudditi.

E’ anche peggio del piano di Licio Gelli della P2.

E quando qualcuno dice che tutto cio’ non e’ democratico, la risposta e’: “Ma se vince la sinistra, tutti questi strapoteri potra’ usarli lei!” E poi cosa fa la sinistra? Butta a mare la Costituzione di Berlusconi, come ha fatto Berlusconi con quella che ha trovato, e ricomincia tutto da capo? A ogni nuovo governo ci si fa una Costituzione su misura? No, questo piano non prevede che la sinistra si permetta anche lei di fare a pezzi la democrazia... questo piano prevede la fine di ogni alternanza e di ogni democrazia.

Cambiare la legge elettorale e passare al maggioritario quando in tutta Europa i governi si orientavano verso un proporzionale con sbarramento alto, al 5%, che semplificava il quadro partitico, e’ stato un gravissimo errore, che apriva la porta alla personalizzazione estrema della politica e diminuiva le garanzie costituzionali. L’atto e’ stato tanto piu’ grave in quanto voluto da un centro- sinistra litigioso, privo di un capo carismatico e di un extramiliardario di lusso. Praticamente un hara kiri.

Ma perche’ la fregola delle riforme ha contagiato tutti? Laici e cattolici. Destra, centro e sinistra. Il contagio dura da vent’anni e inizia col referendum sul proporzionale. E’ allora che la democrazia comincia a morire. Diventa individualistica, personalizzata, si allontana dai valori per passare ai poteri. E perche’ qualcuno ha pensato che una Costituzione invecchiava? La Costituzione americana ha 217 anni, e dei 10.000 emendamenti proposti ne sono stati approvati solo 17. Se c’e’ una parola-mostro di cui si e’ abusato in questi ultimi anni e che ha prodotto solo guai, quella e’ stata la parola RIFORMA.

E come suggello del grottesco imperante, le indegne frasi del manichino Rutelli:

“Non tutte le leggi di questo governo sono da buttare, possiamo tenerle e fare qualche aggiustamento”.

Qualche aggiustamento?!?!?