Home > E allora…denunciateci tutti.
Siamo venuti oggi a conoscenza delle denunce nei confronti di due partecipanti alla manifestazione degli aquilani a Roma del 7 di luglio.

Ribadiamo quanto espresso ieri dall’assemblea cittadina nella lettera indirizzata al Ministro degli Interni On. Maroni: di quanto è accaduto durante la manifestazione i promotori si assumono la piena ed unica responsabilità.
I cittadini aquilani hanno partecipato numerossissimi a quella manifestazione, partendo con oltre 40 pullman dalla città. Voler negare il fatto che erano i terremotati a chiedere diritti e ad urlare la propria rabbia è un’offesa nei confronti di chi, tra mille difficoltà, ha scelto di essere in piazza a Roma.
Dopo averci espropriati del diritto ad essere protagonisti della ricostruzione della nostra città ora si sta tentando in tutti i modi di nascondere l’evidenza del fatto che ERAVAMO NOI ad urlare sotto i palazzi del governo.
Il fatto che non ci fossero solo aquilani, significa soltanto che in tanti hanno aderito ai nostri appelli e alla nostra richiesta di solidarietà, hanno compreso e condiviso i nostri problemi e le nostre richieste: molte istituzioni locali non solo aquilane, movimenti, collettivi, associazioni di ogni città e territorio italiano. Questo perchè la questione aquilana non è non può essere considerata una questione locale. E’ un tema nazionale e a chiunque ci abbia espresso una solidarietà concreta esprimiamo la nostra gratitudine e la nostra solidarietà.
Denunciamo, inoltre, il continuo tentativo di spostare l’attenzione da quelli che sono i reali problemi del cratere . I media oggi dovrebbero parlare delle richieste legittime ed urgenti della popolazione aquilana, nessuna delle quali accolta dal governo. Le uniche risposte che abbiamo ricevuto sono state le mangnellate, gli scudi levati dalle forze dell’ordine, i feriti e oggi le denuce.
E allora denunciateci tutte e tutti.
Comitato 3e32 - L’Aquila
Related Link: http://www.3e32.com/
Messaggi
1. E allora…denunciateci tutti., 12 luglio 2010, 19:53, di vittoria
Tutta la solidarietà per i cittadini aquilani, che dopo il danno hanno ricevuto anche la beffa... Gli italiani dovrebbero stargli più vicino e inondare di proteste tutte le istituzioni e i mass media di regime.
1. E allora…denunciateci tutti., 13 luglio 2010, 19:18
ERAVAMO IN PIAZZA E LO RIVENDICHIAMO
Questo è il Governo delle bugie.
Sono grosse bugie che la questione aquilana sia stata affrontata; che tutto va bene; che chi si lamenta è soltanto un estremista che si contrappone al governo per motivi ideologici.
Ma queste bugie non sono passate. Perché a sbugiardare Berlusconi è scesa in piazza tutta l’Aquila. Ieri abbiamo visto la città. I sindaci, i lavoratori, i giovani, le donne. Persone che non hanno accettato di trasformare il dolore in rassegnazione, e che chiedono giustizia. Immediatamente la questura e la destra hanno diramato il solito messaggio: i disordini sono stati provocati da alcuni giovani dei centri sociali.
E adesso si sta costruendo un’ indagine ad arte finalizzata a confermare questo teorema, denunciando il promotore della manifestazione e un militante del centro sociale la strada ( cs aderente ad action) e preparando altre ingiustificate incriminazioni. Noi c’eravamo.
Abbiamo aderito fin da subito alla chiamata che gli aquilani hanno fatto a tutte le realtà italiane. Siamo scesi in piazza perché il problema degli aquilani riguarda tutti e rimanda al deficit di democrazia dell’era Berlusconiana. Eravamo dalla parte degli Aquilani, associazioni, centri sociali, reti di solidarietà, attivandoci al loro fianco per esprimere con loro, il nostro sdegno.
Il 7 mattina abbiamo assistito ad un bagno di Democrazia. E di questo il Governo ha avuto paura . Davanti a un sondaggio, alle dichiarazioni di Bersani o a un corteo rituale, Berlusconi non si scompone. Davanti alle persone arrabbiate, determinate e nel giusto, il governo è andato in tilt e ha mostrato il suo volto autoritario, giungendo ad avere un atteggiamento degno di una dittatura. Ha manganellato i cittadini e gli istituzionali aquilani che chiedevano di manifestare liberamente.
Denunciando le dichiarazioni della questura di roma, come bieco tentativo di distrarre l’opinione pubblica dalle vere responsabilità, diffidiamo la magistratura a non indagare altri che non siano berlusconi, bertolaso e i soliti speculatori. Quello di ieri è un modello. Occorre invadere il centro di Roma, chiedere giustizia. E chiunque, da ogni parte d’Italia intenda farlo per rivendicare diritti e dignità ci troverà al suo fianco.
Action- diritti in movimento, centri sociali in Action, Da Sud, Esc atelier autogestito, Info 3200855289, 3200897046