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Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale!
par Nando
Publie le domenica 14 agosto 2011 par Nando - Open-Publishing6 commenti
Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale!
Prepariamo la mobilitazione generale contro il saccheggio sociale Il governo reazionario di Berlusconi - dopo la manovra da 80 miliardi fatta passare in due giorni dalla finta opposizione parlamentare - ha approvato un saccheggio sociale senza precedenti. Come i ladri, ha aspettato Ferragosto per devastare i CCNL e lo Statuto dei Lavoratori, permettere ai padroni libertà di licenziamento e flessibilità selvaggia, colpire le donne innalzando l’età pensionabile, aumentare le tasse per i lavoratori dipendenti, rapinare stipendi e liquidazioni dei dipendenti pubblici, privatizzare i servizi, ulteriormente tagliati. Inoltre, col pretesto dello spostamento, vengono di fatto aboliti il Primo Maggio e il 25 Aprile.
Il decreto Trichet-Napolitano-Berlusconi-Tremonti persegue la demolizione violenta di quello che rimane delle conquiste dei lavoratori, costate sangue e sacrifici. Una demolizione imposta della BCE, della UE, del Tesoro USA, per salvare gli sporchi interessi dell’oligarchia finanziaria di fronte all’aggravarsi della crisi economica capitalista.
Non solo la Presidenza della Repubblica e il Governo, ma tutti i partiti borghesi chiamano ai sacrifici, mentre si mantengono i privilegi di un’accozzaglia di usurai e politicanti, mentre aumentano le spese per le aggressioni militari all’estero e per opere dannose come la TAV, mentre si continuano a finanziare i parassiti del Vaticano, mentre le grandi ricchezze patrimoniali e immobiliari, l’evasione fiscale, i redditi da speculazione non vengono sfiorati. Questi reazionari fanno finta di combattersi fra loro, ma sono compatti quando si tratta di condannare milioni di lavoratori alla miseria.
Ribellarsi a questa situazione è doveroso. Ma come? Davanti a un attacco di queste proporzioni è doveroso realizzare il fronte unico di lotta di tutti i proletari contro l’offensiva capitalista e la politica reazionaria e guerrafondaia.
E’ necessaria la più ampia unità di azione degli operai, dei disoccupati, dei lavoratori, dei giovani, delle donne del popolo, dei pensionati, di tutti coloro che vogliono combattere il capitalismo e difendere in maniera intransigente gli interessi delle grandi masse operaie e popolari.
Gli organismi politici e sindacali, le associazioni, i movimenti che resistono all’offensiva in corso sono chiamati a mettere in campo una vasta e prolungata mobilitazione in cui convergano tutti i fronti di lotta, per cacciare Berlusconi e i suoi complici, impedendo l’avvento di qualsiasi altro governo che faccia la stessa politica antioperaia.
Un passaggio cruciale di questa mobilitazione sta nella proclamazione dello sciopero generale, che deve essere effettuato il prima possibile ed assumere un carattere politico, senza affidarsi ai burocrati sindacali che collaborano con i padroni in nome della “coesione sociale”.
L’unità e la lotta sono la condizione della riscossa. Costruiamo Comitati operai e popolari per spingere alla lotta masse più ampie. Utilizziamo ogni occasione per esigere il lavoro, i contratti, il salario, le pensioni, la salute, i servizi sociali, per riprenderci le conquiste demolite.
Rivendichiamo l’uscita dalla UE imperialista e dalla Nato, il ritiro dall’Euro, il ripudio delle catene del debito, l’abolizione di ogni privilegio dell’oligarchia, dei politicanti, del Vaticano.
I lavoratori non devono pagare nulla! Sono i padroni, i ricchi, i parassiti responsabili della crisi, del debito e della speculazione che devono pagare!
Il tempo delle illusioni sul pacifico progresso nei limiti del capitalismo è finito. Più si accentuerà la crisi di questo sistema e più si porrà davanti ai lavoratori il dilemma decisivo: schiavitù politica ed economica, o soppressione dello sfruttamento e dell’oppressione capitalista.
Il rovesciamento del dominio borghese, la costruzione della società dei lavoratori, necessitano di una direzione politica. Perciò i migliori elementi del proletariato, i sinceri comunisti, devono separarsi dagli opportunisti, cooperare e fondersi con i marxisti-leninisti, per edificare un autentico partito comunista, dotato di una solida unità organizzativa e ideologica e di una combattiva linea politica. Organizziamoci!
13 agosto 2011
Piattaforma Comunista
Messaggi
1. Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale! , 14 agosto 2011, 21:32, di K.
Come può, caro Nando, un fiero anarchico come te veicolare i comunicati in stile ottocentesco degli stalinisti di Piattaforma Comunista ......
A meno che non si tratti di un altro Nando ....
1. Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale! , 16 agosto 2011, 00:28, di nando
Caro K, a volte posto articoli che non condivido, lontani dal mio piensiero di anarchico comunista, ma lo faccio appunto per evidenziare le contraddizioni di certe ideologie che siano staliniste... e per cercare di avere un confronto costruttivo.
un caro saluto libertario
nando
2. Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale! , 16 agosto 2011, 22:52, di proprio per quanto ho detto prima
Possibile che K debba sempre intervenire con l’etichetta, censore che prende una cantonata dopo l’altra ,quello che uno oggi dovrebbe fare, visto cosa di eclatante stà succedendo nel mondo e da noi,è pensare a tutt’altro che a ste cazzate.Alex
3. Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale! , 18 agosto 2011, 11:47, di K.
E proprio per questo intervengo ...
Ho le scatole piene di partiti, partitini e sette autoreferenziali che riempiono tutti i siti di informazione coi loro proclami autopubblicitari ottocenteschi ....
Proprio mentre la casa brucia ....
K.
4. Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale! , 18 agosto 2011, 18:51
Se è per questo mi scuso e mi trovi perfettamente daccordo, ne ho le scatole piene anche io,proprio come dici, in un momento che sarebbe da unire tutte le forze.Alex
5. Fronte unico proletario contro il saccheggio sociale! , 24 agosto 2011, 17:40, di Uno studente
Una cosa è averne le scatole piene dei settarismi, un’altra è fare di tutto una questione di forma, e per questo ergersi (inconsapevolmente) a difensori della Neo-lingua. Ognuno scrive come cacchio gli pare, se uno vuol criticare critica il contenuto, non la forma.