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I becchini di Genova e... quelli di Pomigliano

Publie le domenica 20 giugno 2010 par Open-Publishing

Al momento del trasferimento nell’ossario, dopo l’ispezione ventennale, alcuni dipendenti comunali di Staglieno addetti alla tumulazione rubavano denti d’oro, protesi ortopediche in titanio e persino lo zinco delle bare.

Sembra che denti d’oro fossero rivenduti presso un giro di dentisti e reinstallati ai clienti vivi. La direttrice del comune di Staglieno ha spezzato una lancia a favore di questi impiegati, evidenziando il potenziale abbrutimento psicologico conseguente ad un tipo di lavoro così pesante fatto di confronto quotidiano con la morte senza alcun supporto e senza rotazione del personale.

Ma ci sarebbe anche da dire che siamo immersi in una congiuntura economica internazionale tristissima dove la Grecia piange e al Portogallo poco manca, dove alle famiglie, agli operai, agli insegnanti, ai ceti medio bassi, tutti ancora perfettamente vivi, viene richiesto di tirare la cinghia.

Forse la “vision pratica” dei becchini di Genova non è lontana dalla”vision creativa” dell’amministratore delegato del gruppo Fiat. In tempi di globalizzazione dell’economia e di forte competizione dei mercati emergenti occorre ingoiare rospi e livellarsi verso il basso rinunciando a tanti diritti acquisiti, pur se conquistati con il sangue, e rimuovendo dalla memoria gli insegnamenti del taylorismo, del fordismo e postfordismo. Marchionne si è definito un manager del ….

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