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Giustizia Governi Viviana Vivarelli
di Viviana Vivarelli
E’ ripartita l’offensiva di Berlusconi per ottenere l’impunità per sé e per i suoi attraverso una sinecura parlamentare, così da salvare Previti e Dell’Utri dal carcere o da altre imputazioni, sospendendo pene e processi ad libitum.
In stati più civili del nostro basta non aver pagato i contributi a una colf per perdere una carica autorevole; in Italia, davanti a reati gravissimi conclamati e provati, con prove visibili e giudiziarie, che annientano qualunque senso etico e civile, che degradano qualsiasi decoro di immagine, che induriscono qualsiasi giudizio politico, la maggioranza parlamentare vota ciecamente la fiducia a qualsiasi stravolgimento del diritto e l’opposizione ritiene addirittura conveniente non intervenire, non demonizzare, non calcare la mano, non mostrare nemmeno la faccia scontenta o indignata, mentre uno dei capi dell’opposizione addirittura è in ammirazione delle belle pensate del premier e l’altro vorrebbe aver fatto lui per primo le leggi di degenerazione dello stato e se non ci è riuscito è stato solo per i tempi brevi del suo mandato peraltro non popolare ma autocratico.
Ogni passo ulteriore è ormai solo nel senso della maggiorazione dello strapotere del premier, del consolidamento della sua impunità sfacciata, della agevolazione alla sua ulteriore e cruda vittoria. Un cattivo maestro ha molti pessimi allievi, ma che ne abbia anche in chi dovrebbe censurarlo lascia disfatti.
Il popolo, emarginato e allibito, sta a guardare.