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La scuola non può sopportare altri tagli : lo sciopero piu’ grande !
Publie le lunedì 15 novembre 2004 par Open-Publishing1 commento
Alta secondo i primi dati dei sindacati l’adesione allo sciopero nazionale della scuola contro la riforma Moratti e i tagli previsti dalla Finanziaria. A Roma si sono tenute due manifestazioni, una dei Cobas, l’altra dei confederali. Secondo gli organizzatori a ciascuno dei due cortei avrebbero partecipato 100mila persone. "La scuola non può sopportare altri tagli" hanno detto i leader di Cgil Cisl e Uil Epifani, Pezzotta e Angeletti.
Lo sciopero della scuola
14:35
Ugl: mobilitazione forte con motivazioni diverse
La partecipazione di oggi è la dimostrazione migliore della necessità di imprimere una svolta al mondo della scuola. Lo ha detto del segretario nazionale dell’Ugl Scuola, Gianfranco Avila, il quale ha ricordato come la mobilitazione odierna nasce pero’ da motivazioni diverse che, nel nostro caso, non investono direttamente la riforma Moratti. La nostra sigla - ha continuato il segretario nazionale dell’Ugl Scuola - lamenta, infatti, il mancato rinnovo del contratto di categoria, l’eliminazione degli automatismi di progressione della carriera, la mancata attivazione dei corsi di formazione, la sistematica e progressiva riduzione degli organici.
14:09
Angeletti: "Tagliamo il futuro del governo"
"L’unico futuro che dobbiamo tagliare è quello del governo non quello della scuola". Lo ha dichiarato a gran voce dal palco di piazza Navona il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha tenuto il comizio conclusivo della manifestazione di protesta contro le politiche scolastiche del governo Berlusconi.
13:50
Pezzotta (Cisl): "La manifestazione è un successo"
Il segretario confederale della Cisl, Savino Pezzotta, a margine del comizio tenutosi a Roma, in Piazza Navona, nel corso dello sciopero generale contro la riforma della scuola, ha definito "un successo" la manifestazione. "Basta guardare la piazza", ha detto.
"La riforma Moratti è al di là del bene e del male", ha sottolineato Pezzotta. "Si dice che bisogna investire sulle risorse umane invece si tagliano posti di lavoro, indebolendo così il sistema dell’istruzione italiano".
13:47
Palmieri (Forza Italia): "Uno sciopero contro la verità"
"Da tre anni la sinistra ha scelto di fare della scuola il campo di battaglia contro il governo: demonizzano la riforma della scuola, che l’Unione europea guidata da Romano Prodi ha giudicato un ottima riforma, ne boicottano l’applicazione nelle scuole, portano in piazza genitori e bambini diffondendo falsità. Anche oggi assistiamo ad uno sciopero contro la verità ". Lo afferma Antonio Palmieri, deputato di Forza Italia e componente della Commissione cultura.
13:24
In centinaia da Piazza Navona confluiscono nel corteo Cobas
Un centinaio di manifestanti che hanno partecipato in piazza Navona al corteo dei confederali hanno voluto unire idealmente i due cortei e in piazza Venezia sono confluiti in quello dei Cobas. La polizia aveva fatto un cordone proprio sotto il Milite Ignoto, impedendo a qualsiasi persona di passare. Dal palco Piero Bernocchi dei Cobas ha chiesto a gran voce di lasciarli passare e così le cento persone - aderenti al coordinamento veneziano delle scuole e altri aderenti alla Cgil, muniti di tre grandi palloni - sono entrati tra gli applausi dei presenti.
12:57
Cgil: "La Finanziaria è una dichiarazione di guerra"
"Questa non è una finanziaria, è una dichiarazione di guerra alla scuola pubblica". Così ha tuonato dal palco di piazza Navona il segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini.
12:45
Milano, adesioni oltre il 70%
Oltre il 70% di adesioni allo sciopero della scuola a Milano e Provincia, indetto dalle organizzazioni sindacali. Secondo i primi dati raccolti dalla Uil Scuola milanese, la partecipazione risulterebbe particolarmente massiccia tra i professori (70%), il personale amministrativo e i bidelli (80%) e tra i presidi (60%).
12:31
Bernocchi: "Siamo più dei confederali"
"Abbiamo portato più gente noi rispetto a Cgil, Cisl e Uil che hanno più apparati e più soldi". Lo ha detto il leader dei Cobas Piero Bernocchi mentre la testa del corteo entrava in Piazza Venezia. Secondo Bernocchi al corteo stanno partecipando 100 mila persone. "E questo è la dimostrazione - ha detto - che il movimento della scuola è con noi e vuole l’abrogazione totale della legge Moratti e non come chiedono Cisl e Uil la riforma della riforma".
11:43
Roma, fischi davanti al ministero
"Moltissime le scuole chiuse". E’ un primissimo bilancio quello che si delinea dal palco di piazza Navona mentre sta arrivando a destinazione la testa del lungo corteo organizzato dai sindacati confederali, partito da piazza della Bocca della Verità. Un corteo ricco di colori, striscioni, bandiere e di canti, consueti palloni colorati della Cgil, un corteo dal quale è partito un sonoro coro di fischi al passaggio, davanti al ministero dell’Istruzione pubblica in corso vittorio Emanuele.
11:39
Cagliari, la Gilda si imbavaglia
Nel giorno della mobilitazione e della protesta della scuola pubblica, anche la Gilda è scesa in piazza chiedendo l’abrogazione della riforma Moratti. Gli insegnanti della Gilda si sono fatti trovare sotto il Consiglio regionale imbavagliati per protestare anche contro il presidente della Regione Soru che non avrebbe risposto a una lettera inviata circa un mese fa.
11:37
Roma, i sindacati: "Siamo più di 100mila"
Secondo gli organizzatori del corteo dei sindacati confederali, l’adesione alla manifestazione supera le 100mila unità. Nonostante la pioggia piazza Navona è gremita e zeppa di bandiere, striscioni e palloncini colorati con le sigle sindacali.
11:20
Epifani: "No a nuovi tagli"
"La scuola italiana non può sopportare altri tagli di personale". Ne è convinto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, critico nei confronti del ministro dell’Universita e della ricerca Letizia Moratti.
11:17
Bernocchi (Cobas): "E’ lo sciopero più grande"
"Se i dati che abbiamo stamani ci verranno confermati a fine giornata, quello di oggi è il più grande sciopero della scuola italiana, e supera quello del 17 febbraio 2000 indetto contro il ’concorsaccio’ poi ritirato dall’allora ministro Berlinguer". E’ quanto afferma Piero Bernocchi, leader dei Cobas
11:12
Angeletti: "No al taglio degli investimenti"
"Non si deve attuare il taglio del 2% alla scuola come il governo aveva per altro rassicurato poichè la scuola rappresenta il futuro di un Paese". Lo ha dichiarato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti che sta prendendo parte al corteo contro i tagli alla scuola a Roma. "Non finanziare la scuola -prosegue Angeletti- vuol dire distruggere le prospettive future positive che un Paese deve avere. La scuola è anche il cardine di aspetti economici futuri".
10:57
Roma, corteo a piazza Venezia
Il corteo dei sindacati confederali è ora arrivato a piazza Venezia a Roma.
10:55
Epifani critica la Finanziaria
"La Finanziaria peggiora giorno dopo giorno. Ormai non ci si raccapezza più nulla". Questo il giudizio del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che a margine del corteo dei sindacati della scuola torna a criticare la manovra, "che non serve allo sviluppo, al Mezzogiorno e affronta in malo modo le questioni più rilevanti della vita del Paese". Secondo Epifani, il governo è "sempre più in difficoltà, sempre più diviso. E’ chiuso in una torre d’avorio e non rappresenta la domanda di cambiamento di cui c’è bisogno nel Paese".
10:46
Roma, si muovono anche i Cobas
Si sta lentamente muovendo il corteo dei Cobas, che da piazza della Repubblica, raggiungerà piazza della Madonna di Loreto.
10:44
Cagliari, 400 in corteo
Al grido "abroghiamo la legge
Moratti per salvare la scuola pubblica" oltre 400 manifestanti si sono ritrovati in piazza Garibaldi a Cagliari per l’iniziativa contro la riforma dell’istruzione pubblica che si svolge in concomitanza con la manifestazione nazionale di Roma.
I dimostranti, con striscioni e cartelli, hanno formato un corteo che si concluderà in piazza del Carmine.
10:44
Partito il corteo a Roma
Ha da poco lasciato piazza Bocca
della Verità il corteo nazionale dei confederali che ha tra i suoi obiettivi il rinnovo dei contratti, un piano investimenti ed una scuola pubblica che sia di qualità. Alla testa del corteo uno striscione che ricorda i motivi dello sciopero e che riunisce tutte le sigle sindacali (Cisl Scuola, Uil Scuola e Flc Cgil). Una manifestazione colorita con i palloni della Flc Cgil e le migliaia di bandiere dei sindacati. A decine di migliaia sono giunti nella capitale questa mattina per manifestare il loro dissenso.
http://www.repubblica.it/2004/k/dirette/sezioni/cronaca/sciope/sciope/index.html
Messaggi
1. > La scuola non può sopportare altri tagli : lo sciopero piu’ grande !, 15 novembre 2004, 16:10
Aggiornamento e riepilogo generale
sempre da Repubblica on line
I Cobas: "La più grande protesta di tutti i tempi in Italia"
I confederali: "Faremo cambiare idea al governo"
La scuola ha riempito le piazze
Sciopero riuscito, adesioni al 70%
Due cortei a Roma, sit-in e manifestazioni in varie città
Contro la Moratti, i tagli nella Finanziaria e per i contratti
di CRISTINA NADOTTI
ROMA - Non è bastata la pioggia, né il ritardo dei treni speciali a fermare la protesta della scuola. Stamattina in piazza a Roma sono scesi in tantissimi, oltre centomila, secondo gli organizzatori, per protestare contro la riforma Moratti e i tagli inseriti nella finanziaria, e per chiedere il rinnovo del contratto di insegnanti e non docenti, scaduto da 11 mesi, e dei dirigenti, scaduto da 35. Dai sindacati parlano di adesioni in media del 70 per cento in tutta Italia, con punte del 90 per cento. I primi dati parziali forniti dal ministero dell’Istruzione parlano invece di circa il 40 per cento di adesioni.
"Se i dati che abbiamo ci verranno confermati, quello di oggi è il più grande sciopero della scuola italiana - ha dichiarato Piero Bernocchi, leader dei Cobas - e supera quello del 17 febbraio 2000 indetto contro il ’concorsaccio’, poi ritirato dall’allora ministro Berlinguer". "La manifestazione di oggi è un successo: basta guardare la piazza", ha commentato il segretario confederale della Cisl, Savino Pezzotta.
Lo sciopero di oggi ha riunito tutti gli ordini di scuole e tutti i lavoratori del settore, nonché tutte le sigle sindacali, anche se ci sono state differenze nelle modalità di protesta. I lavoratori aderenti ai Cobas si sono trovati a piazza della Repubblica per concludere nei pressi di piazza Venezia; Cgil, Cisl e Uil sono partiti dalla Bocca della Verità e hanno tenuto i comizi finali a piazza Navona. La Gilda ha organizzato sit-in, cortei e punti di raccolta delle firme, per promuovere un referendum abrogativo della riforma Moratti, a Milano, Palermo, Reggio Emilia, Perugia e Cagliari.
Quel che conta, però, è che c’è stata unità sulla data dello sciopero e che alla fine ci sono stati anche segnali di ricomposizione della frattura tra le sigle. Un centinaio di manifestanti, che hanno partecipato in piazza Navona al corteo dei confederali, ha voluto unire idealmente i due cortei e in piazza Venezia è confluito in quello dei Cobas. L’ingresso dei confederali nel corteo dei Cobas è stato accolto dagli applausi.
E’ unanime la preoccupazione di tutti i sindacati sulla politica intrapresa dal governo per la scuola. "L’unico futuro che dobbiamo tagliare è quello del governo non quello della scuola", ha dichiarato a gran voce dal palco di piazza Navona il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. "Non si può essere competitivi con bassi salari e lavoratori precari".
"Lo sciopero di oggi è una risposta forte ad una gestione dissennata delle risorse umane rappresentate dai docenti, unico vero patrimonio della scuola italiana", rincara la Gilda. "Chiediamo che la scuola e l’istruzione non siano considerati merce e mercato - dice Piero Bernocchi dei Cobas - vogliamo una scuola pubblica di qualità".
"Siamo certi che con questa manifestazione riusciremo a far cambiare idea al governo", ha dichiarato a manifestazione conclusa il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, sottolineando che oltre un milione di persone stanno chiedendo di essere ascoltate. E mentre Enrico Panini, della Cgil scuola, ha chiesto al ministro Letizia Moratti di non rispondere "questa sera dai Tg che è tutto in ordine e che lei discute con noi a ogni piè sospinto", il sottosegretario all’Istruzione, Stefano Caldoro ha dichiarato: "La manifestazione di oggi a Roma, pur con le valutazioni eventualmente anche critiche, non credo sia contro la riforma Moratti che, dai nostri indicatori, è molto ben accolta nel mondo scolastico".
Due modi opposti di vedere le cose, insomma, con i sindacati che chiedono a gran voce di essere convocati e il governo che non ha ancora stabilito un tavolo di trattative, né intende discutere sulla riforma. La manifestazione è stata solo l’inizio, hanno avvertito i sindacati, la protesta della scuola andrà avanti.
(15 novembre 2004)
A CURA CENTRO DOCUMENTAZIONE E LOTTA