Home > Primarie, Bertinotti non fa un passo indietro. Rutelli: più candidati (…)

Primarie, Bertinotti non fa un passo indietro. Rutelli: più candidati rafforzano Prodi

Publie le venerdì 21 gennaio 2005 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Partito della Rifondazione Comunista Parigi


di Red

Quanti candidati per le primarie? Il centrosinistra fatica a trovare un accordo. E la temperatura del dibattito, soprattutto fra Ds e Rifondazione, si alza ai livelli di guardia. «Prodi è già il leader della coalizione - afferma Piero Fassino intervistato da l’Unità - Chi si candida sottrarrà voti a Prodi, indebolendolo. Ma a chi interessa un Prodi dimezzato?». Concetto ripreso da Vannino Chiti in apertura del direttivo diessino: «È giusto che Bertinotti si presenti se ha un programma di governo alternativo rispetto a Prodi e se ritiene quindi di determinare in questo modo la sua candidatura alla guida del centrosinistra. Se tuttavia perderà le primarie, come io credo, dovrà allora sostenere il programma del centrosinistra. Se al contrario si riconosce nel programma di Prodi o nella sua leadership, allora non si può presentare». Quello che è sicuro, però, è che «agli uomini non è dato stare in cielo, in terra e in ogni luogo». Neanche a Bertinotti.

Non è tutto. La Quercia si ricombatta. E, dopo tre anni, torna a intervenire nel direttivo anche Walter Veltroni. Lo fa per esprimere la sua «piena sintonia» con Piero Fassino: le primarie siano un’investitura per Prodi, senza la partecipazione di altri candidati.

Il segretario di Rifondazione, però, non molla: «La mia candidatura è un punto inamovibile e per una ragione elementare di democrazia. La democrazia comincia da due e io sono il secondo. La mia scelta non è in discussione, rispettarla è obbligatorio. In un quadro democratico bisogna accettare dei rischi».

Per Antonio Di Pietro, «ha ragione Fassino quando sostiene che il centrosinistra ha il suo candidato, che è Romano Prodi, ma allora perché insiste nel voler fare le primarie? Delle due l’una: o siamo tutti d’accordo che il nostro candidato leader è Prodi, e per quanto ne so fino ad ora lo siamo, oppure si fanno le primarie per verificarlo».

Con il leader dell’Italia dei Valori, anche il verde Pecoraro Scanio conferma: «O c’è solo Prodi candidato o, se ci saranno più candidati, noi Verdi ci candidiamo perchè il programma del centrosinistra si colori di verde e diventi più ecologista e più pacifista».

Tanto per uscire dal coro il leader della Margherita Francesco Rutelli dice invece che il suo partito non candiderà nessuno oltre Prodi. Per lui comunque «alle primarie si può candidare chiunque lo vorrà», anzi ben vengano altre candidature perchè «servono solo a rafforzare Prodi» e in ogni caso «sarà lui a vincerle».

http://www.unita.it/index.asp?SEZIO...