di Vincenzo Andraous
Giovani e adulti, facoltosi e meno abbienti, ognuno a “farsi grande” con l’uso di sostanze stupefacenti.
In questo consumo smodato di illusioni in pillole, non esistono confini sufficienti a identificare le ideologie nè le culture.
Eppure non fa difetto l’eredità pesante che ci portiamo addosso, quell’esperienza dolorosa a indicatore di quei giovani che soccombono nella dose quotidiana.
Continuiamo ad azzuffarci per decidere se sia meglio punire o prevenire, o (…)
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Vincenzo Andraous
Articoli
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MACERIE CHE CI LASCIAMO ALLE SPALLE
21 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
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IDEOLOGIA COMPRA E VENDI
4 ottobre 2006 par (Open-Publishing)
di Vincenzo Andraous
Il nostro è davvero un paese emblematico: decenni trapassati dagli scioperi a oltranza, di elargizioni e susseguenti prelievi, di proteste e rinculi repentini, di grida e urla forti nei riguardi dei deboli, di lamenti deboli verso i forti.
Eppure mai come in questo momento di grandi sfide al cambiamento, all’innovazione delle menti, che poco hanno a che fare con le iper-produttività strutturali, c’è strisciante, il bisogno di rivendicare la propria casta, nella (…) -
LA NAZIONE DEI BISONTI
2 settembre 2006 par (Open-Publishing)
di Vincenzo Andraous
Sento e vedo migliaia di persone, di ogni colore e nazione, diagnosticare terapie politiche e sociali per stabilizzare diritti e democrazie in paesi dilaniati dalla ferocia della povertà, dall’ingiustizia oramai globalizzata, che non sottrae religioni e dei, dal taglione del mors tua-vita mea.
Guerre e stragi, uomini in armi e bambini depredati di ogni sorriso, terre divise e derubate dei propri confini, inni alla pace gridati a tempo di musica, e richieste di (…) -
GIUDA ACCANTO A NOI
14 agosto 2006 par (Open-Publishing)
di Vincenzo Andraous
Le immagini scorrono veloci, sembrano sequenze sparate con il lanciarazzi, ma non è il resoconto di una guerra oltre i confini nazionali, è il riassunto di una meschinità tutta nostrana, che ci riguarda da vicino, che si ripete ogni anno durante la stagione del sole.
Così tra un abbandono che spesso diventa un vero e proprio assassinio, e un altro che miracolosamente si trasforma in una adozione, la mattanza canina non conosce pausa, neppure quella della coscienza. (…) -
INDULTO O INGANNO?
6 agosto 2006 par (Open-Publishing)
di Vincenzo Andraous
Quando si parla di carcere, si rischia di incorrere in esternazioni ideologiche, per non percorrere la strada faticosa a nome Giustizia e Umanità.
Per partorire davvero riforme, invece occorrono costruzioni mentali forse difficili, non basta esprimere giudizi.
Tutti sappiamo che è più facile non guardare a quel che succede nei meandri di un penitenziario.
Altrettanto sappiamo che è ancora meglio non interessarsi a quel che non succede in una prigione.
In fin (…) -
MORTI DI SERIE B
30 luglio 2006 par (Open-Publishing)
4 commentidi Vincenzo Andraous
Ci sono guerre dimenticate, alcune sottilmente retrocesse, altre spettacolarmente pubblicizzate.
Guerre appena fuori l’uscio, ma lontane dalle nostre tavole ben imbandite di sapori e di colori vivaci.
Eppure c’è un’altra guerra con la residenza a fianco della nostra dimora, che deruba vite, che recide esistenze, che rapina umanità nel silenzio più malato di illegalità. Morti accatastati uno sull’altro, morti insignificanti di ieri, di oggi e di domani, morti che (…) -
RICONCILIAZIONE
20 giugno 2006 par (Open-Publishing)
di Vincenzo Andraous
Stavo leggendo alcune dichiarazioni rilasciate a un quotidiano da Monsignor James Schianchi, insegnante di teologia dell’Università Cattolica: chi ha commesso un omicidio, ha solo un modo per riparare, rimanere fuori dalla società.
Di questi giorni è la concessione della grazia a Bompressi, la discussione su quella futura a Sofri, la proposta di amnistia per rendere a misura di uomo le nostre sgangherate e disumane prigioni.
Mentre è di ieri l’onestà intellettuale (…) -
NEL RECINTO CHIUSO
16 maggio 2006 par (Open-Publishing)
di Vincenzo Andraous
Ancora minori protagonisti di accadimenti delinquenziali.
Giovani, tutti dentro il recinto chiuso delle emozioni, arena eretta a olimpo ove schierare limiti e frustrazioni, mancanze e assenze irrappresentabili.
Giovanissimi con lo zainetto a spalla e le cerniere calate in basso, pronti a riempire il fondo di avventure disperanti, di sfide impari all’impazienza.
Studenti di oggi e professionisti di domani, ognuno con il proprio libro aperto sul letto, dimenticato (…)