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Fecondazione, legge da abrogare

Publie le venerdì 21 maggio 2004 par Open-Publishing
2 commenti

Il Forum delle donne Prc appoggia la raccolta di firme per il referendum

Il Forum delle donne di Rifondazione comunista appoggia la raccolta delle firme per indire
il referendum abrogativo della legge sulla procreazione assistita promosso dai radicali. «Il nostro
obiettivo è l’abrogazione di questa legge ipocrita e integralista», spiegano Giovanna Capelli e
Erminia Emprin.

Il Forum ritiene quel testo «inemendabile» e perciò apprezza la scelta di un quesito
secco per la cancellazione totale della normativa. «Richieste di abrogazioni parziali - osservano
le donne Prc -, oltre ad essere riduttive, finirebbero per disgregare il composito movimento di
opposizione». Il Forum, pur consapevole che lo strumento referendario «riesce difficilmente a
rappresentare la complessità dei problemi posti dalla legge», e sottolineando di voler «lavorare su
tempi più lunghi», ha deciso di impegnarsi a sostegno della campagna per il referendum e invita, tra
l’altro, i rappresentanti istituzionali di Rifondazione a mettersi a disposizione per l’autentica
delle firme.

Le donne del Prc sottolineano che questa battaglia investe «le questioni della laicità dello
stato, della libertà femminile, dell’autonomia della scienza». Moltissimi esponenti della comunità
scientifica, infatti, hanno giudicato «inaccettabile ed immorale» la legge che per la prima volta
considera l’embrione soggetto di diritto (premessa ad un attacco alla legge sull’aborto) e
autorizza solo la fecondazione "omologa", vietando quella "eterologa". Esclude, cioè, il ricorso ad
ovociti e semi di individui esterni alla coppia. Penalizzate, quindi, tutte le coppie sterili, ovvero
un quinto di quelle che ricorrono alla procreazione assistita. Estromessi single, omosessuali e
donne giudicate troppo avanti con l’età.

Contestatissimo l’obbligo di impiantare l’ovulo fecondato anche nel caso di coppie
portatrici di malattie genetiche. Un tragico paradosso che lascia come unico rimedio l’aborto terapeutico.
Vietato, inoltre, l’uso sperimentale degli embrioni per la ricerca scientifica, di fondamentale
importanza per tantissime patologie (dal morbo di Parkinson alla distrofia muscolare, dalla sclerosi
multipla ad alcune tipologie di tumori). Così come sono proibiti donazione e impiego scientifico
di 14mila embrioni congelati e ancora conservati.

La raccolta delle firme, iniziata un mese fa, ha registrato 60mila adesioni. Ce lo comunica
il parlamentare europeo della Lista Bonino, Marco Cappato, che insiste sulla «grandissima
importanza di una mobilitazione capillare sul territorio».

da Liberazione

Messaggi

  • Trascurare la realtà è inutile e dannoso.

    E’ da almeno 50 anni (scoperta del DNA) che sappiamo con certezza che la vita di un essere umano inizia dal suo concepimento.

    E’ inoltre ovvio che il diritto alla vita è il primo dei diritti visto che se a qualcuno esso viene negato questi non potrà poi esercitare nessun diritto.

    Infine dovrebbe essere ovvio che nessuno può pretendere di avere diritti maggiori di un altro essere umano, seppur diverso da lui per razza, cultura o, nel caso in questione, fase della vita.

    Dovrebbe quindi essere la legge sull’aborto ad allinearsi a quella sulla fecondazione assistita e non viceversa.
    Tra l’altro siccome la 194 trascura la realtà (e così facendo la oscura pure) a beneficio di semplici opinioni essa non è degna di uno stato laico, il quale dovrebbe imporre per legge solo ciò che deriva dalla realtà e non da opinioni, culture, ideologie nemmeno se queste fossero condivise da quasi tutta la popolazione. Invece ora tutti i contribuenti partecipano alle spese degli interventi di IVG e questa è una scelta etica imposta a tutti.

    Ciao

  • Ritengo giusto modificare la legge in questione ma vorrei sottolineare l’assurda e prepotente potenza giuridica della donna, nelle cause di separazione. Provengo, come è facile capire, da un’incredibile disputa legale, dove l’avvocato difensore della ormai ex moglie, è riuscito ad ottenere quasi che uscissi di casa con l’intimo e la somministrazione di un sostanziale contribbuto. E’ innammissibile per una società considerata civile, tollerare tale stato di fatto. Gradirei una risposta dalla giornalista Alessandra Spila, così sensibile ai problemi femminili.

    Girolamo F.