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Smontare le menzogne di regime e prossimi appuntamenti...

Publie le mardi 18 mars 2003 par Open-Publishing

Ora più che mai come facemmo dopo l’omicidio di Fausto e Iaio è necessario smontare la propaganda di regime, che come al solito cerca di stravolgere gli avvenimenti per coprire i responsabili del clima di guerra che già respiriamo.

Allora, 25 anni fa (proprio oggi ricorre l’anniversario), dissero che l’omicidio di Fausto e Iaio era un regolamento di conti nel mondo della droga o addirittura una faida interna all’estrema sinistra.

Oggi vorrebbero farci credere che l’omicidio di Davide non ha matrice politica, che è solo il frutto una rissa degenerata.

Ed ecco la prima frottola mal confezionata. Secondo la questura i tre fermati per l’omicidio non sono fascisti DOC, non militano in alcun gruppo politico, sono solo dei balordi.

Leggendo tra le righe, però si scopre che i due fratelli, Federico M. 28 anni e M. M. di 17 anni accusati di concorso nell’omicidio di Davide, sono noti nel quartiere, girano con bomber nero e coltello naturalmente, la loro casa è tappezzata di gadget nazisti e busti di mussolini, il loro cane, un rottweiler, si chiama Rommel.

Ovviamente, come dimostra la ferocia dell’agguato teso in Via Brioschi, il comportamento non si limita all’estetica, ma è sostanziale, nazista fino in fondo, capace di infierire sei, sette, otto volte sul corpo di Dax a cui avevano già tagliato la gola.

Tralasciamo per un attimo le volontà investigative della questura sui gruppi di estrema destra (nulla vieta di pensare che la militanza dei fratelli M. e del padre, fosse semplicemente "sconosciuta" alla DIGOS), ma come definire personaggi che oltre a praticare il gusto dell’estetica e del simbolismo nazista, sono anche disposti ad uccidere a sangue freddo per questa loro malsana idea politica ?

Non so se questi personaggi partecipavano alle manifestazioni di Fiore (Forza Nuova) o di qualche altro suo amico camerata, ma non capisco nemmeno cos’altro dovrebbero fare per dimostrare di essere nazisti a tutti gli effetti !

Allora perché buona parte della stampa cerca di dipingere questi comportamenti come semplici eccessi di balordi di periferia ?

Si parlava prima di inquietanti analogie con l’omicidio di Fausto e Iaio, ma queste analogie riguardano soprattutto la gestione degli avvenimenti.

Minimizzare l’accaduto, cercare di svuotarlo di connotazioni politiche, presentarlo come una tragica fatalità, una rissa finita male, non serve solo per raffreddare le reazioni, ma soprattutto pone le premesse perché altri avvenimenti del genere possano accadere nuovamente.

Soprattutto da Genova in avanti, dopo l’omicidio di Carlo, in questo paese si sono verificati una serie di inquietanti episodi. Mi limito a citarne due per semplicità : l’assalto e il pestaggio di Adam Smith in nome della difesa dell’integralismo cattolico contro gli infedeli musulmani (sembra di esser tornati alle crociate) e l’assalto al Forte Prenestino nella notte precedente l’oceanica manifestazione contro la guerra del 15 febbraio a Roma. In realtà gli episodi sono stati molteplici e la caccia agli immigrati, così come l’attacco a vari centri sociali è proseguito indisturbato, nell’indifferenza, nella tolleranza, nel lasciamoli fare, nel non drammatizziamo sono solo balordi.

Ma lasciamoli fare cosa ? Il lavoro sporco naturalmente, quello che i servitori dello Stato non possono svolgere personalmente, se non in alcune rare occasioni, come a luglio 2001 a Genova.

Veniamo però ad alcune incredibili ricostruzione degli avvenimenti successivi all’omicidio di Davide.

I giornali riprendendo le veline della questura raccontano che le ambulanze sarebbero state ostacolate dai compagni accorsi sul luogo dell’agguato e che i lettighieri sarebbero stati aggrediti. Uno stravolgimento dei fatti non solo privo di fantasia, ma cedibile solo agli occhi degli scemi del villaggio. Qualunque persona intelligente dovrebbe chiedersi : ma come, due miei amici sono in una pozza di sangue ed invece di sperare che l’ambulanza arrivi immediatamente, cosa faccio, gli impedisco di giungere sul posto e aggredisco i lettighieri ? Con quale scopo ? Quello di farli morire dissanguati ? Ma come si fa a credere a queste baggianate ?

L’altro aspetto inquietante della gestione successiva all’omicidio riguarda l’operazione stile Diaz a Genova, che PS e CC hanno messo in opera davanti e nelle corsie dell’ospedale San Paolo, dove erano stati trasportai i feriti e stavano accorrendo compagni e compagne di Milano.

Gli agenti scendono dalle volanti, impugnano manganelli estendibili (di ferro), qualcuno addirittura una mazza ad baseball, premono sui compagni che stazionano davanti al pronto soccorso, che cercano notizie sui feriti. Arriva la notizia che Dax è morto. Strilli, urla, pianti, qualcuno chiede agli agenti che premono di spostarsi alcuni metri più in là, ma in risposta partono delle cariche violentissime. Si rompono ossa, si ammanetta e infierisce con manganellate, calci, pugni, si rincorrono anche pazienti e accompagnatori presenti nel pronto soccorso, si invadono le corsie dell’ospedale. Alcuni abitanti del quartiere vedono la scena ed urlano a PS e CC : basta, smettetela, siete delle bestie, basta ! La mattanza abbandona il campo ad uno spettacolo raccapricciante che riporta la memoria alle immagini delle DIaz, c’è sangue ovunque !

Poi il giorno dopo il questore dirà che i suoi uomini sono dovuti intervenire per impedire che venisse portata via la salma di Dax. Anche qui la fantasia è poca ! Perché mai si dovrebbe portar via la salma ? Per potarla dove ? Per farne che ?

Insomma come è facile intuire non solo l’omicidio di Davide è politico, ma la gestione è degna di altri episodi oscuri che hanno caratterizzato la storia passata e recente di questo paese.

L’aria che respiriamo, oggi, nuovamente ci riporta al senso vero della guerra che si sta preparando, che è già iniziata, che non si gioca solamente a qualche migliaio di chilometri di distanza, ma che determina anche qui come altrove un radicale cambio nella gestione del quotidiano, una gestione di guerra !

Nonostante le notizie faziose e i tentativi di minimizzare ciò che è accaduto, ieri a Milano eravamo oltre 2.000 a sfilare in corteo contro l’omicidio di Dax e lo stesso è accaduto in altre città

Dopo il corteo abbiamo provato insieme a discutere cosa fare nei prossimi giorni. Gli appuntamenti che ci siamo immaginati, dovranno essere confermati, in attesa che situazioni e singoli decidano. Quindi provo semplicemente ad elencarli, in attesa di conferme.

Questa sera, a 25 anni dall’omicidio di Fausto e Iaio, era già prevista un’iniziativa in Via Mancinelli (luogo dell’omicidio) a cui si pensava di partecipare, viste le analogie.

Si sta cercando di accordarsi con la famiglia per capire come e se partecipare ai funerali di Dax.

Si pensava per sabato di indire un corteo a Milano aperto alle altre realtà nazionali. Ovviamente se nel frattempo dovessero iniziare di bombardamenti sull’Iraq, si pensava di caratterizzare i cortei sulla guerra che ci saranno in molteplici città (ogni capoluogo di regione) anche su questo omicidio fascista, su questa gestione guerresca, che è costata la vita ad un giovane compagno di 26 anni e varie ferite a parecchi compagni e compagne.

Con Dax nel cuore

Saluti e baci

Paolo Punx