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Ai minatori di Carbonia

par Gabriel Impaglione

Publie le lunedì 3 settembre 2012 par Gabriel Impaglione - Open-Publishing
1 commento

Ha fiatato con tutte le sue forze
controvento
perche’ la voce arrivi all’altra riva della lotta
 
ha sudato affilata volontà
nelle viscere della terra
 
ha detto No! ai lampi del coro
di fronte al tempio della cupidigia
 
fu lui che porto’ notizie d’altro mondo
che guardo’ l’orizzonte
per dissotterrare l’alba
 
quando scavava nell’era
rivelava alla giornata il segreto della roccia
 
è morto nel nido del carbone
e da li’, resuscitato,
si alzo’ con la dignità tra le braccia
 
ascolto’ tanta inutileparola…
 
veniva l’ altacasta corazzata nelle sue cravatte
con seguito di lodatori e segretarie
a svuotare le parole, corromperle
senza la minima fatica
 
l’uomo che aprì incredibili cammini
nella citta’ occulta
che arrivo’ alla pietra originale cercando il pane
ha la storia nelle sue mani
ma per un po’ di qualcosa arricchi’ il boia
fino a perdere la calma
 
adesso di pietra rinasce si lancia e decide
 
scava galleria nell’ora profonda dell’uomo
per alzare il fiore del pugno all’altura
e rimpatriare alla terra tutto l’oro del cielo.
 
lanusei, sardegna, agosto 2012

Messaggi

  • nel Sulcis il carbone è poco, costosissimo da estrarre e ricco di zolfo cioè estremamente inquinante.Come ci dimostra la storia degli ultimi 30 anni mantenere quei pochi posti di lavoro costa al contribuente italiano centinaia di migliaia di euro l’anno per ogni lavoratore. Non sarebbe meglio dare a tutti i minatori mezzo milione di euro di liquidazione ed investire quelle centinaia di milioni di euro risparmiati in energie alternative?michele