Home > Alle origini del "miracolo" spagnolo
(I "socialisti" danno il cambio ai popolari nel super-sfruttamento operaio)
La Spagna si distingue dalle altre nazioni Ue in quanto a sviluppo economico. Mentre tutti gli altri Stati europei ristagnano o regrediscono (v. Italia), la Spagna in questi ultimi anni ha marciato a ritmi quasi "cinesi". In cosa risiede il "miracolo spagnolo"?
Il c.d. miracolo non ha nulla di miracoloso. Risiede in un maggior sfruttamento della forza-lavoro, spagnola ed extra-comunitaria. Il tasso di disoccupazione è, infatti, superiore alla media Ue. Nel paese un numero rilevante di posti di lavoro sono temporanei o a tempo parziale e spesso mal remunerati. La precarietà è la regola per un gran numero di lavoratori.
Negli ultimi tempi, gli operai spagnoli hanno risposto, e stanno, reagendo in modo deciso a questo super-sfruttamento. Vedi ad esempio, le lotte dei cantieristi.
Ma la reazione operaia andava e va stroncata sul nascere, perché porrebbe fine al ... miracolo spagnolo.
Questa potrebbe essere la ragione, se si può parlare di ragione, del vile attentato terroristico dell’11 marzo a Madrid. Settori dei servizi segreti e gruppi para-militari potrebbero aver interpretato, in modo malsano, questa esigenza che accomuna i gruppi rivali dell’oligarchia finanziaria spagnola, sia quelli filo-Usa (che vivono sulle briciole dei sub-appalti e sugli interscambi nord-americani) sia quelli anti-Usa (legati agli investimenti e agli storici interscambi spagnoli nel sud-America).
La divergenza è insorta su chi incolpare: ai popolari conveniva addossare la strage all’Eta, ma gli è andata male, in tutti i sensi. Ai "socialisti" conveniva dar la colpa al fondamentalismo islamico, ed hanno vinto le elezioni.
Forse i figli dei nostri pro-nipoti verranno a sapere ciò che è successo in Spagna non solo i giorni prima dell’11 marzo, ma anche nelle ore successive ...
Madrid, 29.3.04. La Spagna raddoppiera’ il proprio contingente in Afghanistan, da 125 a 250 soldati. Il futuro governo spagnolo, che ha annunciato l’intenzione di ritirare le truppe dall’Irak, si e’ detto d’accordo a raddoppiare la presenza militare a Kabul! Lo ha annunciato Jose Luis Fernandez, portavoce del prossimo ministro della Difesa spagnolo, precisando che il titolare della Difesa uscente, Federico Trillo, aveva preso la decisione la scorsa settimana dopo consultazioni con il suo successore Jose Bono, che non ha fatto alcuna obiezione: come volevasi dimostrare, governo di destra o di sinistra, stessa politica imperialista.