Home > BERLUSCONI E LE OPERAIE RUSSE
L’episodio è avvenuto nella nuova fabbrica della Merloni
La giovane prima si è ritratta, poi si è rassegnata
Bacio a un’operaia di Mosca
Berlusconi imbarazza Putin
Berlusconi e Putin
MOSCA - Una giovane operaia russa ha respinto le effusioni di Berlusconi e poi gli ha
negato anche un bacio. E’ accaduto mercoledì durante la visita del presidente del Consiglio al
nuovo stabilimento della Merloni a Lipetsk, quattrocento chilometri a sud di Mosca. L’episodio,
avvenuto sotto gli occhi sbigottiti del presidente Putin, è stato rivelato ieri in prima pagina dai
giornali russi, che lo hanno definito "una ridicola gaffe". Era sfuggito alla stampa internazionale:
mentre i due leader passeggiavano lungo la catena di montaggio, i giornalisti erano già in attesa
nella sala della conferenza stampa ufficiale. Tutti eccetto uno, l’inviato dell’autorevole
Kommersant. Secondo il lungo racconto pubblicato ieri, Berlusconi e Putin camminavano nei reparti della
nuova fabbrica di frigoriferi.
La scena è stata filmata anche da alcune tivù. "Il premier italiano
era particolarmente attivo - scrive il notista al seguito del Cremlino - ed era chiaro che aveva
un obbiettivo. Era evidente che non sarebbe stato contento se non fosse riuscito ad avvicinarsi ad
un gruppo di operaie". Ottenuto lo scopo, Berlusconi si è rivolto a Putin e gli ha sussurrato che
voleva "scegliere e baciare la lavoratrice più brava e più bella".
Il presidente russo è rimasto perplesso e non ha risposto. "In realtà - scrive
Kommersant - Berlusconi aveva già individuato la sua vittima". Si è avvicinato ad una "donna grande come
la Sardegna e con tutto il corpo ha fatto il gesto tipico dei teppisti negli androni bui dei
cortili, quando importunano una ragazza che rincasa". La giovane operaia si è ritratta d’istinto e,
nell’imbarazzo generale, ha cercato di spostarsi dietro altre colleghe. "Ma il signor Berlusconi -
prosegue il cronista russo - in passato deve aver fatto esperienza con donne anche più rapide di
questa: con due salti ha raggiunto la ragazza e ha iniziato spudoratamente a baciarla in faccia".
L’operaia, senza una parola, ha opposto resistenza: poi, impassibile, si è rassegnata
alle effusioni senza nascondere il proprio disagio. Infine, con il volto tirato, si è rifiutata di
ricambiare un bacio. Tra i presenti è sceso il gelo. Putin non ha assecondato l’invito di
Berlusconi di stare al gioco. "Il premier italiano - secondo Kommersant - allora ha scosso l’operaia
ridendo: qualcuno ha temuto che volesse magari stenderla sul pavimento". Chiuso il siparietto
nell’incredulità di tutti, i due presidenti hanno quindi raggiunto rapidamente la sala dove si trovavano i
giornalisti. Berlusconi ha raccontato di aver fatto una gara "con l’amico Vladimir" per baciare la
più brava e la più bella della Merloni. "Naturalmente - ha aggiunto - ha vinto lui". Putin ha
fatto una smorfia e non ha raccolto la battuta. Solo ieri, dopo la rivelazione del retroscena, il
riferimento berlusconiano è diventato comprensibile a tutti. Parlando del "teatro di un premier", i
quotidiani russi hanno notato che al capo del Cremlino i giochetti pesanti e i continui scherzi di
Berlusconi non piacciono più. E che sempre più spesso, pur nella cordialità costruita in una decina
di incontri, Putin dimostra ormai pubblicamente di non gradire "l’esuberanza eccessiva dell’amico
Silvio".
DA REPUBBLICA
Messaggi
1. > BERLUSCONI E LE OPERAIE RUSSE, 25 aprile 2004, 10:41
(ANSA) - ROMA, 20 APR - Si chiama Silvio il nuovo fagiolo che farà dimagrire senza rischio. Il brevetto arriva dal Cnr di Milano, precisamente dall’Istituto di biologia e biotecnologia agraria (Ibba), e sarà impiegato per confezionare pillole dimagranti prive di componenti tossiche per l’organismo. Silvio, un borlotto nano con un corredo genico invidiabile, avrà effetti sul grasso, assicurano al Cnr. [...].
LA REPUBBLICA, 23 aprile 2004 - Bacio a un’operaia. Berlusconi in Russia imbarazza Putin. MOSCA - Una giovane operaia russa ha respinto le effusioni di Berlusconi e poi gli ha negato anche un bacio E’ accaduto mercoledì durante la visita del presidente del Consiglio al nuovo stabilimento della Merloni a Lipetsk [...].
Ne ho dedotto:
Le disavventure di Nano Borlotto in Russia
Com’è mal ridotto
il Nano Borlotto!
Va lì nella steppa
e fa: ?Uèi, la peppa!
La fabbrica è bella,
ma pur la donzella!
Da Lipetsk non salpo
se prima non palpo
la femmina uralica!"
E con mossa italica
a Putin sfuggendo
un bacio, ridendo,
rifila a una schiva,
per niente giuliva,
fanciulla del posto.
Al gesto scomposto
la bella resiste,
e fra le conquiste
del nano villano,
(seppur sembri strano)
non va annoverata
la russa anelata,
la brava ragazza,
che pure s’incazza.
Gli fa: "Non permetto,
oh corto nanetto!"
Poi torna, felice,
la sua lavatrice
a rifinir bene,
poiché le conviene
di più lavorare
che farsi tastare
dal nano nostrano
di stile pacchiano.
Il Nano Borlotto
fa, svelto, fagotto
e fugge, scornato,
a Vladi abbracciato.
Volea la zarina,
ma la Beresina
trovò, lì in Oriente,
quel nano impudente.
E quando la moglie
a casa lo accoglie
lo mena di brutto:
"O gran farabutto,
a pezzi ti faccio
e poscia ti caccio!"
Com’è mal ridotto,
quel Nano Borlotto!
Guido Ruzzier
23 aprile 2004