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di Viviana Vivarelli
La tv del padrone ha censurato Paolo Rossi: addirittura citava Moliere!?!?
E’ arcinoto che Moliere è un famoso terrorista ante litteram. Tutti coloro che fanno teatro irridendo ai vizi capitali creano riferimenti imbarazzanti per il padrone.
Via dunque L’avaro di Moliere, ma anche il Riccardo III di Shakesperare o l’Inferno di Dante per non parlare di Pirandello o, Brecht. Volete fare uno spettacolo? Fatelo sulle canzoni di Apicella cantate dal Silvio, o di Dell’Utri che recita la parte della vittima nell’Apologia di Socrate; questa sì che è cultura!
Rossi va a fare uno spettacolo sui ciarlatani che la fanno da padroni e proprio in casa Rai, non si parla di corda nella casa dell’impiccato, che diamine! Ma naturalmente Rossi aveva detto 3 volte c.. e 4 volte c... E’ per preservare i bambini si immagina. Alle due di notte! Come se i bambini fossero molto preservati in tv. Familiarizzano coi bordelli, le prigioni, le bombe e le insanità, guardano addirittura in diretta gente come Tremonti che è fortemente destabilizzante anche per un adulto di tempra forte. Come ci verranno su questi bambini? Prima gli regalavano ’il piccolo chimico’, ora ’la piccola Abu Graib’ con tanto di elettrodi veri per torturare il gatto.
Abbiamo solo due tabù in Italia e cominciano tutti per c. A ruota libera il resto, sono ammesse castronerie, cacciabombardieri, caciare, cacofonie, cadaveri, caffari, cafoni, cagnacci, calabrache, camarille (congreghe di persone che esercitano indebite ingerenze politiche), camerati, campanilismi, canaglie, cancan, canee, capitalisti, caporali, carcerieri, carnalità, cartolarizzazioni, .. Non sono ammessi i c.c., a meno che in bocca a Sgarbi o a leghisti a scegliere. I leghisti si sa hanno il c. duro e ci tengono a dirlo. Il padrone li lascia fare perché sono ’flokloristici’, ma agli altri il padrone, che è molto educato, e parla col mignolino alzato, non lo consente, o tacciono o li manda a fare in c.
Non c’era nemmeno una parolaccia che cominciasse per c nel Ballarò sulla mafia, criticato anch’esso. Al c & c. dobbiamo aggiungere anche maf come parola proibita?
Quelli come dell’Utri hanno detto che Ballarò squalificava la Sicilia. Molto opportuno. Si fa ma non si dice. E’ il nuovo trend alla Cicchitto, inaugurato da Totò Riina. Come per i magistrati, non è male il reato, ma chi ne parla. Chi parla di me peste lo colga. Sotto il fascismo era reato anche dire che il pane era cattivo, ma ci arriveremo, ci arriveremo, basta non disturbare il manovratore.
Ma vi rendete conto che siamo in uno stato che ha paura di Celentano???!!
E abbiamo un governo che aveva segnalato le due Simone alle CIA come spie!!!
Naturalmente le censure sono di molti tipi e anche la sinistra non scherza. Come altro si deve leggere lo sgomento, il corri-corri alla frenata, la critica immediata e violenta, dopo la vittoria di Vendola! Hanno paura che un po’ di democrazia ci dia alla testa? Dopotutto stiamo parlando di vedere chi piace al popolo a livello di regione o magari municipio, non stiamo proponendo il re dei re!
Signori miei, avete così tanta paura della democrazia da chiamarla casino? Non vi basta quello attuale?
E intanto le riprese su don Puglisi a Brancaccio sono state censurate dalla mafia che non gradiva. I politici hanno dato ragione alla mafia. Anche Berlusconi si autocensurava per non irritare lo stalliere. Così va il vento. Il film dava disturbo. A chi poi, se, per ammissione del nostro governo, la mafia non esiste, tant’è che non se ne parla più e si censura anche la commissione antimafia. La mafia vive benissimo indisturbata da anni, si è mimetizzata e gode di ottima salute, praticamente si è politicizzata, si è rifatta la reputazione, è stata ’sdoganata’.
Semmai andiamo a censurare un po’ il povero Peppino Impastato che crea del rumore anche dopo morto e censuriamogli la lapide. Dice una siciliana: "La Sicilia è violentata dal silenzio del governo, più che dalle parole di Floris."
Eppure tutta la tv italiana si presenta come una enorme scoreggia; la volgarità da casino o da caserma è conclamata, nelle espressioni, nei contenuti, nelle finalità, nei personaggi, nei testi, nei disvalori.. che non si pensa che due c... in più o in meno possano migliorarla o peggiorarla. Non si capisce poi perché tanto scandalo se uno dice c, quando tale oggetto, il cui nome dovrebbe essere pudicamente impronunciabile per norme di galateo, e’ l’icona che la tv ci mostra più spesso, maschile o femminile, al punto che ci vengono anche quotidianamente presentate anche facce a c. Siamo talmente una repubblica del c. che ormai manca solo sui francobolli e sull’euro! Questo ipocrita pudore del linguaggio ci sembra vagamente inopportuno. Vien giù il diluvio e ci si lamenta di due gocce?
E non mi sembra nemmeno che le parolacce di Sgarbi su Mediaset o su Rai o di emeriti leghisti o polisti (ma ben più gravi sono i contenuti dei loro discorsi) abbiano sortito mai censure. E le frasi di questo premier ridanciano sono perfettamente omologate l suo prodotto. Giustamente Luttazzi ci mostrava una tv che ci dava da mangiare palate di m. E la m. dei fatti è molto più grave della m. del linguaggio. L’ipocrisia è far finta di essere dei puritani di fronte a massacri ben più sostanziali.... Insomma che si uccida la cultura, l’educazione, la verità, il buon senso, la legge e la costituzione tenendo il mignolino alzato mi sembra grottesco.
E che questo Cattaneo che ha congedato l’Annunziata, dicendole che la prendeva a calci in c. e che poi si è ben guardato dal ristrutturare le macerie del consiglio di amministrazione, venga a fare censure di linguaggio mi appare repellente!
“La censura risparmia i corvi e tormenta le colombe" diceva Decimo Giunio Giovenale.
Mentre si finge di preoccuparci della qualità più o meno aulica delle parole, per salvaguardare le orecchie degli ascoltatori, sta per essere votata una legge di censura sulle notizie da fronti bellici. Alla Camera intendono votare una legge per applicare anche in tempo di pace articoli del codice militare da tempo di guerra e anche ai civili, punendoli duramente se inviano notizie dal fronte, non solo soldati e giornalisti ma anche le ONG e i volontari o i privati che dessero notizie, per esempio dell’Irak, a qualsiasi titolo, facendo cadere una cortina di silenzio o menzogna su ciò che accade nei territori in guerra e rendendo ancora più assurda a fasulla l’informazione ufficiale. Non abbiamo nessuna speranza nell’anima di questa immonda maggioranza ormai venduta al diavolo e china a qualsiasi cosa le venga presentata, perché non ha altra scelta che o conservare il potere o sparire.
Ormai è chiaro a tutti che non ha più ombra di dignità di senso morale, di senso dello stato, di spirito democratico, mostra ormai solo un rapace proposito di mantenere il potere ad ogni costo. Purtroppo quando si imbocca la via dell’inferno, si imbocca una via di non ritorno, in cui si può solo persistere nell’errore aggravandolo. So che l’opposizione non ha e non avrà mai i voti per opporsi e temo fortemente che le leggi elettorali saranno coartate per non mettere a rischio in alcun modo l’attuale governo, per cui se avremo ancora elezioni saranno una farsa, e noto con disappunto come anche sulla scandalosa censura dai fronti di guerra l’opposizione, come al solito, si sia spesa vergognosamente poco.
Per cui presto chi darà notizie dall’Irak sarà punito cal carcere fino a 20 anni.
Sarà un giochetto, poi, allargare anche ad altri ambiti non militari queste pene, bloccando qualsiasi informazione non embedded.
Intanto si censurano le televisioni da strada, quelle he coprono solo pochi metri.
Il regime è ossessionato da fantasmi, le considera covi di terroristi. Pisanu addirittura le inserisce nel capitolo "terrorismo ed eversione" mentre quell’altro urla" Miseria, terrore e morte". Paranoie!!!
Movimenti e pacifisti vengono demonizzati. Per la fecondazione assistita Giovanardi mette manifesti inneggianti ai lager e alla razza pura!!!! La CEI sbraita contro il contraccettivo! E non apre bocca sulla tortura!
E intanto, senza troppe critiche o censure, procede l’incoronazione di Bush, la cerimonia più costosa del secolo. 100 miliardi di dollari. Uno sproposito per celebrare l’uomo che ha intenzione di distruggere il mondo. La cifra è pari a quelle per la guerra in Irak, una cifra spaventosa che il costo del petrolio non ha coperto e che Bush spende in una volta sola per celebrare se stesso.Nel culmine dell’euforia, il ripetutamente eletto ha dichiarato che, siccome ormai ogni americano ha il suo gruzzoletto, si può abolire lo stato sociale. Come ha detto Martino: “Lo Stato sociale è come “un mulo, che non ha motivo di essere orgoglioso dei suoi genitori e non ha speranza di avere figli”. Censureremo anche quello? Tremiamo al pensiero delle imitazioni di casa nostra.
Dopo l efaroniche promesse: il calo della disoccupazione, il controllo del caro vita, la riduzione delle tasse, l’esportazione della democrazia e le grandi opere, se Berlusconi si imbatte anche nella possibilità di abolire lo stato sociale, siamo fritti!
Altro che sproloquiare su c & c!
COSA CENSURERANNO ADESSO? IL MONDO ??????!!!!!!!