Home > COBAS : "Teorema Cosenza" rinviato a giudizio il "Sud Ribelle"
COBAS : "Teorema Cosenza" rinviato a giudizio il "Sud Ribelle"
Publie le domenica 11 luglio 2004 par Open-PublishingIl giudice per le udienze preliminari Giuseppa Ferrucci ha accolto
pienamente il castello accusatorio inventato dai Ros e perseguito dal PM
Fiordalisi, rinviando a giudizio 13 compagni/e per "cospirazione
politica mediante associazione sovversiva denominata Sud Ribelle". Per
come sono andate le udienze, per il rigetto di tutte le istanze della
difesa (compresa la prova cardine di visionare/periziare le
intercettazioni telefoniche su cui si basa l’accusa), era scontato che
la gup non
sconfessasse questa mostruosa inchiesta, visto che tra l’altro dispensa
promozioni e prebende agli inquirenti: la ex gip Plastina promossa al
Ministero, il PM Fiordalisi trasferito alla Procura di Paola, da cui era
stato allontanato!
Il collegio di difesa aveva già denunciato pubblicamente la gup
ricusandola, nonché presenziando parzialmente alle udienze e dando vita,
con parlamentari, giuristi e forze sindacali e sociali (tra cui Cobas,
Fiom, Arci), all’ "Osservatorio contro la persecuzione del dissenso",
capace di seguire il processo di Cosenza, di denunciare gli abusi, di
allargare la partecipazione per liberarci dei reati associativi e
d’opinione con cui il potere tradizionalmente criminalizza gli
oppositori e le lotte sociali.
Stanti questi risultati, la procura di Cosenza rimane un centro di
potere allineato alle direttive governative, che né la grande
mobilitazione popolare, né le forti prese di posizione degli
amministratori locali, dell’Università della Calabria e del vescovo,
sono riuscite finora a scalfire. Le istituzioni governative hanno
ordinato la vendetta nei confronti dei no global che hanno osato
contestare i vertici di Napoli e Genova (la gup ha accettato la
costituzione di parte civile di Berlusconi e ministri vari che
pretendono un risarcimento di 5 milioni di euro per "danni
all’immagine"!), la complice e solitaria procura di Cosenza ha eseguito,
la giustizia ha fallito!
La procura di Cosenza merita da tempo l’attenzione del CSM e un’indagine
parlamentare: nell’ambito della sua giurisdizione, negli anni più
recenti, ci sono stati 22 morti ammazzati, collusioni tra mafie e
politici, traffici illeciti, legalità sotto tiro; su questo poco si
indaga, ma si trova il tempo e lo spreco di uomini e mezzi per inchieste
fasulle, rifiutate dalle procure di Napoli e Genova, luoghi dove
sarebbero avvenuti i fatti contestati.
Discorso a parte sui Ros, il cui deviazionismo istituzionale è
documentato dal rinvio a giudizio a Milano del suo comandante Ganzer e
altri compari per "associazione a delinquere armata", e soprattutto
dalle molteplici inchieste artefatte e orchestrate ai danni di realtà di
sinistra e comunità islamiche, che non hanno retto il giudizio di merito
che ha mandato sempre assolti gli arrestati-imputati.
La Confederazione Cobas, mentre esprime tutta la solidarietà e l’affetto
agli accusati (tra di loro, due membri dell’esecutivo nazionale Cobas e
altri attivisti), si fa parte attiva del percorso di mobilitazione
occorrente a smascherare il famigerato "teorema Cosenza" per puntare in
ogni sede al suo fallimento, con la piena restituzione della libertà
personale (tuttora condizionata da firme giornaliere e altre vessazioni)
e dell’agibilità politica ai compagni e alle compagne coinvolti/e.
Esecutivo Nazionale Confederazione Cobas