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Cap Anamur: Strasburgo chiede chiarimenti al Governo. E Pisanu espelle tutti
Publie le giovedì 22 luglio 2004 par Open-PublishingCap Anamur: Strasburgo chiede chiarimenti al Governo. E Pisanu espelle tutti
di red.
La Corte europea per i diritti umani di Strasburgo ha chiesto al Governo italiano informazioni sulla vicenda dei 37 extracomunitari arrivati con la nave «Cap Anamur». Le informazioni, auspica la Corte, devono essere consegnate entro le 15 di venerdì. La pronuncia di Strasburgo fa seguito al ricorso presentato dai legali di 14 degli africani della nave tedesca, Simona Sinopoli e Fabio Baglioni.
La Corte vuole avere dal Governo italiano informazioni sulla nazionalità degli immigrati e sul tipo di indagini fatte per stabilire se dovessero essere espulsi dall’ Italia e, in caso di risposta affermativa, verso quale Paese. La Corte chiede inoltre che un’eventuale deportazione degli extracomunitari non avvenga fino alla riunione della Camera della Corte fissata per il 2 settembre prossimo.
Ma il Governo di centro-destra ha fatto in modo che la pronuncia della Corte si trasformi in una scatola vuota. Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, 27 degli uomini sbarcati dalla nave tedesca sono stati imbarcati a forza su di un aereo e fatti partire con destinazione il Ghana. Sull’aereo che li trasportava ad Accra erano sorvegliati da poliziotti ghanesi. A questi rimpatriati si dovrebbero aggiungere altri cinque africani, espulsi mercoledì mattina verso la Nigeria.
Ma sul numero esatto degli espulsi non cìè nessuna chiarezza. Secondo Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr, l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, all’aeroporto di Accra sarebbero giunti soltanto 25 uomini. «Sono atterrati ad Accra alle 12:15 - ha spiegato la portavoce - e attualmente si trovano all’ufficio immigrazione. Mentre ancora non riusciamo a sapere nulla di coloro che sono rimasti a Roma. Non sappiamo nè quanti sono, se sei o quattro, nè dove sono stati portati, nè qual è la loro posizione».
Inizialmente si era parlato di 31 persone imbarcate sul volo che era riuscito a partire solo verso le 5 del mattino. Quattro sarebbero state sbarcate per ragioni non note, e sarebbero dunque 27 quelle effettivamente partite secondo le notizie provenienti dal Ministero dell’interno. Ma ad Accra, a credere all’Onu, dall’aereo sono uscite soltanto 25 persone.
L’espulsione dei passeggeri della «Cap Anamur» ha sollevato un coro di critiche indignate. Il diessino Pietro Folena parla di «governo inumano» e definisce la richiesta della Corte di Strasburgo «un’onta della quale ringraziare il centrodestra». «L’espulsione dei profughi della Cap Anamur è la conferma, al di là di ogni residuo dubbio, che l’Italia ha un governo inumano, che dimostra la sua faccia feroce ai deboli, ai disperati, a quelli che cercano di uscire dalla miseria e dalla morte. Oggi ci vergogniamo, di fronte all’Europa che ci guarda, per il nostro governo» ha detto l’esponente diessino, membro della commissione Esteri e del comitato diritti umani della Camera. «La richiesta di chiarimenti della Corte europea per i diritti umani sull’espulsione - aggiunge Folena - è un’onta della quale ringraziare Berlusconi, Pisanu e l’intero centrodestra. Si impone un dibattito parlamentare sulla vicenda. Non sono tollerabili rinvii o scuse».
«La decisione assunta dal governo di rimpatriare i richiedenti asilo della Cap Anamur rappresenta la fine di quel poco di diritto d’asilo ancora esistente in Italia»: lo afferma Giulio Calvisi, responsabile immigrazione dei Ds. «Non era mai successo - spiega Calvisi - che si venisse meno a una raccomandazione della Commissione preposta all’analisi delle domande d’asilo per l’adozione, almeno per 22 persone, di un permesso di soggiorno
temporaneo. Non era mai successo che in maniera così smaccata e palese fosse negato a dei richiedenti asilo persino di poter parlare con i propri avvocati. Addirittura sono stati vietati colloqui con parlamentari della Repubblica». Secondo Calvisi «un governo ormai esangue doveva pagare un tributo alla Lega. Il ministro Pisanu doveva dimostrare che, anche dopo la sentenza della Consulta, le espulsioni facili con la Bossi-Fini si possono continuare a fare». «Tutto il governo, a partire dal ministro dell’interno, si dovrà assumere la responsabilità di un trattamento inumano riservato a
dei richiedenti asilo e di una così grave lesione dei principi base della nostra civiltà giuridica».
Russo Spena, di Rifondazione, vede dietro la precipitosa espulsione un ricatto della Lega. «Con il rimpatrio dei profughi della Cap Anamur ospitati in Sicilia, per la prima volta, il ministro dell’Interno disattende le conclusioni di una commissione che aveva dato parere favorevole per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari», denuncia Giovanni Russo Spena, deputato di Rifondazione Comunista. Russo Spena, che ricorda come la commissione per la concessione del permesso di soggiorno era stata inviata in Sicilia in tutta fretta e aveva espresso parere contrari per 14 di loro, ma per i restanti si era espressa positivamente. «Avevamo chiesto un rinvio della deportazione - aggiunge Russo Spena - ma si è capito che il ministro non aveva margini e che la questione era solo un ricatto della Lega alla maggioranza».