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Cariche della polizia a Melfi

Publie le lunedì 26 aprile 2004 par Open-Publishing

da http://www.radiondadurto.org/

Tensione altissima nell’area industriale di Melfi, dove la polizia ha già effettuato cinque
cariche contro i lavoratori/trici che bloccano cinque ingressi , tra cui l’ accesso principale all’area
industriale di Melfi. Particolarmente violenta l’ultima carica che ha costretto gli operai ad
arretrare alzando le mani. Due di loro sono rimasti a terra feriti in maniera grave.

In precedenza
altri sette lavoratori erano ricorsi alle cure del pronto soccorso. Tra le persone colpite dagli
agenti - secondo quanto riferito dai dirigenti della Fiom - vi è anche il coordinatore della segreteria
nazionale della Fiom, settore auto, Lello Raffo, che é stato colpito in testa e ad un braccio.

La
carica è arrivata dopo che le forze dell’ordine avevano intimato ai lavoratori di consentire il
passaggio degli autobus, scortati dalla polizia, con a bordo una ventina di crumiri dei quadri
dirigenti che invece intendevano entrare in fabbrica. Successivamente, gli agenti hanno cercato di
spostare fisicamente, uno ad uno, i manifestanti che restavano seduti facendo resistenza passiva. Il
primo ad essere stato spostato è stato il segretario della Fiom del potentino Giuseppe Cillis.

Poi,
i reparti della celere , arrivati in forze questa mattina, hanno iniziato a caricare, e la
tensione già altissima nell’area occupata da sette giorni dai lavoratori Fiat si è ulteriormente
aggravata. Ai blocchi ci sono circa 3 mila persone. Al blocco principale è presente anche il segretario
della Fiom Gianni Rinaldini , alcuni dirigenti della Cigl della Basilicata e il parlamentare di
rifondazione comunista Niki Vendola. A Melfi è atteso anche Fausto Bertinotti.

Intanto è in corso
dalle 9 di questa mattina a Torino lo sciopero di 2 ore proclamato dalla Fiom a Mirafiori, dove sono
rientrati stamani, dopo due settimane di cassa integrazione, i circa 800 addetti delle linee della
Thesis, Libra e dalla Alfa 166. "I lavoratori rispondono con lo sciopero, e non con lettere
fantasma che a Mirafiori sono sconosciute e non rappresentano gli operai torinesi - afferma il
segretario della Fiom di Torino, Giorgio Airaudo - ai gravi fatti che la Fiat sta generando a Melfi, dove
non dialoga con i lavoratori e favorisce l’intervento della forza pubblica. Si fermino le cariche
della polizia e si apra la trattativa", aggiunge l’esponente sindacale.

Anche nelle altre fabbriche
dell’indotto torinese sono in corso dichiarazioni di sciopero da parte della Fiom "contro le
cariche della polizia e a sostegno della lotta degli operai di Melfi". "Si continua a registrare un
preoccupante clima di repressione antisindacale. Quanto è accaduto a Melfi è gravissimo e si iscrive
in un contesto in cui la Fiat da tempo rifiuta il confronto con la Fiom". Lo ha detto il
segretario generale della Fiom Cgil siciliana Giovanna Marano commentando gli scontri tra polizia e
manifestanti avvenuti all’ alba davanti allo stabilimento Fiat lucano.

"Il gruppo dirigente della Fiom
siciliana - ha continuato Marano - nelle prossime ore deciderà forme di mobilitazione come segno di
protesta e di solidarietà con i lavoratori di Melfi". "Siamo di fronte ad una situazione
sudamericana, dove si manganellano i lavoratori in sciopero. E’ una vergogna, un attacco ai diritti e alla
costituzione della repubblica, ma i metalmeccanici non si piegheranno". E’ quanto sostiene Giorgio
Cremaschi, della segreteria nazionale della Fiom, a proposito degli scontri tra la polizia e i
lavoratori davanti allo stabilimento di Melfi.

Lo sciopero continua - ha aggiunto Cremaschi - e avrà
la solidarietà di tutta la categoria. Mercoledì ci saranno 4 ore di sciopero dei metalmeccanici in
tutta Italia con manifestazioni in tutta Italia. In Basilicata mercoledì lo sciopero sarà
generale, di otto ore e riguarderà tutte le categorie, ad eccezione di quelle vincolate alla legge sul
preavviso del diritto di sciopero. Questa mattina i lavoratori dell’Alfa Romeo di Arese dalle ore
10,30 scenderanno in sciopero in appoggio ai presidi dei compagni di Melfi aggrediti stamane dalle
cariche della polizia. Due ore di sciopero sono state proclamate anche dalla Fiom di Brescia.