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Chi sostiene Wikileaks compie un vero e proprio atto di patriottismo
par Michael Moore
Publie le venerdì 7 settembre 2012 par Michael Moore - Open-PublishingAmici, Lunedì, nella Corte dei Magistrati di Westminster a Londra, gli avvocati del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, hanno presentato un documento da me inviato, che rende manifesto che ho contribuito con $ 20.000 per la libertà dietro cauzione di Assange.
Inoltre, pubblicamente offro il sostegno del mio sito web, i miei server, i miei domini e tutto quanto posso perchè Wikileaks resti vivo e vegeto e perchè continui il suo lavoro di rivelare i crimini orditi e commessi in segreto, in nome nostro e con i soldi delle nostre tasse.
Con una bugia ci hanno portato alla guerra in Iraq. Oggi, in centinaia di migliaia sono morti.
Immaginiamo cosa sarebbe successo se gli uomini che hanno pianificato quella guerra, nel 2002, avessero dovuto affrontare Wikileaks. Forse non sarebbero riusciti a farla partire. L’unica ragione per cui hanno creduto di farla franca era perché avevano garantito un velo di segretezza. Oggi questa garanzia è strappata e spero che mai più possano operare in segreto.
E allora perché, dopo aver prestato un così importante servizio pubblico, è oggi sottoposto ad un attacco così virulento? Perché ha scoperto e imbarazzato coloro che hanno nascosto la verità.
Gli insulti e le imprecazioni hanno superato i limiti:
– Il Sen. Joe Lieberman dice che Wikileaks ha violato la Legge sullo Spionaggio.
– George Packer, del The New Yorker, definisce Assange supermisterioso, delicatino e megalomane.
– Sarah Palin sostiene che è un agente anti-statunitense, con le mani insanguinate, che dovrebbe essere perseguito con la stessa urgenza con cui stiamo dietro ad Al Qaeda e ai leader talebani.
– Il democratico Bob Beckel (direttore della campagna di Walter Mondale nel 1984) ha dichiarato su Fox riguardo ad Assange: "Un uomo morto non può continuare a far filtrare cose ... c’è solo una cosa da fare: tirare un illegale colpo di pistola a quel figlio di puttana ".
– La repubblicana Mary Matalin dice: "E ’ uno psicopatico, un sociopatico... un terrorista ".
– il rappresentante Peter A. King definisce Wikileaks un’organizzazione terroristica.
E certo che lo è!
Wikileaks esiste per terrorizzare i bugiardi e i guerrafondai che hanno portato alla rovina il nostro paese e altri. Forse la prossima guerra non sarà così facile perché è stato rovesciato il tavolo e ora il Grande Fratello è il controllato ... da noi!
WikiLeaks merita la nostra gratitudine per aver buttato una grande luce su tutto questo.
Ma parte della stampa corporativa ha minimizzato la sua importanza (poco di quello che ha rivelato è nuovo) o lo dipinge come un sito anarchico (ciò che fa è semplicemente pubblicare tutto senza alcun controllo editoriale). Wikileaks esiste, in parte, perché i media dominanti non hanno rispettato la propria responsabilità.
Le corporations che sono i proprietari hanno decimato le redazioni e impedito che i buoni giornalisti facessero il loro lavoro. Non c’è più tempo e denaro per il giornalismo di indagine. Detto in termini semplici, gli investitori non vogliono che queste notizie si rivelino. A loro piace che i loro segreti si mantengano... segreti.
Vi chiedo di immaginare come sarebbe diverso il nostro mondo se WikiLeaks fosse esistito 10 anni fa.
C’è una foto in cui George Bush sta ricevendo un documento segreto, il 6 agosto 2001. Il titolo recita: Bin Laden, deciso a colpire gli Stati Uniti. E in quelle pagine veniva indicato che l’FBI aveva scoperto attività sospette consistenti nei preparativi per il sequestro di aerei.
Bush decise di ignorarlo e continuò a pescare per altre quattro settimane. Ma se tale documento fosse stato fatto trapelare, come avremmo reagito? Che avrebbe fatto il Congresso o la federazione aeronautica? Non sarebbe stato più probabile che qualcuno avesse fatto qualcosa se tutti avessimo saputo dell’attacco imminente di Bin Laden con aerei commerciali?
Ma a quel tempo solo qualcuno ebbe accesso al documento. Poiché il segreto fu mantenuto, un istruttore di volo di San Diego che aveva notato che due studenti sauditi non mostravano interesse per il decollo e l’atterraggio non fece nulla. Se avesse appreso dal giornale della minaccia di Bin Laden, forse avrebbe chiamato l’FBI? (L’ex agente dell’FBI Coleen Rowley, distinto dalla rivista Time come uno dei personaggi dell’anno 2002, ha scritto in un articolo sul Los Angeles Times che, se Wikileaks fosse esistito nel 2001, si sarebbe potuto evitare l’11 Settembre).
E se nel 2003 il pubblico avesse letto le note segrete in cui Dick Cheney pressava la CIA perché gli desse fatti che gli permettessero di costruire la sua falsa argomentazione a favore della guerra? Se un WikiLeaks avesse rivelato in quel momento che in realtà non c’erano armi di distruzione di massa, pensate che si sarebbe lanciata la guerra?
O ci sarebbe stato piuttosto un clamore per l’arresto di Cheney?
Apertura, trasparenza: queste sono le poche armi a disposizione del popolo per proteggersi dai potenti e dai corrotti.
Che cosa sarebbe successo se nei giorni successivi al 4 agosto 1964 - quando il Pentagono fabbricò la bugia che una nostra nave era stata attaccata da nord-vietnamiti nel Golfo del Tonchino - un Wikileaks ci avesse detto che era stato tutto inventato?
Credo che forse 58.000 nostri soldati (e due milioni di vietnamiti) oggi sarebbero vivi. Invece i segreti li hanno uccisi.
Per coloro che credono che sia sbagliato sostenere Julian Assange per via delle accuse di violenza sessuale che lo tengono sotto processo, tutto ciò che chiedo è di non essere ingenui sugli stratagemmi di un governo quando decide di andare sulla sua preda. Per favore, non credete mai alla storia ufficiale. E, indipendentemente dal fatto che Assange sia colpevole o innocente (pensate alla strana natura delle accuse), ha diritto di presentare una cauzione e di difendersi.
Io mi sono unito ai cineasti Ken Loach e John Pilger e alla scrittrice Jemima Khan per raccogliere il denaro e spero che il giudice accetti la cauzione e lo rilasci questo martedì.
Potrebbe Wikileaks causare qualche danno imprevisto alle trattative diplomatiche di Washington in tutto il mondo? Forse.
Ma questo è il prezzo che si paga quando un governo porta i suoi cittadini alla guerra basata su una menzogna. La sua punizione è che qualcuno accenda le luci nella stanza per vedere quel che ha in mano. Non ci si può fidare. Così ora tutti i dispacci, tutti i messaggi che scrive sono aperti all’esame. Ci dispiace, ma è così.
Ora nessuno può sfuggire alla verità. Nessuno può macchinare la prossima grande menzogna se sa che può essere scoperta. E questa è la cosa migliore che Wikileaks ha fatto. Dio la benedica per salvare vite umane con le sue azioni. E chi si unisce allo sforzo per sostenere Wikileaks compie un vero e proprio atto di patriottismo.
Punto.
Oggi sarò simbolicamente accanto a Julian Assange a Londra e chiedo al giudice di concedergli la libertà. Sono disposto a garantire il suo ritorno al tribunale con i soldi della cauzione che ho inviato. Non lascerò che questa ingiustizia resti senza risposta.
Cordiali saluti.