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Cittadinanza, Delrio “Grillo nel politichese”
par Reggio Emilia
Publie le giovedì 26 gennaio 2012 par Reggio Emilia - Open-Publishing“Ho visto la dichiarazione di Beppe Grillo, mi pare che abbia preso un abbaglio vero”. Il presidente dell’Anci, nonché presidente del comitato che sostiene la campagna ‘L’Italia sono anch’io’ per la proposta di legge sulla cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia, risponde secco a Grillo che aveva parlato di buonismo, dicendo che “é caduto nel politichese”.
“Non c’é nessun buonismo – dice Delrio – a parte che essere buoni non è un difetto. Qui c’é solo da adattare la normativa italiana alle regole di tutti i paesi d’Europa. Il tema è che non esiste una possibilità in Italia di fruire dello jus soli”. Delrio spiega che anche la nuova legge è “protettiva”: “Per ottenere la residenza lo straniero deve già fare una serie di trafile. Non stiamo parlando di gente che viene qui a partorire in Italia e va via. Chi è regolarmente soggiornante in Italia da un anno ha fatto una trafila di almeno 4-5 anni di permessi di soggiorno. Grillo ha la preoccupazione e la paura che questa proposta di legge serva a distogliere dai veri problemi? Ma se la politica non parla di immigrazione nel terzo millennio, in un Paese dove gli immigrati versano all’Inps 11 miliardi di euro, se non parla di ambiente, di sostenibilità, di che cosa si deve occupare?”.
Delrio vuole però parlare con Grillo. “Proverò a chiamarlo, gli dirò di provare ad ascoltare le voci e incrociare i volti dei ragazzi che si sentono italiani e scoprono a 18 anni di essere stranieri magari perché hanno trascorso una settimana dai parenti. Il confronto con loro vale più di tutte le teorie e del politichese in cui è caduto anche Grillo”.
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