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Consiglio comunale a Roma contro il Governo Monti. De Magistris: "Niente elemosi

par Fabrizio Ferrante

Publie le venerdì 2 novembre 2012 par Fabrizio Ferrante - Open-Publishing

Piazza Montecitorio è teatro, negli ultimi tempi, di svariate iniziative contro i tagli del Governo. Oggi, però, lo spicchio urbano antistante la Camera ha ospitato un vero e proprio consiglio comunale a cielo aperto, organizzato da tutti i gruppi consiliari che siedono a Palazzo San Giacomo. All’ultimo momento hanno ritirato le proprie delegazioni il Pd e il Pdl, ma nonostante ciò il numero legale è stato garantito dalla massiccia presenza dei consiglieri degli altri gruppi. Un’iniziativa simbolica nel corso della quale il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non ha lesinato toni decisi indirizzati all’esecutivo.

"Sarà una manifestazione composta, non siamo qui contro qualcuno ma per sensibilizzare il Governo. Sono presenti 30 consiglieri su 48, abbiamo anche il numero legale". Così Raimondo Pasquino, presidente del consiglio comunale, ha inaugurato i lavori che hanno preso il via alle ore 11. Il consiglio comunale di Napoli – insieme ad altri amministratori napoletani e semplici cittadini - si è ritrovato così a Roma per dire "no" al decreto "salva Napoli", ovvero il capitolato dedicato alla nostra città di un testo di legge che è stato ribattezzato "affossa comuni". In cambio di risorse neppure in grado di fare la differenza per i disastrati conti di Napoli – e non solo – in quattro o cinque anni le amministrazioni locali dovrebbero garantire un risanamento dei debiti pregressi che, nel caso napoletano, appare inverosimile al punto che il decreto è considerato non solo utile ma finanche dannoso.

Uno dopo l’altro sono intervenuti i capigruppo dei soggetti politici che hanno scelto di manifestare stamane a Roma, mentre il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, non ha ritenuto opportuno incontrare alcun esponente politico locale presente in piazza. Queste le parole pronunciate da Luigi de Magistris: "Quest’idea, sia chiaro,era partita come una proposta di tutti i capigruppo in Comune. Se il Partito Democratico ha cambiato idea lo capisco: è imbarazzante stare in piazza con noi e sostenere allo stesso tempo il governo Monti, quello che ha approvato questo decreto che impedisce a Napoli di andare avanti. Un decreto che, anche il Pd è d’accordo, va cambiato".

Il sindaco ha inoltre specificato che "chi non lotta ha già perso" e già prima del consiglio comunale "romano" aveva annunciato attraverso i social network le intenzioni dell’amministrazione comunale: "Assessori, Consiglieri comunali, consiglieri di municipalità, cittadini presenti a Roma autotassandoci per un consiglio comunale straordinario a piazza Montecitorio. I debiti ereditati dal comune di Napoli non possono ricadere sulle nuove amministrazioni virtuose". Quindi, sul decreto salva Comuni: "non salva i Comuni, li ammazza. Non vogliamo elemosina ma dignità. Abbiamo preparato degli emendamenti che aiutano diversi Comuni e sono stati consegnati alle forze parlamentari’’.

Fabrizio Ferrante

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