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Consiglio d’Europa preoccupato per il pluralismo in Italia
Publie le giovedì 24 giugno 2004 par Open-Publishing1 commento
L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha adottato oggi una risoluzione che critica la concentrazione dei media audiovisivi in Italia nelle mani del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
L’assemblea "si preoccupa per la concentrazione del potere politico, economico e mediatico nelle mani di una sola persona, il primo ministro Silvio Berlusconi", e invita il Parlamento italiano a regolamentare "il problema del conflitto di interessi" che ne risulta.
Il Consiglio d’Europa sottolinea che Mediaset, di cui è proprietaria la famiglia Berlusconi, e la Rai concentrano insieme il "90% degli ascolti tv e più dei tre quarti delle risorse (pubblicitarie) di questo settore".
"L’immagine negativa proiettata all’estero dall’Italia, a causa del conflitto di interessi che riguarda Berlusconi, potrebbe contrastare gli sforzi del Consiglio d’Europa per promuovere l’esistenza di media indipendenti e neutrali nelle giovani democrazie", aggiunge il testo.
Sostenuta dalla sinistra e dai liberali, ma contestata dalla destra, la risoluzione è stata adottata a stretta maggioranza, 35 voti contro 33 e 4 astenuti.
Un tale rapporto di forza non ha consentito all’assemblea di ottenere i due terzi richiesti per adottare il progetto di raccomandazione al comitato dei ministri, che era stato presentato insieme alla risoluzione.
Durante il dibattito uno dei relatori del testo, il liberale irlandese Paschal Mooeny, ha detto che la situazione dei media in Italia rappresenta una "anomalia politica" e si è detto "sinceramente rattristato per il fatto che l’Italia veda la sua immagine internazionale appannata da questo conflitto di interessi".
"E’ un’ingerenza non dovuta e illeggittima nella sovranità di un paese che ha una lunga tradizione democratica ben stabile", ha detto il cipriota Christos Pourgorides, a nome del gruppo del Partito popolare europeo.
Intervenendo a nome dei socialisti, lo svizzero Andreas Gross si è interrogato sulla portata di una risoluzione che alla fine si accontenta di lanciare "un appello alle autorità".
"Lanciare un appello al potere politico domandandogli di rinunciare a una parte di quello stesso potere è ampiamente ingenuo", ha detto Gross, predicendo che "questo rapporto non avrà effetto".
L’assemblea avrebbe potuto in particolare decidere di affidare alla propria commissione di monitoraggio la verifica del rispetto da parte di Roma delle regole democratiche richieste dagli Stati membri del Consiglio d’Europa. (Reuters)
Messaggi
1. > Consiglio d’Europa preoccupato per il pluralismo in Italia, 25 giugno 2004, 01:37
Wow. significa che potrebbero cacciarci dall’ europa? ganzo!
l’entrata in europa ha ingolfato i motori dell’ italia, il potere di acquisto è dimezzato a causa di questo, mentre altre nazioni stanno andando alla grande grazie alle nostre servili concessioni.
non ho mai capito sta smania di stare in europa, qualcuno può dirmi che vantaggi concreti ha dato agli italiani ??
ok, banane più grosse; d’accordo, la medaglia e il gagliardetto del club. e forza eurooopaaa(8) ma io preferisco un bello stipendio cicciottello, cosa che a lavorare per americani o giapponesi càpita uhm ma adesso che l’europa è unita posso versare le mie tasse altrove?
ciao a tutti