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DISARMIAMO EXA 2004

Publie le martedì 6 aprile 2004 par Open-Publishing
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Quest’anno, dal 17 al 20 aprile, Brescia ospita la ventitreesima edizione
di EXA, uno degli appuntamenti espositivi più importanti per le maggiori
aziende produttrici di armi leggere e di piccolo calibro a livello
mondiale. La terza rassegna mondiale in quanto ad ampiezza espositiva e
prodotto promosso, la prima in quanto ad afflusso di pubblico l’unica al
mondo in cui è consentito l’ingresso a tutti i cittadini, minori compresi.

Exa secondo la pubblicistica degli organizzatori promuove l’uso delle "armi
sportive e dell’outdoor". In realtà l’esposizione è ampliata alle armi da
difesa personale e ad articoli antisommossa per le polizie di tutto il
mondo, armi che pur non essendo classificate "da guerra", per la legge
italiana, sono state vendute illegalmente (spesso sotto la copertura del
commercio legale, come ci ha ricordato Mons. R. Martino, rappresentante
della Santa Sede all’Onu) e usate nell’ultimo decennio nei conflitti che
hanno insanguinato il pianeta.

A Brescia vengono prodotte il 90% delle armi leggere del Paese, l’Italia si
pone al terzo posto tra i produttori mondiali. Armi, vale la pena di
ricordarlo, definite dal Segretario Generale dell’O.N.U. Kofhi Annan, nel
luglio 2001, "armi di distruzione di massa". Bastino solo due dati a
definirne l’enorme portata distruttiva oggi nel mondo: nell’ultimo decennio
due milioni e mezzo di bambini/e sono stati uccisi/e in conflitti dove sono
state usate armi leggere e cinque milioni sono diventati/e disabili.

Una fiera della Pace a Brescia

ExPa

(Esposizione
di Pace)

ExPa si svolgerà negli stessi giorni di Exa, l’esposizione internazionale
di armi leggere,

Brescia 16/17/18 aprile 2004

ExPa: una "fiera" della Pace di tre giorni (16\17\18 aprile) nel cuore
della città di Brescia, simbolo della produzione armiera leggera italiana
(80% di tutta la produzione nazionale e terza produttrice mondiale) oltre
che di alcuni siti di produzione bellica pesante.

Tutti i cittadini/e e le associazioni che desiderano sinceramente la pace
sanno che non si tratta di un obbiettivo da raggiungere ma di un impegno a
costruire, giorno per giorno, scelte sociali, economiche e di relazione tra
gli uomini e le donne basate sullequità, la giustizia, la solidarietà. Ad
ExPa mostreremo, dimostreremo, esporremo le nostre istanze di pace,
indicheremo quale mondo vogliamo. Un mondo fatto di scelte già in
costruzione, possibili già oggi, per ognuno/a di noi.

Ad ExPa esporremo a tutta la cittadinanza le scelte nel campo della
produzione, del consumo, della finanza etica, nell’uso delle risorse
energetiche, nel rapporto con lambiente. In particolare mostreremo limpegno
degli autentici operatori di Pace: persone disarmate che lavorano per la
costruzione del dialogo e allo scambio fecondo tra popoli e culture
differenti. Persone che hanno diretta esperienza degli effetti devastanti
che le armi producono sulla società e sulle persone.

Ad ExPa vogliamo rilanciare con forza una prospettiva e una scelta
obbligatoria per incamminarsi con credibilità versa la costruzione di un
mondo di Pace: la scelta del Disarmo.

info pulman da Firenze: 329/5671236 marco
oppure: 055/440597

Messaggi

  • IL PUNTO CHE VORREI SOTTOLINEARE E’ QUESTO: NEL NOSTRO PAESE ESISTE UNA LEGISLAZIONE (GIUSTAMENTE) TENDENTE AL RECUPERO DEL REO E PER QUESTO PREMIALE NEI CONFRONTI ANCHE DI INCALLITI CRIMINALI, CON PERMESSI PREMIO AI DETENUTI E QUANT’ALTRO; NELLO STESSO NOSTRO PAESE (GIUSTAMENTE) ACCOGLIAMO ANCHE I CLANDESTINI IN FUGA DAI LORO POVERI E DISGRAZIATI PAESI. QUESTE DUE (GIUSTE) POSIZIONI COMPORTANO UN LOGICO AUMENTO DELLA DELINQUENZA. ANCHE PERCHE’ NEL TERZO MONDO, PURTROPPO, ANCORA NON ESISTE UN RISPETTO DELLE PERSONE COME DA NOI. NOI INVECE ABBIAMO IN VIGORE LEGGI ......ELVETICHE.....(magari!: in Svizzero ogni cittadino ha in casa il fucile col quale ha fatto il militare e non mi pare che ci sia il far west!!!!!!)

    E’ GIUSTO CHE A RISCHIARE COME AGNELLI SACRIFICALI SIANO SOLO CERTE CATEGORIE DI CITTADINI?

    Delle due l’una: o abroghiamo le leggi sul recupero del reo e usiamo il pugno di ferro contro gli immigrati disoccupati o diamo ai cittadini italiani la possibilità di difendersi. Il diritto romano è vecchio di duemila anni e, allora, gli immigrati erano schiavi e i criminali venivano dati in pasto ai leoni.....quindi si potevano permettere leggi così..."civili".