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Due soldati americani hanno chiesto asilo in Canada piuttosto che prestare servizio in Iraq

Publie le sabato 17 aprile 2004 par Open-Publishing

I due ragazzi, come molti negli States, si erano arruolati
nell’esercito per
potersi pagare le spese del college

NEW YORK - L’Iraq non sarà ancora un Vietnam, come ha detto oggi il
candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti John Kerry, ma,
come
ai tempi del Vietnam, iniziano le diserzioni. Due soldati americani
hanno
chiesto asilo in Canada piuttosto che prestare servizio nell’ex Paese di
Saddam Hussein occupato dalle truppe della coalizione.

Uno di questi soldati è Brandon Hughey, 18 anni, di San Angelo, in
Texas: è
stato accolto da una coppia di quaccheri della cittadina di St.
Chatharinas
nell’Ontario, dove trascorre i giorni per preparare il dossier per le
autorità canadesi. L’altro è Jeremy Hinzman, di 25 anni, che poco dopo
aver
ricevuto l’ordine di partenza per la guerra ha anche lui lasciato la
base di
Fort Bragg in North Carolina per trovare rifugio in Canada con la
moglie Nga
Nguyen e il figlio Liam di appena 21 mesi.

Hughey e Hinzman chiedono che sia loro riconosciuto lo status di
profugo:
"Sosterrò che la guerra in Iraq è illegale dal punto di vista del
diritto
internazionale e che ho il diritto di non parteciparvi", ha spiegato il
giovane soldato texano. Come Hinzman, anche Hughey si era arruolato
nell’esercito a 17 anni, durante l’ultimo anno di liceo, per potersi
pagare
gli studi al college. Durante la fase dell’addestramento aveva
cominciato ad
avere perplessità sulla guerra in Iraq, ma i comandanti, a cui aveva
espresso i suoi dubbi, lo avevano esortato a "non pensare troppo".

Attraverso Internet Brandon aveva poi conosciuto un uomo che si era
offerto
di aiutarlo a espatriare in Canada. Il ragazzo ha disertato il 2 marzo,
la
sera prima del giorno fissato per la partenza della sua unità per il
Vietnam. Un militante pacifista lo ha aiutato a varcare il confine: i
due si
sono finti fan del baseball diretti a una partita della squadra del
cuore a
Toronto.

Tramite la famiglia che lo ha accolto, Hughey ha incontrato l’avvocato
che
lo assiste nella richiesta di asilo e Hinzman, accolto anche lui da una
coppia di quaccheri. Ora è diventato un militante per la pace: in Canada
partecipa a manifestazioni e spesso parla a comizi contro la guerra.

Ma il caso dei due soldati viene giudicato senza speranza dagli esperti
legali: l’anno scorso un numero record di 317 americani hanno fatto
domanda
di asilo in Canada (per lo più fumatori di marijuana o musulmani che si
sentono perseguitati negli Usa). In nessun caso la richiesta è stata
accolta.