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Ennesima tramvata per i "Marchionne de noantri" della Bnl

par InfoAut Bnl

Publie le lunedì 5 novembre 2012 par InfoAut Bnl - Open-Publishing
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InfoAut Bnl - 5 Novembre 2012

 Ennesima tramvata per i "Marchionne de noantri" della Bnl

 Reagiamo alla distruttiva politica dell’Abi e delle banche

 Bentornati Randagi !

 Roma meticcia

5 Novembre 2012

Ennesima tramvata per i “Marchionne de noantri” della Bnl !!!

F.I., un giovane funzionario dell’Area Territoriale Lazio/Sardegna nonché dirigente sindacale della Falcri ( e prima ancora della Fiba/Cisl, area “dissidente”) fu licenziato nel 2010, accusato di aver presentato certificati medici falsi per giustificare un’assenza per malattia.

Il suo divenne un caso nazionale, il Direttore Risorse Umane Pandolfini, nel corso del fantasmagorico “Bnl Day” ( che costò quanto il Vap dell’intero personale di allora ), lo presentò come vicenda emblematica di come fossero “fancazzisti” e persino “imbroglioni” i dipendenti Bnl. I toni furono così esagerati e generalizzanti che l’Amministratore Delegato Gallia ritenne di intervenire, dopo l’invettiva anti-personale di Pandolfini, per dire “ la Bnl non è però questa”.

Negli scorsi giorni il giovane funzionario e sindacalista è stato reintegrato dal Tribunale del Lavoro, i certificati medici erano veri ed il dibattimento ha fatto nascere il dubbio che addirittura una documentazione falsa fosse stata messa in piedi a bella posta, a mò di trappolone, per liberarsi di un lavoratore “scomodo”.

Del resto, come ci è già capitato di segnalare, esiste una denuncia penale , da parte di un altro collega romano, che sostiene che in un’altra causa di licenziamento Bnl abbia presentato in giudizio documentazione palesemente artefatta.

Che dire ? Se ormai, anche da parte di illustri economisti, si sostiene il dato che la gestione delle banche ha spesso assunto le logiche ed i metodi della malavita organizzata, sembrerebbe che la gestione Bnl dei rapporti di lavoro e sindacali abbia assunto anche il famoso motto brigatista “ Colpirne uno per educarne cento”.

E per fortuna che in Italia, nonostante le controriforme Monti/Fornero, esiste ancora spesso una magistratura non asservita al potere !

Sul piano strettamente aziendale, invece, non possiamo che porci una domanda.

Una gestione così fallimentare dei rapporti giuridici azienda/lavoratori ( ormai delle cause perdute dal Legale Dru con lavoratori e lavoratrici si è veramente perso il conto ) ed anche di quelli più propriamente sindacali, non meriterebbe, come nel calcio, un cambio di schemi e soprattutto di allenatore ?

Se poi esistesse in Bnl anche un sindacato di degno di questo appellativo , tutto ciò realisticamente non sarebbe mai avvenuto.

InfoAut Bnl_Redazione

Riceviamo dal COMITATO PER IL NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHIERI e come di consueto pubblichiamo.

REAGIAMO ALLA DISTRUTTIVA POLITICA DELL’ABI E DELLE BANCHE

Le gravi conseguenze sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori del Credito, causate dalle pesanti scelte delle banche, sono ormai evidenti a tutti. L’ultimo CCNL, firmato in pochi giorni, imposto dall’ABI alle segreterie nazionali delle OO.SS. con il doppio ricatto, “crisi da affrontare + occupazione giovanile da sviluppare”, sta già mostrando tutte le sue dolorose implicazioni (blocco degli automatismi, taglio delle voci economiche per il computo del TFR, ecc..) senza il verificarsi della tanto sbandierata “nuova occupazione”.

MPS, UNICREDIT, INTESA SANPAOLO e tutte le altre banche stanno chiudendo sportelli, esternalizzando attività, applicando nel modo più pesante e becero la flessibilità operativa (sia funzionale che geografica) e stanno mandando a casa la stragrande maggioranza dei ragazzi assunti con contratto a tempo determinato.

Ci hanno venduto un CCNL “per l’occupazione”, ci hanno propinato la “favola” del contratto per “salvare la categoria”, per far rientrare le lavorazioni appaltate.

Noi non ci siamo caduti, almeno 40.000 lavoratori bancari hanno detto NO AL “CONTRATTO AIUTA BANCHIERI”.

Ma le segreterie nazionali delle OO.SS. e molti altri hanno invece “voluto” crederci , anche contro le passate esperienze. Ora la categoria sta cominciando ad assaporare le delizie di tale contratto e dell’attuale modo di gestire le aziende di credito da parte dei banchieri.

Sappiamo bene che l’ultimo CCNL, in realtà, è stato bocciato da più della metà dei lavoratori, ma è “in vigore” non solo per gli effetti dell’accordo dell’Ottobre 2011 (altra “perla” assurdamente accettata dai sindacati), ma anche grazie alla indecorosa gestione dei dati provenienti dalle assemblee (a tutt’oggi non pubblicati per piazza e data), alla “distruzione” del concetto di assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori con la scelta di tutte le sigle del 1° tavolo (tranne la FISAC) di indire le assemblee per “soli iscritti” nell’ultimo mese di consultazione della categoria, con ciò dichiarando che gli altri lavoratori non hanno diritto a partecipare alle assemblee per il loro CCNL!

Che fare quindi? Non basta aver detto NO una volta, non basta aver “diffidato” i vertici sindacali dal firmare a voce, o per mail.

Tutte le lavoratrici e i lavoratori, consapevoli della gravità del momento e della pessima gestione dei loro contratti (nazionali ed aziendali), devono partecipare alla creazione di un effettivo movimento per il radicale cambiamento della situazione.

La necessità di riformare le forme di rappresentanza politica non è diversa da quella di riformare decisamente le forme della rappresentanza sindacale, che non sono attualmente in grado di esprimere in maniera efficace la rivendicazione dei diritti dei lavoratori misurandosi con le varie controparti.

Tutti coloro che hanno promosso l’attività del “COMITATO PER IL NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHERI”, non intendono disperdere le capacità e le esperienze accumulate nei mesi di “lotta per impedire l’approvazione del Contratto”, anzi ora più che mai, visto l’inesorabile procedere dei disastri in sede aziendale, ritengono necessario mantenere e sviluppare il coordinamento tra quanti, attivisti sindacali e non, si rifiutano di assistere passivamente all’ennesima distruzione di un settore lavorativo.

Vogliamo quindi impegnarci, come deciso nell’ultima riunione di Bologna, per continuare l’attività del Comitato, non solo finalizzata alla denuncia degli effetti perversi del CCNL, ma anche per invitare tutti a pretendere un diverso modo di fare sindacato e di rappresentare i lavoratori, questo per il semplice motivo che il primo aspetto (orribili accordi/pessimi contratti) è strettamente collegato al secondo (pessima gestione della rappresentanza sindacale). Alle migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno inviato l’adesione al “Comitato per il No al Contratto aiuta Banchieri” verrà inviato un messaggio con l’invito a confermare la propria adesione, rilanciando la necessità di una maggior partecipazione attiva dei lavoratori nelle scelte che riguardano la loro vita quotidiana.

A tutti verrà riproposta la possibilità di partecipare alle prossime attività del Comitato, le quali non si fermeranno alla denuncia delle problematiche sopra ricordate, con l’obiettivo di incidere sui contenuti della contrattazione aziendale, ma stimoleranno l’adesione a particolari iniziative, come l’imminente raccolta firme sui referendum PER L’ABROGAZIONE DELLE MODIFICHE ALL’ARTICOLO 18 Legge 300/70 e per l’abrogazione dell’ARTICOLO 8 della c.d. Riforma del Lavoro Legge 92/2012.

Reagiamo alla distruttiva politica dell’ABI e delle banche, difendiamo non solo i posti di lavoro, ma anche il modo di vivere sul posto di lavoro! Cambiamo le rappresentanze sindacali!

Aderisci e sostieni il COMITATO PER IL NO AL CONTRATTO AIUTA BANCHIERI!

Ottobre 2012

IL COMITATO PER IL NO

https://sites.google.com/site/noalcontrattoaiutabanchieri

Bentornati Randagi !

Un sito tutto sulle banche e sui rapporti sindacali nel mondo del credito

http://ideaazione.wordpress.com/

“Se il vento urla contro

io urlo contro il vento

e cambierà lo sento

che sorpresa che spavento

Bussiamo al Parlamento

con una rabbia dentro

messa in bella mostra

e adesso Roma è nostra

E come batte il cuore per Via del Corso in piena

nel fumo delle fiamme si è spezzata una catena”

“Roma meticcia”, Assalti Frontali, 2011

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