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Ferrovie: [ferrovierinlotta] processo acanfora

Publie le lunedì 19 aprile 2004 par Open-Publishing
2 commenti

Il 25 novembre p.v. si terrà a Roma la prima udienza del processo
intentato da Trenitalia contro il nostro compagno, ex delegato rsu del
viaggiante di Genova Principe, Fabrizio Acanfora.

La società chiede al giudice che venga confermato contro di lui il
provvedimento disciplinare (10 gg. di sospensione), a suo tempo
commitatogli e poi sospeso in virtù del ricorso presentato all’Ufficio
provinciale del lavoro di Genova, per aver inviato una lettera al
quotidiano Il Secolo XIX.

Nella lettera Fabrizio riconosceva i tanti disagi lamentati dai
viaggiatori, difendeva l’operato dei lavoratori, proponeva un incontro
pubblico tra ferrovieri, utenti e dirigenti locali di Trenitalia.

Trenitalia ha risposto con la repressione, la FILT CGIL (sindacato a cui
era iscritto Fabrizio) non solo si è disinteressata della cosa ma ha
lavorato per danneggiarlo, cercando anche di far fallire uno sciopero in
suo sostegno proclamato tempestivamente da FLTU CUB, ORSA e SULT.

Gli altri delegati rsu dell’impianto (tutti pedine nelle mani delle
segreterie territoriali di FILT - FIT - UILT) si sono immediatamente
dissociati da Fabrizio ed uno di loro, Giampiero Anelli della FILT CGIL,
è arrivato al punto di esporre uno scritto in cui giustificava l’operato
dell’azienda.

I fatti sono accaduti in agosto. Qualche tempo dopo il Gruppo FS ha
colpito ancora più duro contro quattro lavoratori, licenziandoli per
aver rilasciato interviste nel corso della trasmissione televisiva
Report. Nel mezzo uno stillicidio di provvedimenti disciplinari
pesantissimi (sospensioni a pioggia) nei confronti di quei ferrovieri
che pretendono il rispetto delle più elementari norme di sicurezza. In
ultimo il licenziamento di un macchinista di Belluno.

E’ chiaro che il tentativo di Trenitalia (ed più in generale del Gruppo
FS) è quello di creare un clima di terrore tra i lavoratori per poter
procedere senza intoppi sulla strada della disarticolazione delle
normative e dei diritti dei ferrovieri e della distruzione del servizio
ferroviario pubblico nel nostro Paese.

Un tentativo appoggiato dai suoi alleati storici: FILT - FIT - UILT.

In questo clima di intimidazione aziendale maturano fatti come il
rifiuto di assumere i figli dei ferrovieri che hanno cause in corso
contro la società e le minacce rivolte da un esponente della FILT CGIL
genovese, Fabrizio Castellani, ad una lavoratrice che gli chiedeva
delucidazioni sul contratto.

In questo clima pesantissimo, in molte realtà Trenitalia usa il
regolamento disciplinare in modo arbitrario, discrezionale, politico,
contro quei lavoratori riconosciuti quali avanguardie di lotta.

Il processo contro Fabrizio Acanfora deve diventare il processo contro
Trenitalia, il Gruppo FS, i loro servi sindacali, la politica di
privatizzazione di un servizio pubblico essenziale come le ferrovie.

Per questo chiediamo a tutti i ferrovieri di mobilitarsi a sostegno di
Fabrizio Acanfora.

Costituiremo un comitato per la raccolta di fondi per le spese legali ma
anche per raccogliere testimonianze di ferrovieri e cittadini utili al
dibattimento e per coordinare le iniziative pubbliche di informazione su
tutto il territorio nazionale ed in Europa (ricordiamo che tra i primi a
manifestare la propria solidarietà a Fabrizio sono stati i ferrovieri
francesi di SUD RAIL).

Ferrovieri in Lotta - Gruppo di Genova

www.usi.too.it

http://usi.too.it

usiait_ts@yahoo.it

Messaggi

  • Come mai a Roma? Non lavora a Genova? Ad ogni modo tutta la solidarietà della redazione di Capire Per Agire (http://capireperagire.blog.tiscali.it).

  • Sicuramente il maldestro tentativo di esportare il modello "democratico" all’estero (vedi Irak) non trova terreno fertile dentro Trenitalia laddove, ambiti lavorativi conditi da uno spionaggio articolato anche attraverso le diramazioni sindacali costituiscono terreno fertile per l’abbattimento delle conquiste dei lavoratori in tema di diritti.
    Ho avuto modo, ieri, di conoscere per la prima volta, data la mia fresca nomina di navigatore, il vostro sito, e per l’occasione quanto letto sul collega Acanfora, non fà altro che aggiungersi a quanto già constatiamo giornalmente in merito al clima che respiriamo dentro un ambiente lavorativo che abbiamo sempre costruito con il nostro sudore, ed a volte con sangue e lacrime, e che nuovi manager d’assalto sembrano aver ricevuto in eredità da chissà chi!
    Sono d’accordo sul "bisogna agire", non tanto sulla disobbedienza bensì sulla convergenza di tutte quelle espressioni sane che stanno fertilizzndo al di fuori dell’ambito sindacale tradizionale, quello per intenderci colluso con gli sporchi interessi di questo sistema.
    Onore al merito, al coraggio di chi, voce libera nella libertà, esprime le proprie opinioni nel rispetto dei sacri ideali tramandati dai reali padri della Democrazia!