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Forconi a Palermo con separatisti, fascisti e… il nipote del bandito Giuliano!

par Sonia Alfano

Publie le giovedì 26 gennaio 2012 par Sonia Alfano - Open-Publishing
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A Palermo, oggi, sono tornati i “forconi”. Migliaia di persone hanno marciato da Piazza Croci fino a Piazza Indipendenza, con forconi e bandiere siciliane. E’ successo di tutto: il presidente dell’Aias (Associazione degli autotrasportatori siciliani) Giuseppe Richichi, Martino Morsello (che nei giorni scorsi era stato sconfessato per i suoi legami con il partito di ispirazione fascista Forza Nuova) e Mariano Ferro (leader del movimento “Forza d’Urto”) hanno sotterrato l’ascia di guerra e hanno sfilato insieme ai militanti di Forza Nuova (che hanno diramato una nota stampa per smentire la notizia di un loro allontanamento dal corteo) e insieme a Giuseppe Sciortino, nipote del bandito Giuliano. Si ricompatta il fronte degli eroi siciliani. Un’allegra compagnia, non c’è che dire. Un idillio che promette bene!

Già nei giorni scorsi, discutendo (anche animatamente) con alcuni miei amici e sostenitori, avevo espresso un forte disagio per le palesi affinità elettive tra il pensiero degli organizzatori di questa “protesta” e le idee separatiste e violente del primo mafioso della storia siciliana: Salvatore Giuliano. Evidentemente non mi ero sbagliata. Del resto, lo stesso Morsello, oggi “misteriosamente” riabbracciato dai “capipopolo” Richichi e Ferro, oltre ad essere legato a Forza Nuova pare essere anche un fervido sostenitore dell’introduzione della “moneta unica siciliana”.

La domanda che vorrei fare a chi oggi ha seguito il corteo è questa: davvero credete di poter cambiare il sistema (in meglio) marciando su Palermo con il nipote del bandito Salvatore Giuliano, con i fascisti e con i separatisti? Non sarebbe più opportuno evitare di accostarsi a personaggi il cui unico obiettivo è affermare principi anti-democratici ed eversivi?

Io non avrei aderito (e non ho aderito) anche solo per il fatto che gli scioperi dei giorni scorsi hanno violato l’art. 40 della Costituzione (sì, quella meravigliosa Carta Costituzionale che il mondo ci invidia e in nome della quale molti nostri connazionali sono morti): “Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano”. Ma si sa, io sono un’estremista della Costituzione…

http://www.soniaalfano.it/blog/2012/01/25/forconi-a-palermo-con-separatisti-fascisti-e-il-nipote-del-bandito-giuliano/

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