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G8, difetto di notifica: gli atti tornano al pm
Publie le mercoledì 21 aprile 2004 par Open-Publishingsecolo xix
G8, difetto di notifica: gli atti tornano al pm
POLIZIOTTI SOTTO INCHIESTA L’omissione di un atto rallenta il processo per il pestaggio di un
manifestante
Per l’omessa notifica dell’avviso di conclusioni indagini preliminari ad un indagato il gip Maria
Califano ha restituito alla procura il fascicolo contenente la richiesta di rinvio a giudizio di
sette poliziotti accusati di abuso d’ufficio, falso, calunnia, minacce e lesioni a un gruppo di
manifestanti. L’episodio risale alle giornate del G8 genovese: gli episodi avvennero di fronte alla
Questura.
La richiesta di rinvio a giudizio del pm Francesco Albini Cardona riguarda anche Spartaco
Mortola e Alessandro Perugini che all’epoca dei fatti erano capo e vicecapo della Digos. Il gip,
ritenendo che la richiesta di rinvio a giudizio sia viziata dalla non completa notifica dell’Acip,
ha chiesto al pm di rinnovarla o di integrarla emettendone una nuova. Ma pare che il rattoppo non
sia così semplice.
L’Acip, ovvero l’ avviso di conclusione delle indagini, infatti, è l’atto che
viene appositamente depositato per dare la possibilità agli avvocati difensori di presentare loro
ulteriori
richieste (nuovi interrogatori e prove) prima di chiedere al giudice il rinvio a giudizio. Visto
che un avvocato non ha ricevuto l’avviso è probabile che durante l’udienza preliminare il gip
decida di vanificare l’Acip che in tal caso dovrebbe essere rifatto.
Tra i manifestanti picchiati ed
arrestati dai poliziotti indagati, vi era anche il minorenne di Ostia ripreso dalle telecamere con
il volto tumefatto mentre Perugini tentava di sferrargli un calcio.
Ieri mattina nell’aula bunker di palazzo di giuistizia nuovo appuntamento col processo ai 25 no
global accusati di devastazioni e saccheggi. Nel corso dell’udienza, durata sei ore, sono state
rivissute le giornate del G8 genovese con la ricostruzione cronologica degli scontri. Ricostruzione
contenuta in tre Dvd prtesentati come prove dai pm Anna Canepa e Andrea Canciani.
E’ stato lo stesso
autore del montaggio dei filmati, l’ispettore dei vigili Vittorio Corda, a commentare le immagini
riproposte al rallentatore. Si è vista la preparazione del corteo delle tute bianche accampate
allo stadio Carlini e la loro sfilata in corso Europa fino a piazza Alimonda. Ripercorsi anche gli
scontri con i carabinieri, il blindato accerchiato e incendiato sino alla scena in cui i
manifestanti, per impedire ai poliziotti di caricare, stendono da un capo all’altro di una via una rete di
plastica verde, forse rubata da un cantiere.