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"GENOVA IL POSTO SBAGLIATO: La Diaz, Bolzaneto, il carcere: diario di una madre”.
Publie le martedì 23 marzo 2004 par Open-PublishingUn libro di ENRICA BARTESAGHI con la prefazione di GIULIETTO CHIESA
Edizioni NONLUOGHI libere edizioni, 216 pagine, 12 euro - In libreria
Sara era andata a Genova per manifestare al G8 del 2001, ma scomparve due giorni. La sera di sabato 21 luglio, l’ultima telefonata ai genitori per avvertire che avrebbe preso un treno diretto a Milano e una coincidenza per Lecco: prima doveva solo recuperare lo zaino rimasto alla scuola Diaz. Lì, poco dopo, scattava il blitz della polizia.
Due giorni da desaparecida, i genitori la cercavano dappertutto: ospedali, questure, carceri, senza avere risposte. Il libro è il diario intenso e indignato della mamma di Sara. Il racconto, ora per ora, dell’incubo vissuto da una madre che perde le certezze sulla legalità, la fiducia nelle istituzioni e nello stato di diritto.
In appendice una raccolta di documenti di Amnesty International che denunciano le violenze contro i manifestanti pacifici durante il G8 di Genova.
ENRICA BARTESAGHI è presidente del Comitato Verità e Giustizia per Genova dalla fondazione, nel luglio 2002. Il ricavato relativo ai diritti d’autore sarà devoluto al Comitato.
DALLA PREFAZIONE DI GIULIETTO CHIESA:
E’ il ricordo di quei visi di gente comune, di gente normale, di gente che vive, e gioisce, e soffre, e lavora e ama come tutti noi, come quelli che incontri sull’autobus la mattina. Ma allora improvvisamente impauriti, tesi, disperati, increduli, angosciati e interrogativi.
Erano venuti a Genova, come diceva la profetica e poetica canzone di Bruno Lauzi: gente “un po’ così”, per manifestare contro un gruppo di potenti senza orizzonte e senza sentimenti. Erano venuti tranquilli del loro diritto, sicuri delle loro leggi,.
Non perché conoscessero a menadito i loro diritti, ma perché avevano vissuto in democrazia, nello stato di diritto. Ci credevano, l’avevano introiettato, faceva parte dei loro cromosomi intellettuali. Erano venuti a decine di migliaia non perché sapessero tutto della globalizzazione, contro cui pure protestavano. Semplicemente si rendevano conto che non aveva funzionato e, non funzionando, si stava trasformando in una tragedia per milioni e miliardi.
E volevano dirlo. Erano, a loro modo, l’ululato della storia, quello che i veri leader sanno ascoltare. Ma non c’erano veri leader a Genova.
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Questo libro non è una prova statistica e non fornisce una risposta, da solo, a quella domanda. Ma è la testimonianza vivissima del tremendo fallimento di coloro che vollero la mattanza di Genova. Enrica Bartesaghi sarebbe probabilmente rimasta quella persona viva e sensibile, acuta e intelligente che queste pagine dimostrano.
Ma non sarebbe mai diventata, probabilmente, una militante. Non avrebbe scritto questo libro senza l’esperienza di Sara.
Per informazioni: 335 – 568 13 14 – bartesaghie@tele2.it
Scheda del libro: www.nonluoghi.org