Home > GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA - Padova - 24 aprile 2004
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA - Padova - 24 aprile 2004
Publie le giovedì 22 aprile 2004 par Open-PublishingComunicato stampa
In occasione della giornata mondiale dell’acqua che si svolgerà
a Padova il 24 aprile prossimo Ce.Svi.Te.M. in collaborazione con il Comune
di Padova, Settore Ambiente ha organizzato due iniziative per avvicinare
tutta la cittadinanza alla risorsa acqua. Per i bambini e le famiglie presso
il teatro MPX alle ore 10.30 verrà presentato lo spettacolo teatrale
"acquadueò", conversazione semiseria tra un terrestre e un marziano, scritto
e interpretato da Francesco Grosso e Riccardo Casagrande. Dalle 10 alle 18
sarà inoltre possibile visitare nella Loggia della Gran Guardia la mostra
"Immagini d’acqua" con foto di fotografi di fama internazionale, selezionate
dall’Agenzia Contrasto e relative al tema dell’acqua come fonte di vita,
dell’acqua utilizzata nelle attività umane, del valore delle risorse idriche
rispetto all’ambito religioso e simbolico. Saranno inoltre esposti i
materiali realizzati nell’ambito del progetto "Adottiamo l’acqua" che ha
coinvolto le scuole superiori della provincia di Padova.
Per promuovere nell’opinione pubblica una concreta assunzione di
responsabilità rispetto al diritto per tutti di accesso all’acqua potabile è
stato attivata l’iniziativa "Porta in tavola l’acqua della solidarietà",
che mira a finanziare progetti che favoriscano l’accesso all’acqua potabile
nei paesi del Sud del mondo: in particolare verranno raccolti fondi a
sostegno dell’iniziativa "Mutito" di Ce.Svi.Te.M. che nel Kenya centrale sta
costruendo l’Acquedotto Mutitu, un progetto di idraulica rurale che fornisce
26 villaggi.
La Giornata mondiale dell’acqua, celebrata in tutto il mondo nella giornata
del 22 marzo, è stata organizzata nell’anno 2004 a Padova per il prossimo 24
aprile a seguito della Campagna "2003 - Anno Internazionale dell’Acqua".
Obiettivo della giornata è quello di richiamare i principi dell’anno
internazionale e le finalità proposte nel Manifesto dell’acqua, lanciato nel
1998 su iniziativa del Gruppo di Lisbona, coordinato da Riccardo Petrella, e
redatto dal Comitato Internazionale per il Contratto mondiale sull’Acqua.
Il Contratto mondiale, lungi dall’essere un atto giuridico firmato ed
esaurito in una sola occasione, è un movimento, un processo fondato sulla
partecipazione e su pratiche associative che cercano di coinvolgere
l’opinione pubblica internazionale attorno al tema del diritto all’acqua,
intesa come fonte di vita. Questo tentativo è riuscito a coinvolgere fin
dalle prime battute molti esponenti della società civile internazionale e
rappresentanti di importanti realtà istituzionali e associative in diversi
Paesi del mondo, dal Canada al Ghana, dal Brasile al Bangladesh, dagli Stati
Uniti all’Italia.
Nel nostro Paese la proposta è stata in particolare raccolta dal CIPSI -
Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale, di cui
il Ce.Svi.Te.M. fa parte.
A livello operativo la campagna, che dall’anno 2000 promuove iniziative di
informazione e sensibilizzazione, ha scopi educativi che vanno oltre quelli
di informare su alcune questioni scottanti legate all’acqua: di chi è? Chi
la controlla? Come e quanto la si usa? Perché in alcuni regioni è
insufficiente?
La campagna si pone infatti un obiettivo di fondo di tipo culturale, quello
di cambiare il nostro modo di pensare e di percepire una questione che vede
coinvolti tutti: l’accesso all’acqua potabile come diritto inalienabile di
tutti i cittadini del mondo.
In particolare si è lavorato per coinvolgere e rendere partecipi i cittadini
e l’opinione pubblica Italiana ed Europea, rispetto a due specifici
obiettivi tematici inerenti "la lotta per lo sradicamento della povertà",
cioè il miglioramento della qualità della vita in termini di difesa dei
diritti soggettivi ed in particolare del diritto all’accesso all’acqua come
bene comune e il rafforzamento delle relazioni di partnerariato fra
cittadini del Nord e del Sud del mondo, a livello di responsabilizzazione
del diritto ad un futuro di giustizia e di cittadinanza attiva.