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Giordania: Il governo imprigiona le donne minacciate con crimini di "onore"
Publie le mercoledì 21 aprile 2004 par Open-PublishingIl governo Giordano imprigiona le donne minacciate con crimini di "onore" invece
dei parenti maschi che le minacciano, ha denunciato Human Rights Watch in un rapporto. Nei casi in
cui le donne sono uccise, i colpevoli ricevono punizioni minime.
Il rapporto documenta le uccisioni o i tentati omicidi di donne da parte dai membri maschi della
famiglia che sostengono di difendere "l’onore" della famiglia. Il rapporto da’ i dettagli di alcuni
casi in cui le donne minacciate rimangono in carcere per anni tenute in custodia protettiva.
Le donne Giordane corrono il rischio di essere maltrattate se parlano con uomini sconosciuti, se
sposano qualcuno senza l’approvazione della famiglia, se hanno rapporti sessuali pre-matrimoniali,
o hanno una gravidanza fuori dal matrimonio. Secondo la stampa, nel 2004 quattro donne sono gia’
state uccise per ragioni legate all’"onore" di famiglia, 17 nel 2003, e 22 nel 2002. Di molti altri
casi pero’ non si viene a conoscenza.
Le autorita’ governative spesso mandano le donne minacciate in prigione "per difendere la loro
stessa sicurezza". Una volta in carcere, vi rimangono finche’ un membro maschio della loro famiglia
non dichiari che garantira’ la loro incolumita’. Secondo le notizie a disposizione, 40 vittime di
crimini legati all’onore sono tenute attualmente in custodia protettiva.
"Il governo Giordano risponde alle minacce di "onore" incarcerando le vittime anziche’ perseguire
i parenti maschi che le minacciano," dice HRW. "Dopo che una donna e’ stata uccisa, i tribunali di
solito danno punizioni poco severe."
Il codice penale Giordano prevede pene minori per crimini commessi in "stato di furia" derivante
da un "atto illegale o pericoloso" da parte della vittima. Nella pratica, i tribunali applicano
queste previsioni a beneficio degli uomini che reputano violato il loro onore. I giudici spesso
accettano ’argomento che la vittima ha macchiato l’onore della famiglia nelle sue azioni, e riducono le
pene accogliendo la difesa dello "stato di furia" - anche per crimini premeditati che avvengono
settimane o mesi dopo il comportamento "disonorevole".
Secondo HRW, la polizia e le corti simpatizzano con gli i criminali e continuamente accettano la
scusa dell’agire in stato di furia. Il messaggio del governo Giordano e’ inequivocabile: gli uomini
sono legittimati ad uccidere le loro parenti donne.
HRW ha intervistato donne in un carcere di Amman, l’unico penitenziario per donne del paese.
Alcune donne passano anche 10 anni in prigione. Molte dicono di volerci rimanere finche’ i membri della
loro famiglia che le hanno minacciate non muoiono o lasciano il paese.
Nonostante alcune autorita’, cosi’ come i membri della famiglia reale, abbiano sollevato
preoccupazioni sui delitti di onore, il governo ha preso pochi provvedimenti per affrontare il problema. E’
stata avanzata la proposta di aprire degli edifici per le vittime della violenza domestica, ma e’
ancora poco chiaro se le donne minacciate con crimini di "onore" sarebbero ammesse in queste
strutture.
HRW ha chiesto al governo Giordano di prevenire, indagare e perseguire fino in fondo i crimini di
"onore". Il governo dovrebbe adottare misure urgenti per assicurare che le donne detenute "per la
loro sicurezza" possano essere rilasciate e che la loro sicurezza sia tutelata dopo il rilascio.
Il Ministro della Giustizia dovrebbe monitorare l’applicazione del codice penale e ordinare la
fine della applicazione errata della difesa di atti commessi "in stato di furia" nei casi di crimini
di onore. Il governo dovrebbe indagare e punire in modo appropriato tutti gli individui con
posizioni di potere de facto che appoggiano o tollerano i crimini di onore e altre violenze contro le
donne, compresi i leader tribali e locali.
Il rapporto e’ disponibile a questo URL: www.hrw.org/reports/2004/jordan0404/
Fonte: Human Rights Watch
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi